Borghi (Lega) a Capannori: “Sanzioni alla Russia? Grave errore, sono un danno per le nostre aziende”

23 settembre 2022 | 15:10
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L’onorevole ha fatto tappa al mercato in piazza Aldo Moro: “Dobbiamo costruire un modello stile Francia, la gente non può pagare delle bollette superiori allo stipendio ricevuto”

“Gli ambulanti, professione considerata dal Pd da sopprimere, sono quasi tutti con noi”. È questo il commento del parlamentare uscente Claudio Borghi – candidato come capolista per la Lega nel collegio plurinominale 01 per il Senato in Toscana – dopo aver fatto tappa questa mattina (23 settembre) al mercato di Capannori.

L’onorevole, in vista delle imminenti elezioni fissate per domenica, ha affrontato vari temi: dalle sanzioni alla Russia, al caro bollette, fino ai giovani e all’ambiente. Ad accoglierlo è stato il gazebo del Carroccio, posizionato in piazza Aldo Moro, dietro al Comune.

Presenti, tra gli altri, anche Elisa Montemagni, capogruppo della Lega in consiglio regionale e candidata alle prossime elezioni politiche al collegio uninominale della Camera Versilia – Massa, e Ilaria Benigni, consigliere provinciale della Lega e candidata in Parlamento nel plurinominale Toscana Nord.

L’onorevole, che in giornata incontrerà il sindaco di Lucca Mario Pardini, dopo aver incontrato gli ambulanti ha risposto alle domande della stampa.

Gazebo Lega a Capannori con onorevole Claudio Borghi

Parliamo di giovani e di un tema che a loro sta molto a cuore: l’ambiente. Gli effetti del riscaldamento climatico sono sempre più evidenti e anche questa mattina (2 settembre) ragazze e ragazzi sono scesi in piazza. Questa problematica è una vostra priorità? Come si può risolvere? 
“Io ho due figli, di 19 e 17 anni, e mi confronto con loro quotidianamente. So che per i giovani questo è un problema molto sentito. Però bisogna stare molto attenti: ci sono delle cose che vengono spacciate come soluzioni e che in realtà soluzioni non sono. Faccio un esempio: la pastic-tax. È giusto incentivare a non usare la plastica, però occhio a tassarla: è bene sapere che qui abbiamo dei distretti e ciò porterebbe disoccupazione, il tutto mentre il resto del mondo andrebbe avanti a produrla. Non è che ragioniamo con un mondo dove devi dare tu il buon esempio, anzi, aggiungo un’altra cosa: così facendo il resto del mondo prenderebbe anche la tua produzione e inquinerebbe anche per te. Bisogna mettere delle regole che valgono per tutti. Non dobbiamo penalizzare le nostre aziende. Mettiamo dei dazi alla Cina e facciamo dei contenitori ecologici Made in Italy senza che i nostri prodotti siano sostituiti da cose fatte da altre parti. Perché se no i giovani – e questo è il mio primo problema – non avranno un posto in cui andare a lavorare, se non emigrando. E io sinceramente preferisco che i miei figli lavorino in Toscana o in generale in Italia, piuttosto che esser costretti a dover andare magari in Cina”.

Disoccupazione giovanile e migrazione verso l’estero: ecco la ricetta dell’onorevole Claudio Borghi per invertire il trend. “Ho visitato tante aziende, eccellenze dell’Italia nel mondo come l’Asso Pistoni a Fornacette, visitata nelle giornata di ieri (22 settembre). È un’azienda che produce pistoni per la Ferrari e per la Ducati, insomma il meglio del meglio. Se il costo dell’energia per una ditta del genere che ha una fonderia –  e che quindi usa tanto gas e tanta energia – diventa più alto rispetto ad un suo concorrente francese, significa che noi stiamo mettendo a rischio chiusura un’azienda sul nostro territorio. Quello che deve fare un governo è far sì che ci siano le aziende aperte e che continuino ad assumere i giovani. Se non c’è lavoro è finita, non possiamo essere un Paese di camerieri e che vive solo di turismo. Sono cose che ci rendono fieri nel mondo, senza dubbio, ma un grande Paese come il nostro è anche produzione, servizi, alta tecnologia. Ecco, vorrei che si continuasse a produrre qui”.

Gazebo Lega a Capannori con onorevole Claudio Borghi

Guerra, gas e caro-bollette. L’Europa ha approvato vari pacchetti di sanzioni nei confronti della Russia. Credi che siano efficaci? Cosa proporreste in alternativa? Quali misure vanno attuate per aiutare i cittadini?
“Secondo me sono state un grave errore. Ma non perché io sia un putiniano come qualcuno ridicolmente dice, è ovvio che non abbia mai visto un rublo. Sono occidentale, non voglio cambiare le alleanze mondiali per andare a combattere gli Stati Uniti a fianco della santa madre Russia. Però sono uno che ragiona di economia: se noi importiamo gas dalla Russia, esportiamo i nostri prodotti di lusso e mettiamo le sanzioni sul commercio però continuiamo ad importare il gas, noi stiamo mettendo le sanzioni alle nostre imprese. Se uno avesse voluto fare il vero uomo, avrebbe fatto così: chiudo io i rubinetti nei confronti della Russia e non gli pago più il gas che mi manda e se loro vogliono continuare ad acquistare i nostri prodotti, prego. Questo sarebbe stato un discorso sensato. La scelta di fare delle sanzioni in questo modo per l’Europa è un danno per le nostre aziende. Io, in sede europea, sarei stato contrario se avessero chiesto un parere, ma purtroppo non l’hanno chiesto e sono andati avanti come sempre senza interpellare nessuno”.

La Lega dice sì al nucleare: “Siamo stati uno dei pochi paesi a dire di no al nucleare sull’onda di un’emozione, ovvero la questione Chernobyl – afferma l’onorevole Borghi -. Però se uno pensa ai danni e alle disgrazie, che possono capitare in tutti i settori, allora non avremmo avuto mai avere nemmeno l’idroelettrico perché c’è stato il Vajont. Purtroppo le attività umane hanno dei rischi, però, se dio vuole, grandi episodi gravi non ne abbiamo visti. C’è stato quello Fukushima, ma c’è voluto un terremoto di classe 9 e se succedesse qua da noi raderebbe al suolo tutto lo Stato. Eppure, in ogni caso, di morti non ce ne son stati. Io penso che il nucleare debba essere oggettivamente ripensato, le centrali che ci sono adesso non sono più quelle dei tempi di Chernobyl, ci sono dei dispositivi di sicurezza molto superiori e credo che possa essere un’idea. Poi è ovvio che se noi cominciamo adesso a costruire una centrale nucleare la finiamo tra sei anni. La cosa che deve essere fatta ora è costruire un modello stile Francia dove si dice che uno non può pagare la bolletta più di quanto abbia pagato l’anno scorso. La gente non può pagare delle bollette che sono superiori allo stipendio ricevuto. Non si può vivere d’aria”.

Gazebo Lega a Capannori con onorevole Claudio Borghi

Ilaria Benigni è pronta a portare le istanze del territorio a Roma: “Ringrazio Matteo Salvini e tutti i quadri di partito che hanno investito e puntato su di me. È stata una scelta inaspettata che mi ha fatto molto piacere. Il capolista del mio collegio plurinominale è Andrea Barabotti, il quale ringrazio: è stato proprio lui a darmi la bella notizia il 22 agosto mentre ero in ferie. Mi sono presa un paio di giorni per riflettere su come impostare la mia campagna elettorale. Non è stata una campagna semplice: in primis perché è stata d’estate, poi eravamo provati dalla recente campagna elettorale per le elezioni a Lucca. Ho fatto una scelta che forse discorda un po’ dal modus operandi di tutta la classe politica, ovvero mi sono messa a servizio di imprenditori, associazioni di categoria e sindacati. Ho rovesciato il metodo, ho fatto una campagna elettorale di ascolto sul territorio. Mi sono presa la responsabilità, l’onere e l’onore di portare con me tutto ciò che mi è stato detto qualora venissi eletta. Porterò le loro istanze a Roma. Il tutto propedeutico anche in vista delle prossime elezioni per la Regione Toscana”.

Lega, Ilaria Benigni: “La mia priorità è l’ascolto del territorio”

“Ho sempre cercato di portare a casa i miei obiettivi non con un’opposizione urlata: non mi sono mai esposta battendo i pugni, ma ho sempre cercato di collaborare con l’amministrazione – prosegue Benigni -. Vedo giusto lottare per portare un risultato a casa durante la campagna elettorale, poi successivamente bisogna collaborare per il bene dei cittadini. In Provincia, per esempio, ho collaborato per il progetto a a Vagli riguardanti il ponte della Tambura. I lavori partiranno a breve. Mi sono presa in carico questa vicenda perché non vedevo giusto dividere un paese (una bomboniera della Garfagnana) in due parti e, inoltre, sono stata contattata dai cittadini che mi hanno sollevato una problematica importante legata ad un ragazzo disabile e una futura difficoltà nei soccorsi. Il ponte sul Serchio? È un altro problema grosso e che ormai va avanti da anni, ma non mollerò l’osso: voglio arrivare a capire il perché di questi ritardi, se c’è una volontà politica o una difficoltà a livello burocratico. In questo momento però la cosa che mette più paura è il caro-bollette. Famiglie e attività si sono ritrovate con bollette triplicate e questo è un tema che noi, appena insediati al Governo, andremo a risolvere”.