Fratelli d’Italia, Donzelli a Lucca prima del voto: “Priorità a infrastrutture e industrie”
Il responsabile nazionale del partito in città: “Raddoppio ferroviario e Tirrenica per rendere la Toscana centrale in Italia”
Raddoppio ferroviario, Tirrenica e un immediato disaccoppiamento del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas per dare un respiro di sollievo alle imprese del territorio.
Sono queste le priorità per Lucca secondo Fratelli d’Italia, elencate dal responsabile nazionale del partito Giovanni Donzelli e rimarcate dall’onorevole e candidato Riccardo Zucconi, dal consigliere regionale Vittorio Fantozzi, dal coordinatore provinciale Riccardo Giannoni e dal coordinatore comunale Marco Martinelli, presenti questa mattina (19 settembre) in uno spazio di piazza San Frediano per fare il punto sulla campagna elettorale in vista del voto di domenica 25 settembre. Campagna elettorale che sul territorio è arrivata solo pochi mesi dopo le elezioni amministrative che hanno visto il partito crescere a livello individuale e l’intera coalizione arrivare a governare la città.
“Da sempre Fratelli d’Italia è attento alle esigenze dei lucchesi e l’assidua presenza di esponenti nazionali e regionali sul territorio quotidianamente lo dimostra – ribadisce Giannoni -, così come il voto delle amministrative ha messo questa vicinanza nero su bianco. Confidiamo quindi che i cittadini ci aiutino ad andare al governo e a farlo con numeri saldi, che permettano alla nostra leader Giorgia Meloni di mettere in piedi una squadra autorevole, e ai nostri esponenti di portare le istanze di Lucca a Roma”.
“È fortemente necessario che dal governo arrivino impulsi per raddoppiare la linea ferroviaria tra Pistoia e Lucca, per costruire la Tirrenica e rendere così la Toscana centrale in Italia – spiega Donzelli – Non basta il Ponte sul Serchio, che viene annunciato in occasione di ogni elezione ma poi agli annunci non segue mai la posa della prima pietra visto che se ne parla dal 2014, per risolvere i problemi infrastrutturali di questo territorio, così come non basta fissare un tetto unico al prezzo del gas per aiutare le tante imprese del settore cartario che stanno lavorando in perdita, anche se questa è una battaglia che stiamo portando avanti. Per dare un po’ di sollievo alle aziende dobbiamo immediatamente scindere il prezzo dell’energia elettrica da quello del gas n attesa che in Europa accettino il tetto al prezzo del gas e lo Stato deve rinunciare ai guadagni sulla bolletta. Servono, poi, investimenti a lungo termine per garantire alla Toscana e all’Italia un’autosufficienza energetica, ed incentivi per le rinnovabili. È quindi importante domenica andare a votare e votare per Fratelli d’Italia, perché Lucca, grazie al lavoro già consolidato di Riccardo Zucconi, può così entrare in filiera con il governo nazionale”.
“Anche se i sondaggi ci danno in una posizione di vantaggio – aggiunge Zucconi – a noi questo non interessa. Noi, lo abbiamo visto anche qui a Lucca con le amministrative, dobbiamo convincere quei cittadini che si sono disaffezionati alla politica e con il risultato dare forza a Giorgia Meloni per avere finalmente una svolta in Italia”.
“Recarsi alle urne per votare Fratelli d’Italia non è solo un atto che pesa a livello nazionale ma è anche un modo per dare una spinta all’immobilismo che vige in Regione – aggiungono Fantozzi e Martinelli -, così come a Lucca siamo riusciti ad arrivare ad amministrare dopo dieci anni di malgoverno di centrosinistra. Il nostro territorio ha un gap infrastrutturale notevole, che penalizza Lucca anche in termini di commercio e turismo: prioritario per noi sarà quindi colmare questo vuoto”.
Il responsabile nazionale del partito ha poi toccato gli argomenti ‘caldi’ di respiro nazionale, a partire dalle contestazioni nei comizi Fdi, per arrivare al green pass e al reddito di cittadinanza.
“Fenomeni sgradevoli ci sono sempre stati, ormai i nostri simpatizzanti sono come dei monaci tibetani – commenta sarcasticamente Donzelli -. Quello che spaventa però, è la mancanza di comprensione da parte delle istituzioni che, nel migliore dei casi, dipende da un sottovalutare il pericolo, nel peggiore dei casi, invece, fa parte di un disegno politico studiato a tavolino per creare tensioni. Quello che sta succedendo, con antagonisti che entrano liberamente nelle piazze dei comizi di Giorgia Meloni a offendere e disturbare, nonostante ripetuti avvertimenti al ministero dell’interno e ai suoi delegati sul territorio, se fosse successo ad altri partiti o movimenti avrebbe creato un clamore immediato, con i soliti spauracchi che la sinistra è solita utilizzare in campagna elettorale. Ma ormai i nostri sono come dei supereroi, non reagiscono alle provocazioni, e portano avanti il nostro pensiero e le nostre proposte. Proposte che non prevedono né l’obbligatorietà del green pass, anche se non abbiamo mai detto di essere contrari ai vaccini, né il mantenimento del reddito di cittadinanza così com’è, sotto il ricatto di uno Stato che ti dà una mezza mancetta. Questo non significa però che lasceremo qualcuno indietro”.
Infine gli esponenti di Fratelli d’Italia hanno lanciato un ultimo corale appello al voto, prima di incontrare alcuni rappresentanti della Misericordia di Lucca, tra cui Gabriele Brunini e Sergio Mura: “dateci la forza per avere un governo stabile, capace di programmare per cinque anni e dare una svolta all’Italia”.