Zucconi (Fdi): “Lavoro e caro energia, con noi ci sarà un cambio di passo”

Il candidato alla Camera: “Per Lucca le priorità sono viabilità, infrastrutture e sanità”
È stata una campagna elettorale brevissima: c’è il rischio che questo possa contribuire a un aumento della percentuale dell’astensionismo? Quale l’antidoto alla disaffezione dalle urne che si sta consolidando negli ultimi anni.
“Il rischio c’è, anche se la problematica è molto più profonda e le motivazioni molto più radicate nel tempo. L’unico antidoto è un ritorno dei partiti alla serietà e alla necessità di affrontare le tematiche più cogenti per il popolo italiano. Fratelli d’Italia da quando è nato ha avuto sempre come comune denominatore questi due fattori: non abbiamo mai fatto promesse irrealizzabili. Dove governiamo ci siamo sempre contraddistinti per serietà, dinamismo e connessione con il tessuto cittadino”.
Inevitabile che questa tornata elettorale sia stata condizionata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Quali soluzioni proponete per proseguire la lotta alla diffusione del Covid 19 e per mitigare gli effetti del caro energia?
“Per quanto riguarda la lotta alla diffusione del Covid 19 le soluzioni sono quelle che proponiamo da sempre: sono necessarie misure strutturali come la diffusione della ventilazione meccanica controllata nelle scuole e negli uffici, oltre che il potenziamento dei trasporti. Non prevedremo nessun obbligo vaccinale contro il Covid 19, ma informazione, promozione e raccomandazione della vaccinazione, con particolare riguardo alle fasce d’età a rischio e situazioni di fragilità. Sul caro energia, invece, è necessario al più presto garantire la tutela di famiglie e imprese. A nostro avviso, questo si raggiunge nel breve periodo attraverso l’inserimento di un tetto europeo al prezzo del gas. Allo stesso tempo, però, è decisivo svincolare il prezzo dell’energia da quello del gas prodotta con altre fonti. Secondo i nostri calcoli una tale azione necessiterebbe di una copertura di 3-4 miliardi di euro, ma avrebbe degli effetti molto importanti sulle bollette, dando finalmente respiro a famiglie e imprese. Sul medio e lungo periodo, invece, bisognerà continuare a percorrere la strada della diversificazione delle fonti di approvvigionamento dall’estero, rilanciare la produzione nazionale e sfruttare appieno le risorse presenti sul nostro territorio, investire in modo strutturale sulle rinnovabili, sburocratizzando le procedure autorizzative e facendo decollare definitivamente il sistema delle comunità energetiche. Puntiamo a rendere l’Italia, l’Hub energetico dell’Europa, una Nazione strategicamente in grado di convogliare le ingenti fonti di approvvigionamento che arrivano dal Nord Africa e dall’Est Mediterraneo”.
Occupazione: meglio un investimento sulle politiche attive del lavoro o il rafforzamento di strumenti per garantire il reddito minimo?
“Investire sulle politiche attive del lavoro rappresenterà uno dei snodi fondamentali da dover affrontare. Un Governo a guida Fratelli d’Italia si porrebbe come primario obiettivo quello di dar vita ad una riduzione netta delle tasse sul lavoro attraverso un taglio strutturale del cuneo fiscale e contributivo, il tutto a vantaggio sia dei lavoratori che delle imprese. C’è la necessità di accorpare e razionalizzare le innumerevoli tipologie di agevolazione di incentivo alle assunzioni attualmente esistenti, ma inefficaci, in poche misure in grado però di fare la differenza. Abbiamo in mente di introdurre una deduzione molto importante legata al costo del lavoro per le imprese che intendano incrementare l’occupazione rispetto agli anni precedenti, ma abbiamo soprattutto la necessità di ribadire un concetto sacrosanto che per troppo tempo in questa Nazione è stato messo nel dimenticatoio: ‘il diritto all’occupabilità’. Chi può e vuole lavorare, deve poterlo fare e lo Stato deve facilitargli la vita in qualsiasi modo”.
Agenda Draghi o radicale cambiamento di rotta rispetto alle politiche dell’ultimo governo?
“Un cambiamento di rotta, soprattutto di mentalità. Da sempre Fratelli d’Italia ha come primario obiettivo quello di tutelare gli italiani e il suo tessuto produttivo costellato per circa il 95% da micro e piccole aziende. Il nostro operato si muove totalmente in questo senso sia all’interno della Nazione che in Europa: è ciò che invece non è accaduto, a nostro avviso, negli ultimi 10 anni e con gli ultimi Governi anche nel corso di questa legislatura. È per questo che li abbiamo avversati con tutta la nostra forza”.
È necessario, una volta insediato il nuovo parlamento pensare a una riforma elettorale? In quale direzione?
“A pochi giorni dal voto, più che una riforma elettorale, la vera priorità è quella di garantire una maggiore rappresentatività della Nazione e del popolo italiano in tutte le sue istanze istituzionali. È per questo che chiediamo una riforma attinente l’elezione diretta del Presidente della Repubblica”.
Può essere la prossima legislatura quella delle riforme istituzionali: cosa è più urgente modificare e con quale obiettivo?
“Mi riallaccio alla domanda precedente: tra le riforme istituzionali più urgenti vi è quella attinente l’elezione diretta del Presidente della Repubblica. Negli ultimi 20 anni l’Italia si è contraddistinta per la presenza di ben 11 governi. Da sempre ci contraddistinguiamo per una certa instabilità politica che in termini economici rappresenta uno dei principali fattori del nostro declino economico. Assicurare governi stabili, anche tramite la riforma legata al Presidenzialismo, rappresenterebbe a nostro avviso la più potente misura economica di cui necessità l’Italia”.
Uno sguardo a Lucca: quali istanze più urgenti e rilevanti dal territorio portereste a Roma?
“Lucca deve avere un rilancio su varie direttrici. Sicuramente sulla viabilità con un sistema logistico che liberi la città e sia più agevole per le importanti imprese del territorio. È fondamentale, inoltre, un adeguamento della linea ferroviaria verso Firenze e Roma in grado di interconnettere la città con la nostra Capitale. Poi serve un piano provinciale del turismo supportato dal Ministero del Turismo che connetta e rilanci tutte le zone della provincia e contribuisca a diffondere e conoscere le unicità del nostro territorio. Infine credo sia arrivato il momento di promuovere il commissariamento della sanità in Toscana per invertire il degrado di ospedali e servizi”.