Fondo anti crisi per le famiglie, il centrosinistra incalza
I gruppi di opposizione: “Mozione presentata a metà luglio, se ne discuta nel prossimo Consiglio”
Istituire quanto prima il fondo anti-crisi per le famiglie maggiormente colpite dal caro-vita e dal caro-bollette: questa la sollecitazione che arriva dalle consigliere e dai consiglieri dei gruppi di opposizione Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con – Lucca Civica Ecologista, Lucca è un grande noi, Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare.
“Lo scorso 14 luglio – commentano – abbiamo presentato in consiglio comunale una mozione per istituire un fondo anti-crisi. La stessa mozione è stata depositata il giorno successivo (15 luglio). Da allora non ne abbiamo avuto più notizie: sono passati quasi due mesi e ancora la proposta non è stata discussa. Crediamo che non ci sia più tempo da perdere né da aspettare: la situazione è di grave emergenza e le famiglie hanno bisogno di sapere se avranno o meno a disposizione strumenti per affrontare l’aumento dei costi già in atto e che, nei prossimi mesi, si preannuncia ancora più feroce”.
“La precedente amministrazione – proseguono – ha lasciato ‘in dote’ 12 milioni di euro, corrispondenti all’avanzo di una gestione oculata e attenta delle finanze comunali. Una parte di queste risorse devono essere impegnate quanto prima e messe a disposizione di quei nuclei familiari che si trovano a gestire situazioni d’emergenza. Chiediamo, quindi, che la mozione per istituire il fondo anti-crisi venga calendarizzata e discussa nel prossimo consiglio comunale“.
“Come sempre – concludono – siamo disponibili a collaborare: auspichiamo che su questo provvedimento si riesca a raggiungere l’unanimità, siamo a disposizione per concordare modifiche se la maggioranza lo ritiene necessario, ma insistiamo come abbiamo già fatto in conferenza capigruppo che questa discussione abbia luogo quanto prima. Tutta Italia parla di questa tremenda emergenza e Lucca, per la lungimiranza dell’amministrazione precedente, ha le risorse per dare una mano. Come è stato fatto durante la pandemia mettiamo da parte le divergenze e lavoriamo nell’interesse dei nostri concittadini che hanno più bisogno. Bisogna fare e bisogna fare presto”.