Adesione del Comune alla manifestazione nazionale per la pace, i dubbi di Per Lucca e i suoi paesi

Il movimento civico: “Dai promotori nessuna proposta concreta, ma in molti vorrebbero disarmare l’Ucraina”
Adesione del Comune di Lucca alla manifestazione per la pace, i dubbi di Per Lucca e i suoi paesi.
“Abbiamo appreso a mezzo stampa – dice l’associazione civica – che il Comune di Lucca avrebbe aderito alla manifestazione per la pace del prossimo 5 novembre. Chiediamo intanto al Comune se esista un comunicato stampa ufficiale che illustri tale decisione e se esistano delibere ufficiali in tal senso. Certo in un articolo di stampa delle scorse settimane e relativo alla mancata partecipazione del Comune ad analoga manifestazione lucchese si può leggere: “…Non sarà invece presente il Comune di Lucca, in quanto l’amministrazione ha scelto di aderire e partecipare alla manifestazione nazionale del 5 novembre a Roma”.
Abbiamo letto il manifesto dei promotori della manifestazione del 5 novembre ed esso è un generico insieme di ottimi propositi, con tanto di solidarietà all’Ucraina e agli ucraini e con il giusto appello a “…far prevalere il rispetto del diritto internazionale…” , ma senza reali e concrete proposte su come convincere il governo russo, che il diritto internazionale, sulla questione ucraina, calpesta fin dal lontano 2014, a ritornare nell’alveo della legalità e del rispetto per i confini delle altre nazioni. Sappiamo invece molto bene che alla manifestazione del 5 novembre aderiscono in massa tutti coloro che ritengano si debba cessare di aiutare l’Ucraina nella sua valorosa resistenza, ovvero cessare l’invio delle armi che, allo stato attuale, sono l’unico modo per difendere una popolazione che, quando ha dovuto sopportare l’occupazione russa, ha subito violenze gravissime e tali da configurare l’imputazione per crimini di guerra di molti militari russi”.
“Per questo motivo riteniamo che, qualora sia vera la notizia dell’adesione del Comune di Lucca – conclude la nota – essa rappresenti un errore politico di notevole portata. Il nostro movimento ribadisce come il supporto convinto alla resistenza dell’Ucraina sia l’unico modo per ristabilire il diritto internazionale e per creare le basi per una trattativa che non porti ad un temporaneo ed instabile cessate il fuoco, ma ad un assetto generale di tutta l’area oggi in stato di guerra tale da garantire sicurezza al popolo dell’Ucraina, oggi aggredito e che rischia di essere oggetto di un vero e proprio genocidio”.