Critiche ai lavori dei quartieri social, il Comune ritira le denunce al comitato di San Concordio

3 ottobre 2022 | 11:19
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L’annuncio dal sindaco Mario Pardini e dagli assessori Remo Santini, Fabio Barsanti e Moreno Bruni

Via le denunce ai quattro componenti del comitato di San Concordio.

È questa la decisione dell’amministrazione comunale di Lucca, annunciata in Sala degli Specchi dal sindaco Mario Pardini e dagli assessori Remo Santini, Fabio Barsanti e Moreno Bruni.

Alcuni dei componenti del comitato erano stati raggiunti da una richiesta di risarcimento danni per le accuse al Comune sui lavoro per la galleria e la piazza coperta.

Con l’atto firmato questa mattina (3 ottobre) il primo cittadino ha quindi dato mandato all’avvocato di ritirare la denuncia, per chiudere, così come è stato definito dalla nuova giunta, “un brutto capitolo” della precedente amministrazione e avviare così quella fase di discontinuità preannunciata a più riprese in campagna elettorale.

“Questa amministrazione – hanno spiegato gli assessori Barsanti e Santini, che dai banchi dell’opposizione si erano fatti portavoce insieme all’ex consigliere Bindocci della protesta – ha deciso di ritirare le denunce agli esponenti del comitato per ricucire la distanza che si era creata tra i cittadini e il Comune, nel segno della discontinuità e partecipazione che vuole caratterizzare il nostro mandato. Nella consapevolezza che la politica non è tacitare il dissenso con un atteggiamento arrogante ma ascolto e trasparenza. Con oggi diamo un messaggio di apertura non solo a San Concordio, ma a tutta la città“.

Capitolo di una storia di quartiere che è ancora però in parte da scrivere. Se la galleria e la piazza coperta sono state infatti l’oggetto della vicenda giudiziaria che ha coinvolto esponenti del comitato e il Comune, adesso sono loro le prime protagoniste degli interventi di “mitigazione” che l’amministrazione intende portare avanti come visione di mandato, per conciliare l’esistente con gli umori degli elettori. In questa chiave, il sindaco, ha spiegato il ripristino del doppio senso di marcia in via Elisa.

“La mitigazione passa dall’ascolto delle esigenze dei cittadini – ha spiegato il sindaco Mario Pardini -, per fare un piccolo e semplicistico esempio abbiamo incontrato i dirigenti degli impianti sportivi del Lucca 7, che hanno lamentato la mancanza di una rete divisoria tra la galleria e il campo, indispensabile per contenere i palloni all’interno dell’area da gioco e che quindi provvederemo subito a inserire nel progetto. Ma ci sono altre questioni che dovranno essere ponderate, come il consumo energetico della galleria e le infiltrazioni già denunciate da alcuni cittadini per le quali dovremmo trovare una soluzione. Così come, dopo aver valutato le scelte migliori per la gestione, sicuramente riapriremo i centri civici di San Vito e Sant’Anna“.

Come sottolineato dall’assessore al bilancio Moreno Bruni, il Comune sta infatti effettuando una ricognizione del patrimonio pubblico per capirne scadenze e assegnazioni. Tra questi immobili c’è anche il Caffè delle Mura, per il quale l’assessore al turismo Remo Santini ha annunciato di aver avviato incontri con tutte le parti interessate. Probabilmente saranno questi i principali temi al centro del question time che il sindaco organizzerà a cento giorni di mandato, che cadranno poco prima del via alla nuova edizione del Lucca Comics and Games.

A plaudere alla decisione dell’amministrazione intanto arriva Difendere Lucca.

“La denuncia da parte dell’ex sindaco Tambellini – spiegano – nasceva dalle critiche ai progetti sbagliati con cui è stato cementificato il quartiere. Invece di coinvolgere i cittadini nelle decisioni, il centrosinistra ha calato dall’alto maxi strutture e, davanti alla reazione dei residenti, li ha pure denunciati. Avevamo promesso a marzo che, se fossimo stati al governo della città, quella denuncia sarebbe stata ritirata. Coerentemente avevamo inserito questo punto fra quelli su cui abbiamo basato il nostro appoggio al ballottaggio a Mario Pardini. Possiamo dire di avere trovato una comune unità di intenti, insieme alla voglia di discontinuità rispetto al passato, a partire dal dialogo con i cittadini, mancato negli ultimi dieci anni. I progetti del quartiere social a San Concordio restano una scelta sbagliata che ha portato nuovo cemento, distruggendo alberi e verde senza una reale motivazione. Il Comune dovrà capire quali margini abbia per mitigarne gli effetti, ma in ogni caso il ritiro delle denunce contro i membri del Comitato di quartiere segna già un passo necessario che la città aspettava”.