Aeroporti, il sindaco Pardini scrive al ministero: “Pisa rientri fra gli scali di rilevanza strategica”

Il primo cittadino: “La scelta di declassare il Galileo Galilei è incomprensibile anche alla luce dei documenti regionali”
Il sindaco Mario Pardini ha inviato al ministero delle infrastrutture e dei trasporti le proprie osservazioni in merito al nuovo Piano nazionale degli aeroporti elaborato dall’ente nazionale per l’aviazione civile (Enac). Rispetto al documento in vigore del 2015 dove fra gli aeroporti di rilevanza strategica figurava la dicitura Firenze/Pisa, la bozza del nuovo documento, seguendo le linee del governo precedente, indica una proposta di organizzazione in “reti territoriali” di cui fa parte anche quella toscana composta da Pisa e Firenze. Subito dopo individua 14 scali di particolare rilevanza strategica in cui figura solo Firenze Peretola. Non è chiaro il criterio di scelta, né il motivo dell’esclusione di Pisa.
“Chiedo che l’aeroporto di Pisa sia mantenuto fra quelli di particolare rilevanza strategica – afferma il sindaco Pardini – i dati forniti da Enac parlano chiaro Pisa è il primo aeroporto toscano, al 12esimo posto in Italia con 5 milioni 346 mila passeggeri nel 2019. Rispetto al sistema aeroportuale toscano, al 30 settembre 2022, dei 5.2 milioni di passeggeri complessivi, in flessione del 19,8% rispetto ai volumi pre-Covid del 2019, sono 3.494.478 i passeggeri transitati dall’aeroporto Galilei, contro 1.677.933 passeggeri transitati da Firenze Peretola. La scelta di declassare Pisa è incomprensibile anche alla luce dei documenti regionali. Il vigente piano regionale integrato delle infrastrutture e della mobilità (Priim) della Regione Toscana considera l’aeroporto di Pisa di rilevanza economica fino all’intercontinentale mente Firenze ha rilevanza economica solo internazionale. Il documento integrativo del Piano di indirizzo territoriale (Pit) parla dell’ammodernamento dello scalo aeroportuale fiorentino come esigenza importante per migliorare l’operatività di funzionamento come city airport in sinergia con lo scalo pisano che si qualifica come aeroporto in grado di ospitare un volume di traffico e una tipologia di aeromobili superiori”.
“L’aeroporto di Pisa – prosegue il primo cittadino – ha una collocazione centrale e strategica per tutta una vasta area costiera che va da Livorno fino quasi a Genova, rappresentando un hub irrinunciabile per lo sviluppo turistico di tutta quest’ampia area. Vi sono studi di settore che dimostrano inequivocabilmente quanto i grandi flussi turistici siano alimentati e supportati anche dagli scali delle compagnie low cost (impennata di turismo a Lucca grazie alla RyanAir a Pisa). Lucca, ma non solo, ha visto crescere notevolmente i propri flussi turistici anche grazie alla vicinanza e alla facilità di collegamenti, soprattutto stradale ed autostradale con il Galilei di Pisa. Anche il collegamento ferroviario con Pisa, certamente da migliorare ed implementare, consente comunque facili collegamenti in tempi rapidi (meno di 30 minuti) e risulta peraltro dai rapidi collegamenti con aeroporto-stazione di Pisa garantiti dalla nuova infrastruttura del People Mover. I collegamenti con lo scalo fiorentino, invece, sia dalla città di Lucca così come da tutta l’area costiera, risultano assai più problematici, sia per il flusso di traffico che caratterizza la parte pratese-fiorentina dell’A11, sia per la cronica inadeguatezza della rete ferroviaria con tempi di percorrenza verso il capoluogo Fiorentino (e comunque senza una fermata ferroviaria nelle vicinanze dell’aeroporto Vespucci) che si attestano intorno ai 90 minuti”.
“Il tema dell’infrastrutturazione degli aeroporti rappresenta, ancora, un altro elemento centrale – prosegue Pardini – Come evidenziato, fotografando la situazione ad oggi per flussi di transito, grandezza attuale dello scalo, margini di ulteriore sviluppo futuro, importanti investimenti effettuati nell’ambito della zona aeroportuale e nel miglioramento dei collegamenti, lo scalo di Pisa si colloca certamente su un livello di superiorità sostanziale rispetto a quello fiorentino e appare davvero assai poco logico e razionale puntare sulla centralità e sullo sviluppo strategico del secondo rispetto al primo. La bozza del nuovo Pna redatta da Enac, infine, sembra considerare già operativo e pienamente funzionale l’aeroporto di Firenze con l’avvenuta realizzazione di una nuova pista utilizzabile da aeromobili di categoria superiore, considerata una condizione necessaria per supportare significative prospettive di crescita. La nuova pista, anche per il contenzioso sollevato e le problematicità emerse, è invece ben lontana dal trovare attuazione, con un nuovo dibattito pubblico appena iniziato e con esiti finali incerti”.
“Per tutto questo – conclude il sindaco Pardini – l’amministrazione comunale di Lucca richiede la modifica del nuovo documento includendo l’aeroporto Galileo Galilei di Pisa quale scalo di rilevanza strategica nazionale. Qualora la scelta per la Toscana da parte degli enti preposti fosse quella di puntare su un solo scalo di rilevanza strategica nazionale, diversamente da quanto indicato invece per le Regioni Lombardia e Sicilia, allora, richiediamo ad Enac e al Mit di puntare sulla strategicità e rilevanza dello scalo di Pisa in coerenza con tutte le chiare argomentazioni esposte”.