San Concordio, la piazza coperta sarà pronta entro marzo. Sopralluogo della commissione lavori pubblici

12 ottobre 2022 | 15:24
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L’assessore Buchignani: “Non sono mai stato d’accordo dal punto di vista architettonico ma ora l’area andrà valorizzata”. Per le funzioni il presidente Santi Guerrieri auspica l’intervento dei comitati

Piazza coperta a san Concordio, si vede la luce. I lavori saranno ultimati entro marzo 2023, salvo eventuali rallentamenti causati dal caro energia e adesso si inizia ad avere un’idea dell’opera che ne nascerà.

In un sopralluogo della commissione lavori pubblici del Comune di Lucca, che si è tenuto oggi (12 ottobre), è stato possibile osservare da vicino l’andamento dei lavori e venire a conoscenza del progetto, illustrato dall’ingegner Matteo Pierami di fonte all’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani, all’architetto Maurizio Tani, alla responsabile di Erp Lorenza Cardone, al presidente della commissione, Marco Santi Guerrieri e agli altri componenti dell’organo consiliare.

“Questo odierno è un sopralluogo – spiega il presidente Marco Santi Guerrieri, Lucca 2032 – Non sappiamo ancora cosa ci dovremmo fare, al momento siamo qui soltanto per capire bene la storia di questa struttura pubblica. Successivamente faremo anche delle commissioni specifiche per dare un destino a questa opera pubblica e vedremo se ci sarà la possibilità di invitare anche il comitato Per san Concordio”.

Il progetto della piazza coperta, fin dalla sua concezione ha avuto un iter molto burrascoso ed è rimasto inviso a molti abitanti del quartiere di San Concordio. Alcuni comitati, in questi ultimi anni, hanno provato a far naufragare l’opera con contestazioni ed esposti all’autorità giudiziaria, ma non è bastato. Il tetto della futura piazza svetta ancora su San Concordio, con i suoi 13 metri d’altezza.

La storia dell’area in cui sorgerà la piazza coperta inizia durante l’amministrazione Favilla, quella precedente all’amministrazione Tambellini, per capirsi, che aveva deciso di riqualificare l’area con un progetto denominato Steccone. In questo progetto era prevista la realizzazione di un parcheggio interrato e di un edificio alto 14 metri lungo tutta la superficie dell’area, con destinazione ad uso commerciale, per uffici e studi privati.

Il progetto fu portato avanti iniziarono i lavori e fu realizzata una vasca per ospitare il parcheggio interrato, i lavori furono però interrotti perché furono rilevate tracce di un importante inquinamento della falda, laddove sorgeva un gasometro.

“Quando l’amministrazione Tambellini si è approcciata alla decisione di cosa fare su quest’area, si è trovata di fronte a una quantità importantissima di soldi pubblici già spesi e ad un problema tecnico non irrilevante: non tutte le funzioni previste potevano essere portate a termine a causa delle bonifiche ambientali – spiega il commissario di opposizione Francesco Raspini, che nella scorsa amministrazione ha seguito l’iter del progetto -. Questa vasca, che ospitava il parcheggio sotterraneo galleggiava sopra la falda e aveva bisogno di un importante spinta architettonica dall’alto. Ecco che nasce l’idea di una piazza coperta”.

Una piazza destinata a luogo d’incontro della collettività in cui ospitare cinema all’aperto, mercatini a Natale e tutta una serie di iniziative all’aperto.

“Non è una realizzazione fatta proprio su una lavagna bianca – precisa Raspini -, avevamo già dei punti ben precisi per il suo sviluppo, relativi ad una spesa già affrontata dalla vecchia amministrazione e per non buttare via quei soldi, abbiamo dovuto tenerne conto”.

Secondo l’architetto del Comune di Lucca, Maurizio Tani, la spesa che l’amministrazione aveva già affrontato per far partire i lavori del parcheggio interrato del progetto denominato Steccone, era di 1 milione e 700 mila euro.

“Oggi questa idea progettuale si sta concretizzando – conclude Raspini -, spetterà a questa nuova amministrazione chiamata a dargli valore e importanza inserendo tutta una serie di iniziative e attività di diverso tipo. Noi come opposizione staremo qua ad osservare e fare in modo che questo accada”.

La responsabile di Erp, Lorenza Cardone, ha spiegato nei dettagli quali sono le caratteristiche dell’opera che si sta realizzando. Il progetto si traduce in un parcheggio interrato di 50 posti auto più 2stalli riservati a persone con disabilità, la costruzione di un edificio di due piani fuori terra, costituito da vetrate ed una piazza aperta con una copertura alta 13 metri che la percorre in tutta la sua lunghezza.

“La struttura sarà interamente autosostenibile, grazie a dei pannelli solari che verranno installati sul tetto – tiene a precisare Lorenza Cardone di Erp -. L’area all’aperto verrà data in concessione a delle associazioni, alcune hanno già presentato manifestazione di interesse. Il piano superiore dell’edificio invece è l’unico ad uso commerciale, dove con tutta probabilità verrà realizzato un bar da dare in gestione”.

Una delle critiche più forti ripetute dai comitati cittadini, è che la struttura, con la sua altezza di 13 metri, risulti troppo impattante per il quartiere di San Concordio. Poteva essere realizzata una copertura più bassa?

“La scelta di una copertura così alta è una scelta architettonica su cui noi come ingegneri, non abbiamo partecipato – spiega l’ingegner Matteo Pierami – Va però considerato, che una struttura più bassa permette meno visibilità rispetto ad una struttura come questa, che è vero che è alta, ma è anche aperta e attraverso l’apertura è comunque possibile vedere il paesaggio. Se il tetto fosse stato più basso avrebbe coperto maggiormente l’area intorno”.

Adesso comunque siamo vicini alla conclusione dei lavori, quanto manca di preciso e a che fase stiamo assistendo?
“Come potete vedere sono iniziati i montaggi dei vetri che dovrebbero durare due o tre settimane, contemporaneamente stiamo facendo le opere impiantistiche – precisa l’ingegner Matteo Pierami dello studio Dp ingegneria di Lucca -. Verso fine mese dovrà essere installato l’intradosso della copertura. Dal punto di vista dell’aspetto, nel giro di qualche mese si potranno apprezzare le differenze. Invece, per quanto riguarda le tempistiche generali, si dovrebbe arrivare alla conclusione a fine marzo”.

I tempi, secondo il commissario del Pd Gianni Giannini, sono brevi e occorre immediatamente contattare le associazioni interessate e preparare un bando: “Occorre non perdere altro tempo e iniziare i bandi e i contatti con le associazioni – dice -, altrimenti rischiamo di trovarci come a san Vito, dove la struttura c’è ma mancano i contenuti, Voglio inoltre spendere due parole sulle critiche che ha ricevuto questo progetto. Si parla di un altezza della copertura esagerata, però se mi volto intorno vedo molti edifici alti allo stesso modo di questo, per esempio le ex officine Lenzi, che stranamente ai comitati di San Concordio non danno noia. L’architettura è provocazione, ed è giusto che faccia discutere e che crei contrasto, ci sono molti esempi simili di come sul nostro territorio esista un’architettura moderna che riesce a fondersi con quella storica già presente”.

Anche il consigliere di opposizione Daniele Bianucci è d’accordo sul contattare immediatamente le associazioni e soprattutto ricorda che questo progetto è legato ad una riqualificazione dell’intera area, compresa la zona della così detta “cattedrale”, un enorme edificio industriale adiacente alla piazza coperta.

“In quell’area, quella dell’ex gasometro, esiste un progetto di riqualificazione che è nato da una partecipazione di 200 ragazzi che hanno stabilito che l’area avrà una destinazione pubblica – spiega Bianucci -. Questo progetto naturalmente dovrà essere discusso dalla nuova amministrazione, però mi auguro che non venga accantonato, perché servirà a completare la riqualificazione dell’intera area”.

A chiudere i lavori della Commissione, che nel frattempo ha visitato l’intera area illustrata dai tecnici, ci ha pensato l’assessore ai lavori pubblici Nicola Buchignani: “Ritengo sia importante che i commissari possano osservare lo stato delle opere che stiamo realizzando – dichiara – È un progetto che non mi ha mai trovato d’accordo sul piano architettonico, ma adesso che verrà ultimato occorre valorizzarlo, per arrivare alla completa riqualificazione di tutta l’area”.

A difendere ancora una volta il progetto della piazza coperta è ancora il consigliere Francesco Raspini: “Sono ancora convinto della bontà dell’opera e sono sicuro che una volta ultimata sarà apprezzata anche dai cittadini di san Concordio”.