Riscaldamento a biomasse, Colucci (Iv): “La Piana di Lucca si dissoci dai divieti della Regione”

5 ottobre 2022 | 10:39
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Riscaldamento a biomasse, Colucci (Iv): “La Piana di Lucca si dissoci dai divieti della Regione”

L’esponente dei riformisti per Italia Viva si appella ai sindaci: “Mantenere questo divieto avrebbe un unico risultato: costringere i cittadini a violare le norme per sopravvivere”

“La Regione sospenda i divieti sul riscaldamento a biomasse fino al termine dell’emergenza gas e luce”. A chiederlo è Francesco Colucci dei Riformisti per Italia Viva che si appella poi ai sindaci della Piana di Lucca.

“La Regione Toscana, ha autorizzato alcuni Comuni, in particolari situazioni di inquinamento, a proibire il riscaldamento a biomasse (legno e pellets) salvo per i possessori di nuovissimi impianti, da dover acquistare – spiega Colucci -. Non entriamo nella discussione, che prima o poi andrà fatta, sulla fondatezza degli studi scientifici che stanno alla base di questa scelta, ci limitiamo ad osservare che siamo nella situazione in cui il gas metano, l’elettricità e il gasolio da riscaldamento raggiungono prezzi assurdi, insostenibili ai più. Bollette impossibili da pagare giungono alle famiglie per gas e luce e si riferiscono all’estate. In inverno le famiglie dovranno riscaldarsi e accendere per più ore la luce e pochi saranno in grado di pagare le bollette. Sospendere il divieto all’uso di legna e pellets apparare indispensabile e misura di buon senso, nel momento in cui a livello nazionale si stanno riattivando anche le centrali elettriche a carbone. Di fronte a questa tragica emergenza posizioni ideologiche non sono accettabili”.

“Chiediamo alla Regione Toscana di sospendere i divieti fino al termine dell’emergenza gas e luce, chiediamo al Comune di Lucca di dissociarsi dalle decisioni di Capannori e gli altri comuni della Piana di vietare l’uso del riscaldamento a biomasse. Si deve consentire, in via solo transitoria, di utilizzare la legna per riscaldamento a tutte le famiglie, anche per diminuire il fabbisogno di gas, che rischia di essere razionato – conclude Colucci -. Utilizzare la legna per riscaldarsi consente anche di riattivare un mercato fai da te, che oltre ad essere più economico, contribuisce a quella pulizia dei boschi della nostra Regione, abbandonata da anni e responsabile di gran parte degli incendi e dei danni al patrimonio boschivo toscano. Mantenere questo divieto avrebbe un unico risultato: costringere i cittadini a violare le norme per sopravvivere e imparare ad infischiarsene di quando deciso in Regione”.