Colucci: “A Lucca il terzo polo tiene, ora si pensi a creare un unico partito”

26 settembre 2022 | 12:22
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Colucci: “A Lucca il terzo polo tiene, ora si pensi a creare un unico partito”

L’esponente dei Riformisti: “Queste elezioni chiudono l’era del Pd locale”

“Cavoli amari per i riformisti rimasti nel Pd, che ora hanno due scelte: scomparire o venire da noi, nel Terzo polo”. Così Francesco Colucci dei Riformisti per Italia Viva commenta l’esito del voto alle elezioni politiche.

“Ha vinto Giorgia Meloni, la destra più dura, più sovranista – commenta -: ha perso Salvini la destra più populista e confusionaria, lasciando sul campo metà dei consensi presi nel 2018, con Berlusconi che galleggia, pur perdendo il 6%. A sinistra, una sconfitta totale di numeri e di strategia, un Letta colpevole e incapace, che ha reso vincente l’azione del duo Conte-D’Alema, alla ricerca di una riedizione del Pds, sinistra sinistra”.

L’analisi di Colucci poi arriva al terzo polo: “Non abbiamo raggiunto il 10% sperato per bloccare al Senato il centro-destra e far tornare Draghi – dice Colucci -, ma abbiamo raggranellato due milioni di voti, l’8% circa, non pochi per una formazione politica che solo tre mesi fa esisteva solo a Lucca e non certo di grande successo, alle comunali. Ora tocca a Calenda e Renzi gestire al meglio la costruzione di un Partito unico. A Lucca un grande risultato per Marco Remaschi e il terzo polo: percentuali importanti nella Valle del Serchio, un grande quasi 10% a Lucca, dove il Pd perde rispetto al 2018, come perde anche in tutta la Toscana. Fine di un’era politica, in due mesi caduti due pilastri del Pd lucchese, Andrea Marcucci e Alessandro Tambellini che trascina a fondo anche la Mammini, che chiude con un risultato elettorale modesto“.

E adesso le prospettive: “Per il terzo polo – sottolinea Colucci – si pone il problema anche a Lucca della costruzione di un unico partito fra Azione e Italia Viva allargato a +Europa che fa un buon risultato e ai movimenti civici locali per costruire una alternativa riformista alla destra e alla sinistra, che affronti con chiarezza e determinazione i nodi della lucchesia: raddoppio ferroviario, asse nord sud, ponte sul Serchio, Ospedali del territorio, termovalorizzatori per il pulper, i rifiuti industriali e le eccedenze non recuperabili delle valide raccolte differenziate Va affrontato il rapporto con il nuovo sindaco sui contenuti dell’azione della giunta non dimenticando che Mario Pardini, assieme a Giorgio Del Ghingaro, era una delle più valide opzioni a sindaco anche per il Terzo Polo, non concluso per errori, non solo nostri. Molto lavoro da fare, a cui dobbiamo chiamare nuove forze, giovani, lavoratori, che raccolgano la bandiera del Riformismo liberale e progressista per realizzare un nuovo centro politico in Italia e a Lucca che prevalga sugli estremismi, di destra e sinistra”.