Blues Festival, Fdi reagisce: “Offese sconcertanti e immotivate”

Fantozzi, Martinelli e Petrini: “Cultura e musica dovrebbero unire. Lucca? E’ una città aperta, dei lucchesi e del mondo”
“Offese sconcertanti e immotivate contro l’amministrazione Pardini e Fratelli d’Italia”. E’ quanto dichiarano il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, il coordinatore Fdi di Lucca Marco Martinelli, ed il consigliere provinciale Matteo Petrini dopo il post con il quale il Lucca Blues Festival annunciava la decisione di trasferirsi a Capannori per motivazioni politiche legate alla nuova maggioranza comunale.
“Affermazioni tanto brutali quanto qualunquiste – attaccano gli esponenti Fdi -, quelle del presidente dell’associazione Lucca blues Festival, visto che la cultura e la musica dovrebbero unire, non sono di sinistra o di destra, ma patrimonio universale. Invece, questo signore si permette affermazioni allucinanti dettate dalla pancia e da quello snobbismo forcaiolo che ha ridotto l’Italia in fazioni belligeranti. Una fabbrica d’odio abile a spargere menzogne rivangando reminiscenze lontane anni luce dai bisogni e necessità della gente. Lucca è città aperta, dei lucchesi e del mondo, le sguaiate offese di xenofobia, razzismo e omofobia non connotano l’attuale amministrazione ma denotano il personaggio che le ha pronunciate. Il presidente è libero di portare la sua associazione dove vuole ma eviti di confondere la cultura con la politica militante. E invitiamo la Provincia di Lucca e la Regione Toscana a prendere le distanze da affermazioni gravi e lesive”.
“Il contesto di razzismo, xenofobia e omofobia a cui allude il presidente dell’associazione alberga solo e soltanto nelle sue convinzioni di ‘pasdaran’, convinzioni radicali non certo suffragate dai fatti – sottolineano – . Vorremmo anche ricordare che Giorgia Meloni è presidente dei conservatori e riformisti europei, guida quello che i sondaggi definiscono il primo partito d’Italia e considera i valori della persona e della famiglia come imprescindibili. Quindi, lo invitiamo a fare campagna elettorale dalle liste di un partito o all’interno di centri sociali, e non dalla presidenza di un’associazione che dovrebbe unire e non dividere, dialogare e non offendere”.