Centro civico di San Vito ancora chiuso. L’interrogazione di Giannini (Pd): “Il Comune cosa sta facendo?”
Il consigliere comunale: “L’amministrazione tende ad accettare solo ciò che è funzionale al proprio obiettivo ed esclude le volontà della cittadinanza”
Il consigliere comunale del Partito Democratico, Gianni Giannini, durante la seduta del consiglio comunale di ieri (11 ottobre) ha sottoposto all’attenzione del sindaco Pardini un’interrogazione in merito all’apertura del Centro civico di via Giorgini a San Vito.
“Da tempo – dice Giannini – rappresentanze dei cittadini del quartiere di San Vito hanno richiesto con lettera un incontro con il sindaco ai fini di sbloccare l’apertura del Centro civico di via Giorgini. Inaugurato il 22 aprile scorso il centro non è ancora a disposizione delle associazioni per essere utilizzato. A distanza di mesi – prosegue – l’unica risposta che i cittadini hanno ricevuto è stato un comunicato stampa, indirizzato ad un giornale locale, in cui si affermava la volontà dell’amministrazione di procedere con accertamenti procedurali sulla partecipazione e sulla destinazione delle funzioni del centro stesso. In sostanza, un’azione dilatoria. Ancora ritardi, in sintesi”.
“Le associazioni dei cittadini – continua Giannini – hanno ribadito che con la precedente amministrazione erano state già effettuate assemblee di quartiere con una discreta partecipazione. Gli stessi insistono nel sollecitare una decisione a breve, prendendo anche in considerazione azioni dimostrative a sostegno. Da parte nostra – continua Giannini – chiediamo quali passi sono stati fatti in questi mesi per accelerare l’apertura del Centro civico. Si fa presente che varie iniziative erano già state messe in programma dalle associazioni di volontariato della zona che attendono risposta di accessibilità alla struttura per poter iniziare”.
“Dobbiamo prendere atto – conclude Giannini – che l’attuale amministrazione, nonostante gli sbandierati princìpi, esprime un concetto molto singolare della partecipazione, tendente più che altro ad accettare solo ciò che è funzionale al proprio obiettivo ed escludente delle volontà della cittadinanza”.