Classi pollaio, Testaferrata: “A Lucca nessuna situazione fuori dai parametri di riferimento”






Rinvio della discussione della mozione di Bianucci, Vietina e Simi sul superamento delle norme che tolgono autonomia ai territori. Santi Guerrieri media: “Aspettiamo la nomina del ministro”
Si parla di scuola e delle così dette “classi pollaio” all’interno della seduta della commissione sulle politiche formative del Comune di Lucca. La mozione in discussione è stata presentata dai consiglieri Daniele Bianucci (Sinistra Con), Ilaria Vietina(Lucca è un grande noi) e Valentina Simi (Lucca Civica – Volt – Lucca è popolare). La stessa mozione è stata presentata (sempre da Sinistra con) anche a Capannori, per sostenere attivamente le proteste che si sono susseguite sul territorio di fronte alla situazione che si sta verificando, con molti istituti che hanno visto un drastico ridimensionamento del numero di classi.
Alla seduta hanno partecipato, oltre ai commissari, anche l’assessora all’istruzione, Simona Testaferrata, il capogruppo di Sinistra Con e firmatario della mozione, il consigliere Daniele Bianucci e per l’ufficio scolastico territoriale la dottoressa Mariana Paoli.
“Oggi in discussione abbiamo una mozione sulle cosiddette classi pollaio, io non amo definirle in questo modo, ma in poche parole sono quelle classi in cui il numero di alunni risulterebbe eccessivo per poter fornire un’adeguata istruzione – spiega l’assessora Simone Testaferrata – L’amministrazione comunale è intervenuta immediatamente e ha monitorato la situazione dove se ne pensava ce ne fosse la necessità. Ad esempio, abbiamo controllato la situazione nel comprensivo Lucca 5 dove c’era il rischio di avere classi numerose. Per fortuna la situazione si è poi normalizzata ed è stata risolta, abbiamo subito esposto interesse nei confronti dell’ufficio scolastico e come conferenza zonale abbiamo spedito una lettera al ministero e agli enti preposti per questa situazione. Ad oggi non risulta che all’interno dei sette istituti comprensivi vi siano classi con numeri di alunni fuori dai parametri di riferimento, ma continueremo a monitorare la situazione”.
“Oggi in realtà non c’è stato nessun taglio delle classi e di insegnanti – precisa per l’ufficio scolastico territoriale la dottoressa Mariana Paoli -, ed è una cosa difficile da far capire a tutti perché effettivamente ai dirigenti viene negata la richiesta di classi in più. In realtà per la scuola è finita l’emergenza Covid, di conseguenza il numero di operatori ritorna quello della situazione prepandemica. Noi ci limitiamo a non accordare la richiesta di nuove classi e non a tagliare quelle precedenti. Per prima cosa bisogna dire che il territorio di Lucca ha già problemi di numero per quanto riguarda gli insegnanti – aggiunge -, infatti sono stati fatti negli anni dei tagli di 43 unità. Da quest’anno, inoltre, viene insegnata educazione motoria nelle classi quinte della scuola primaria e questo senza aver previsto un aggiunta di insegnanti della materia. Per cui abbiamo dovuto trovare 14 docenti di educazione motoria. Quest’anno quindi abbiamo 14 docenti in meno ai quali si aggiunge il taglio di 43 del 2020. Per fortuna la dirigente scolastica Donatella Buonriposi è stata in grado di gestire la situazione e nel comune di Lucca non ci sono classi troppo numerose. Altra cosa non si può dire altrove: in alcuni casi le classi si avvicinano al numero di 28 alunni”.
Secondo il capogruppo di Sinistra Con, Daniele Biannucci, nonostante le competenze sulle questioni scolastiche dell’amministrazione comunale siano molto limitate, è possibile andare oltre. Quello che dovrebbe farsi, secondo il consigliere, è presentare una richiesta al ministero dell’istruzione, assieme ad altri enti interessati, per riuscire a superare il dpr 81 del 2009, che riorganizza la rete scolastica e l’utilizzo delle risorse umane nella scuola.
“Chiediamo un impegno superiore da parte dell’amministrazione comunale – dice Bianucci – Con il Covid c’è stato un incremento di organico nella scuola, ma quando l’emergenza è finita siamo tornati alla situazione precedente. Questo è dovuto alle modalità in cui interviene il dpr 81 del 2009 che lascia pochissimo margine al territorio, per affrontare le problematiche. Noi chiediamo che sia inoltre fatta una ricognizione sul territorio, per fotografare lo stato della situazione scolastica a Lucca”.
Gli fa eco la consigliera Ilaria Vietina, anche lei firmataria della mozione: “Ogni anno ci troviamo a fare i conti con delle classi che non corrispondono alle esigenze del territorio – dichiara -. L’organizzazione numerica delle risorse umane, così come è percepita dal dpr 81 del 2009 fa sì che la scuola si allontani dalle necessità reali riscontrate. È importante che si operi un vero cambiamento strutturale. Deve essere offerta la possibilità di rispondere ad una situazione d’emergenza che si può verificare, direttamente con investimenti del territorio”.
Il dirigente scolastico, sa da un lato gestisce in completa autonomia gli istituti, lo stesso non si può dire da un punto di vista finanziario, dove i finanziamenti e il numero di docenti di cui ha bisogno una scuola vengono stabiliti a seconda del numero di ragazzi che la frequenta.
L’assessora Testaferrata spiega che le finalità dell’amministrazione è sempre stata quella di tutelare i ragazzi e le famiglie e che la giunta si è insediata solamente a luglio e sono tante le questioni di cui si è dovuta occupare.
Nel frattempo la presidente della commissione, Laura Da Prato (Fratelli d’Italia) interviene per tirare le conclusioni della seduta: “Come vi volevo ricordare, oggi questa mozione non verrà votata – sottolinea -. Molti punti della mozione sono condivisi da tutti, altri sembrano comunque superati, perché la mozione è stata presentata d’estate e adesso le scuole ormai sono aperte. Siamo tutti inoltre d’accordo con la modifica al dpr 81/2009, però come dice il nome è dal 2009 che è li, probabilmente si doveva fare qualcosa già prima per modificarla. Io chiedo di rimodulare la mozione cercando un percorso condiviso per poi votarla e presentarla in consiglio comunale”.
I consiglieri di opposizione presenti si dicono un po’ stupiti dalla richiesta e non solo. “Siamo un po’ stupiti perché pensavamo di andare al voto di questa mozione – dice Bianucci – Noi pensiamo che la mozione può essere in ritardo per questo anno scolastico, ma se non si interviene sulla richiesta di modifica di questa legge, rimarrebbe un problema anche il prossimo anno. Chiediamo quindi alla commissione di farci esprimere un parere e di votarla, se poi nel frattempo si vuole fare un percorso di rimodulazione, senza snaturarne il contenuto, ben venga”.
A mettere fine alla discussione ci pensa il consigliere di Lucca 2032, Marco Santi Guerrieri: “Alcune parti della mozione riguarda argomenti astratti, non manca la volontà, secondo me mancano i soldi – dichiara -. Bisognerà inoltre attendere che venga creato un governo e che ci sia un ministro dell’istruzione, altrimenti gettiamo nel nulla questa richiesta. Prendiamo un po’ di tempo per esprimere un parere sulla mozione ed eventualmente modificarla, quando ci sarà un ministro competente potremmo anche pensare di chiamare in commissione i nostri rappresentanti parlamentari del territorio per parlare con loro sui modi migliori per presentare la cosa al ministero”.