Zucconi e Benedusi (Fdi) lanciano l’allarme: “Solo il 35% dei disabili ha una occupazione”

12 settembre 2022 | 14:15
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Zucconi e Benedusi (Fdi) lanciano l’allarme: “Solo il 35% dei disabili ha una occupazione”

Gli esponenti del partito della Meloni: “Il tasso medio Ue è quasi 20 punti in più”

“L’inclusione lavorativa è uno dei temi fondamentali per le persone con disabilità. La Repubblica italiana – recita l’articolo 1 della Costituzione – è fondata sul lavoro e il lavoro non dà solo il reddito, ma anche la dignità e il sentirsi parte attiva di una comunità. Avere un’occupazione, per un soggetto disabile, significa migliorare nell’autonomia, favorendo progetti di vita indipendente. Ma la situazione occupazionale dei disabili in Italia è drammatica. Basti pensare che su 100 persone di 15-64 anni che, pur avendo limitazioni nelle funzioni motorie e/o sensoriali essenziali nella vita quotidiana oppure disturbi intellettivi o del comportamento, sono comunque abili al lavoro, solo 35,8 sono occupati”. Lo dichiarano il parlamentare di Fratelli d’Italia Riccardo Zucconi e la responsabile provinciale di Lucca del dipartimento equità sociale e disabilità di Fratelli d’Italia Chiara Benedusi.

Il tasso medio Ue di occupazione delle persone disabili – proseguono Zucconi e Benedusi – è invece superiore al 50%, quasi 20 punti in più. In Italia ci sono circa un milione di persone disabili disoccupate o in cerca del primo impiego, con probabilità assai scarse di trovare un posto in tempi ragionevoli; in questo contesto le donne disabili – sempre in Italia – sono il 60% e risultano fortemente svantaggiate rispetto agli uomini (quasi il 40% rispetto al 60%)”.

“Ecco perché Fratelli d’Italia nel suo programma punta ad avere un vero stato sociale che non dimentichi nessuno – dicono ancora Zucconi e Benedusi – istituire un’indennità di disoccupazione per gli autonomi che segua le stesse regole previste per il lavoro dipendente; abolire il Reddito di cittadinanza per introdurre un nuovo strumento che tuteli i soggetti privi di reddito, effettivamente fragili e impossibilitati a lavorare o difficilmente occupabili: disabili, over 60, nuclei familiari con minori a carico. Per chi è in grado di lavorare, percorsi di formazione e potenziamento delle politiche attive del lavoro incentivi all’assunzione con disabilità e l’introduzione di maggiori tutele in favore dei lavoratori fragili, immunodepressi e con disabilità grave”.

“Completamento della regolamentazione del “caregiver familiare” – concludono Zucconi e Benedusi – assicurando, agli aventi diritto, concrete misure di sostegno economico”.