Annale (Pci): “A Lucca e provincia servono più investimenti in sanità e infrastrutture”
21 settembre 2022 | 10:04

Il segretario della Versilia: “Risolvere il nodo energia per aiutare famiglie e imprese”
È stata una campagna elettorale brevissima: c’è il rischio che questo possa contribuire a un aumento della percentuale dell’astensionismo? Quale l’antidoto alla disaffezione dalle urne che si sta consolidando negli ultimi anni.
“Purtroppo non esiste un farmaco per questa malattia. Si deve puntare ad una terapia di lunga durata che prenda le mosse da un nuovo processo che educhi alla complessità e ripudi la banalizzazione; una cultura diffusa sarà l’antidoto per il domani,consentendo di recuperare gran parte della credibilità che la politica ha perso, pretendendo che dia di nuovo risposte concrete ai veri bisogni della società”.
Inevitabile che questa tornata elettorale sia stata condizionata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Quali soluzioni proponete per proseguire la lotta alla diffusione del Covid 19 e per mitigare gli effetti del caro energia?
“Dare credito alle conoscenze medico-scientifiche, per quanto imperfette, è il modo corretto per orientarsi in un ambito per vari aspetti ancora oscuro. Per quanto concerne la questione energia, problema complesso, deve essere ripensato in primis il sistema di produzione, privilegiando l’implementazione delle energie rinnovabili; è necessario d’altra parte impedire speculazioni di ogni genere, come è importante rivedere i bisogni ed evitare gli sprechi. In particolare sul caro-energia occorre dire che il Governo si è appiattito su scelte imposte dagli Usa che destabilizza la nostra economia imponendo il consumo del proprio gas, la cui estrazione è più impattante, a prezzi enormemente maggiori”.
Occupazione: meglio un investimento sulle politiche attive del lavoro o il rafforzamento di strumenti per garantire il reddito minimo?
“Sono misure diverse ma oggi egualmente importanti; la prima indispensabile per affrontare in modo strutturale la questione occupazionale, abolendo la molteplicità delle forme contrattuali, arginando il lavoro precario e favorire quello a tempo indeterminato, investendo sulle infrastrutture, l’innovazione e la ricerca; la seconda per dare un reale sostegno a chi è escluso dal mondo del lavoro o si trova oggi sottopagato”.
Agenda Draghi o radicale cambiamento di rotta rispetto alle politiche dell’ultimo governo?
“Dell’Agenda Draghi si deve rigettare l’impianto che assume come elemento trainante dell’economia un modello liberista che antepone gli interessi del mercato a quelli delle persone. Tutto questo ha prodotto effetti devastanti sulle classi più deboli, che sono andate espandendosi, che pagano oggi il prezzo più alto”.
È necessario, una volta insediato il nuovo parlamento pensare a una riforma elettorale? In quale direzione?
“Va ripensato l’intero sistema al fine di garantire l’accesso alla politica di tutte le forze democratiche, a partire dal finanziamento pubblico dei partiti, alla raccolta delle firme per partecipare alle competizioni elettorali, per arrivare alla definizione di una legge di tipo proporzionale che restituisca vera rappresentanza all’elettorato. Occorre rigettare la diminuzione del numero dei parlamentari, misura demagogica che rende più difficile la rappresentanza”.
Può essere la prossima legislatura quella delle riforme istituzionali: cosa à più urgente modificare e con quale obiettivo?
“Abolire le storture introdotte con la riforma del Titolo V della Costituzione, che ha legittimato le autonomie differenziate e reintrodurre l’articolo 18 dello Statuto dei lavoratori che ha portato alle aberrazioni alle quali assistiamo oggi. Andrebbe anche ripensato il ‘riordino delle Province’ o meglio alla necessità del loro ripristino in nome e nel rispetto della democrazia, per una migliore gestione del territorio e delle infrastrutture su cui esercitavano la loro competenza”.
Uno sguardo a Lucca: quali istanze più urgenti e rilevanti dal territorio portereste a Roma?
“Il diritto alla salute è certamente tra le questioni più importanti insieme a quella del lavoro, con particolare attenzione, in questo caso, a tutto il comparto produttivo ad elevata richiesta di energia. Importanti, sotto molti punti di vista, anche i necessari miglioramenti sulle infrastrutture ed i trasporti, nonché la messa in sicurezza del territorio. Per quanto riguarda la viabilità è necessario rivedere tutto il sistema per una migliore qualità della vita sotto i vari aspetti (salute, ambiente sicurezza) compresa la tutela monumentale e un approccio diverso é necessario anche per quanto riguarda la mobilità lenta. Sono necessari collegamenti al passo con i tempi per le necessità dei lavoratori e del turismo e perché un capoluogo di provincia non rimanga tagliato fuori dai collegamenti con l’alta velocità“.