Consiglio, primo appello a vuoto. L’opposizione: non garantiremo noi il numero legale

Giannini e Bianucci chiedono che sia verificata la validità della seduta ma il segretario generale: “Procedura regolare”
Inizia con un piccolo siparietto il consiglio comunale di questa sera (29 settembre) dopo che un primo appello attorno alle 21,10 (la prima convocazione era per le 20,30) aveva fatto rilevare l’assenza del numero legale, con 14 presenti – mancava infatti tutta l’opposizione e qualche consigliere di maggioranza. Il presidente del Consiglio, Enrico Torrini, a quel punto ha sospeso i lavori. Poco dopo sono arrivati alcuni “ritardatari” della maggioranza e l’opposizione, dalle cui fila però sono emerse critiche.
Il presidente infatti al momento del loro ingresso nell’aula di Palazzo Santini ha chiesto ai consiglieri di firmare la presenza e con il segretario generale ha constatato che la seduta poteva iniziare rilevando la presenza del numero legale. Nondimeno, il consigliere comunale del Pd, Gianni Giannini ha chiesto, ai sensi del regolamento del consiglio comunale, di verificare se la seduta fosse valida o andata deserta dal momento – ha sostenuto – che era andata deserta al primo appello. Torrini ha invitato ad abbassare i toni spiegando che “al momento dell’ingresso dei consiglieri è stata richiesta la firma sul foglio di presenze” e si è formato infine il numero legale.
Daniele Bianucci, consigliere di Sinistra con, con una mozione d’ordine ha chiesto al segretario generale di dire se ritenesse o meno valida la seduta. Una richiesta subito soddisfatta dal segretario che ha detto che a suo avviso la seduta era valida, dal momento che il presidente Torrini aveva sospeso i lavori prima della dichiarazione della mancanza del numero legale.
Sulla questione l’opposizione prende atto ma nasce un caso politico: “Noi non abbiamo intenzione di garantire il numero legale per questa maggioranza. A nostro avviso non spetta all’opposizione garantire il numero legale delle sedute, questo è un compito a carico sempre della maggioranza. Succede così in tutte le amministrazioni del nostro Paese e, nei cinque anni scorsi, il centrosinistra lo ha sempre assicurato, senza eccezione alcuna. Spetta ora alla destra dimostrare la capacità di fare altrettanto, nell’esclusivo interesse dei cittadini”, ha detto Bianucci. Lapidaria la replica del consigliere di Forza Italia-Udc, Alessandro Di Vito: “Non accettiamo lezioni dalla minoranza”.