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In piazza il comitato No Guerra No Base Lucca: “Subito abbassamento dei prezzi e del costo dell’energia”

12 settembre 2022 | 09:16
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In piazza il comitato No Guerra No Base Lucca: “Subito abbassamento dei prezzi e del costo dell’energia”
In piazza il comitato No Guerra No Base Lucca: “Subito abbassamento dei prezzi e del costo dell’energia”
In piazza il comitato No Guerra No Base Lucca: “Subito abbassamento dei prezzi e del costo dell’energia”

Protesta alle poste di via Carlo Del Prete e al mercato delle Tagliate: “Non vogliamo pagare con nessun sacrificio i costi di chi ci vuole trascinare verso il conflitto globale”

Nuova protesta di piazza per il movimento No Guerra No Base Lucca.

“Siamo andati – spiegano gli organizzatori – davanti alle poste di via Carlo del Prete e al mercato delle Tagliate come assemblea contro la guerra  per mandare un messaggio chiaro: ad agosto 2021 alla borsa di Amsterdam il costo del gas era di 50 euro/mwh. Ad agosto di quest’anno era di 343 euro/mwh. È da criminali, non possiamo sostenerlo. Noi lavoratori, disoccupati, famiglie e piccole attività non possiamo e non vogliamo pagare con nessun sacrificio i costi di chi ci vuole trascinare verso la guerra globale e nel mentre specula sui prezzi sugli scaffali dei supermercati che salgono ogni giorno, sulla benzina che schizza alle stelle e sulle nostre bollette. Le compagnie energetiche debbono allo stato italiano 9 dei 10 miliardi di euro di tasse sugli extra profitti fatti nell’ultimo anno, solo per l’Eni si parla di un aumento dei profitti del 670 per cento negli ultimi sei mesi. Loro non pagano miliardi di euro, proviamo noi a pagare solo un decimo delle loro bollette e vediamo che succede”.

“Nato, Usa e Unione Europea stanno scaricando su di noi i costi di una guerra che loro vogliono vincere a tutti i costi – prosegue il comitato – ma dobbiamo renderci conto che questa è una guerra voluta da due potenze, gli Stati Uniti e la Russia, che giocano a braccio di ferro tra di loro senza curarsi dei popoli che ne stanno pagando tutto il prezzo. Chi ha deciso questo prezzo? Fino a quanto potrà alzarsi? E per quanto? Sarà sempre un prezzo economico che ci svuota il portafoglio o arriverà a svuotarci la vita? A portarci e a schierarci al fronte…Chi gliel’ha detto che noi siamo disposti a tutto questo? Blaterano ogni giorno più forte che questa è una guerra per i valori dell’occidente e dell’Unione Europea e che tutti i sacrifici che ci stanno imponendo sono per difendere questi valori. Ma quali sono questi valori? La tradizione dei tre morti di lavoro al giorno? Il primato dei salari più bassi d’Europa? Per colpa della loro guerra non aumentano solo le bollette ma anche altri beni di primo consumo: ci hanno fatto pagare per mesi la benzina 2 euro o anche più mentre al supermercato la spesa diventa sempre più cara e tutto aumenta anche di un euro. Aumenta tutto tranne lo stipendio, anzi, gli industriali, come ad esempio nel cartario qui a Lucca, nonostante gli introiti record durante la pandemia, minacciano blocchi della produzione, tenendo di fatto i lavoratori in ostaggio del possibile licenziamento per costringere il governo ad elargire fondi”.

“Rispediamo al mittente le prediche buoniste sul risparmio del gas – conclude la nota – Finché i prezzi saranno così assurdi e gonfiati dalla speculazione, potremmo tenere il gas acceso sotto la pasta financo tutto il giorno prima di spendere e inquinare almeno una frazione di quello che fanno i ricchi. Siamo stanchi di fare da ammortizzatore sociale a padroni e industriali o da pedine sacrificabili di qualche politicante, che poi tra l’altro durante la campagna elettorale torna a prometterci per l’ennesima volta il taglio delle accise salvo poi dimenticarsene una volta ottenuto il nostro voto. Subito abbassamento dei prezzi e del costo dell’energia. Nessuna partecipazione dell’Italia alla guerra”.