Bergamini (FI): “Taglio del cuneo fiscale e riforma del fisco per sostenere imprese e famiglie”

La candidata alla Camera: “Per Lucca ci impegneremo per ottenere il riconoscimento delle Mura come patrimonio Unesco”
È stata una campagna elettorale brevissima: c’è il rischio che questo possa contribuire a un aumento della percentuale dell’astensionismo? Quale l’antidoto alla disaffezione dalle urne che si sta consolidando negli ultimi anni.
“Non andare a votare è una scelta rispettabile ma ottusa, mi scusi la franchezza. Non siamo ad un referendum che, se non viene raggiunto il quorum, viene stralciato. Chi si reca a votare, sia il 75 o il 50%, decide per tutti. Chi ritiene che la politica dei bonus sia efficace, che il reddito di cittadinanza sia la soluzione per combattere la disoccupazione e chi pensa che le imprese siano mucche da mungere con le tasse, ha nella sinistra il proprio punto di riferimento. Chi invece, al contrario, ha a cuore l’Italia, ritiene che lo sviluppo passi dal lavoro, vuol migliorare le infrastrutture, abbassare il carico fiscale e le folli bollette degli ultimi sei mesi, deve andare alle urne. E le dirò di più: deve scegliere Forza Italia, perché se il mio partito, all’interno della coalizione di centrodestra è forte, il nostro Paese ha maggiori possibilità di incidere anche in Europa”.
Inevitabile che questa tornata elettorale sia stata condizionata dalla pandemia e dalla guerra in Ucraina. Quali soluzioni proponete per proseguire la lotta alla diffusione del Covid 19 e per mitigare gli effetti del caro energia?
“La pandemia, il lockdown e le decisioni prese in quei due anni sono state difficili ma necessarie. Forza Italia ha lavorato incessantemente per riaprire tutte le attività il prima possibile nel rispetto delle norme anti contagio. Grazie alla collaborazione di tutti gli italiani che nei momenti difficili esprimono il loro meglio, quel periodo sembra ormai superato. Credo che l’obbligo vaccinale sarà un lontano ricordo, soffro se penso a simili imposizioni ai cittadini. L’obbligo vaccinale è stato uno degli effetti peggiori nella gestione di questa pandemia. Sul fronte bollette, dobbiamo immediatamente trovare le risorse per fare in modo che gli aumenti non superino il venti per cento. Stiamo lavorando allo scorporo dell’acquisto di elettricità da quello di gas. Una misura che appare tecnica, ma che in realtà avrà un impatto immediato e assai pratico sulla vita di famiglie ed imprese: bloccherà, di fatto, nuovi rincari sull’approvvigionamento elettrico del nostro Paese. Il governo ha stanziato circa 50 miliardi per sostenere imprese e cittadini ma, è evidente che poi saranno indispensabili risposte strutturali e queste dovranno essere concordate in sede europea. L’Europa deve agire unita così come ha fatto nel corso della pandemia”.
Occupazione: meglio un investimento sulle politiche attive del lavoro o il rafforzamento di strumenti per garantire il reddito minimo?
“Il reddito di cittadinanza va profondamente ristrutturato. Ricordiamoci che sono soldi dei contribuenti e non vanno sperperati. L’idea di plasmare una società assistenzialista, e dunque basata sul bisogno e non sulle opportunità, non solo non appartiene a me e a Forza Italia ma non la potrei mai immaginare per il mio Paese. Usiamo le risorse del Reddito per restituire soldi nelle tasche degli italiani. Come? Col taglio del cuneo fiscale, con la riforma organica del fisco e con delle politiche attive per il lavoro. È chiaro che va sostenuto chi non ha la possibilità di fare un lavoro. Non vogliamo lasciare nessuno indietro”.
Agenda Draghi o radicale cambiamento di rotta rispetto alle politiche dell’ultimo governo?
“Quando si parla di agenda Draghi intendiamo un metodo, che nonostante la diversità dei partiti che sostenevano il suo governo, è stato vincente. Una propensione a decidere, seria e responsabile, che non promette di abolire la povertà, ma porta avanti le riforme del Pnrr. È opportuno ricordare che questo esecutivo è nato su intuizione del presidente Silvio Berlusconi che ha individuato nella figura del Professor Mario Draghi, la persona attorno alla quale costruire un governo di unità nazionale. È chiaro che un esecutivo omogeneo, espressione di una coalizione di centrodestra, potrà portare avanti le riforme necessarie”.
È necessario, una volta insediato il nuovo parlamento, pensare a una riforma elettorale? In quale direzione?
“Non esiste la legge elettorale perfetta, questo va detto con grande chiarezza. Questa, di sicuro non lo è. Forza Italia ha sempre preferito un sistema proporzionale perché, a nostro avviso, si addice maggiormente alla situazione politica italiana. Ma alla fine, conterà, come è giusto che sia, la volontà degli elettori italiani. Se decideranno di votare compattamente centrodestra, ci sarà sicuramente un governo coeso, a differenza degli ultimi cinque anni”.
Può essere la prossima legislatura quella delle riforme istituzionali: cosa è più urgente modificare e con quale obiettivo?
“Le priorità della prossima legislatura, anzi delle prossime settimane, sono due: consentite alle nostre famiglie e alle nostre imprese di difendere dal caro bollette e dall’inflazione e proseguire il percorso di attuazione del Pnrr. Non possiamo e non vogliamo disattendere gli impegni presi con i cittadini italiani e con l’Europa che, per la prima volta dalla sua fondazione, non chiede austerità ma di spendere i fondi che ha messo a disposizione di tutti i Paese per il post Covid. La modifica della costituzione è, ovviamente, una nostra priorità”.
Uno sguardo a Lucca: quali istanze più urgenti e rilevanti dal territorio portereste a Roma?
“Lucca è di fronte a delle sfide importanti. Una città magnifica, che ha bisogno di una nuova viabilità urbana, rimandata per troppi anni e del raddoppio della ferrovia. La nuova amministrazione guidata da Mario Pardini sta avviando un lavoro importante, per un rilancio del turismo in città. Lucca merita un turismo di qualità, non un mordi e fuggi che modifica la fisionomia dei nostri gioielli urbani toscani. E la vivibilità dei residenti. Per fare questo occorrono offerte di standard molto elevato. E poi il sogno di valorizzare a livello internazionale le mura di Lucca, il maggiore esempio di architettura difensiva ancora integra in Europa. E mi faccia concludere con una promessa: ci impegneremo per ottenere, per le mura, il riconoscimento del patrimonio mondiale dell’Unesco“.