Assi viari, c’è il consiglio comunale aperto

A Palazzo Santini si discuterà del tracciato est. Intanto si leva la protesta del comitato Ags della Piana
Il tema delle grandi infrastrutture torna al centro del dibattito nell’aula di Palazzo Santini. Al progetto degli assi viari, infatti, sarà dedicata una seduta aperta agli interventi di comitati e associazioni per fare il punto sull’iter del progetto.
Quella di martedì prossimo (6 dicembre) sarà anche l’occasione da parte dell’amministrazione comunale di aggiornare sul percorso riguardante il tracciato est, comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli di Lucca est e del Frizzone. La seduta è stata convocata per le 14,30. La seduta in forma aperta è stata richiesta dai gruppi di opposizione, per fare il punto e aggiornare sull’avanzamento del percorso per la realizzazione.
Negli ultimi mesi, infatti, si sono svolti alcuni incontri istituzionali e il sindaco Mario Pardini ha incontrato i rappresentanti di alcuni comitati e associazioni, alcune delle quali hanno ribadito la loro contrarietà al tracciato. E proprio oggi torna alla carica Ags associazione della Piana di Lucca, che dice “no alla colata di asfalto”.
“Cominciamo – dicono – a costruire un sistema di mobilità alternativa, ecologica e moderna. Più di trent’anni di discussioni, un sacco di soldi spesi in diversi progetti cartacei fatti, rifatti e modificati, nell’illusione di renderli migliori e di mitigarne l’impatto sociale e ambientale sulla martoriata Piana di Lucca: il progetto dei nuovi assi viari è ormai fuori dal tempo, non solo non risolverebbe minimamente il traffico nei reticoli di vie che conducono nei luoghi di lavoro, centri commerciali, servizi ai cittadini, ma incentiverebbe il traffico merci su gomma, aggravando la già pesante situazione. Esso va esattamente nella direzione opposta a quella transizione ecologica, che a parole tutti ritengono indispensabile e urgente, per contrastare la drammatica crisi ambientale e i cambiamenti climatici”.
“Non c’è consapevolezza del passaggio epocale che stiamo attraversando – aggiungono da Ags -, che tutto sta velocemente cambiando e niente tornerà come prima. Una mobilità tutta centrata sul trasporto individuale privato su gomma è sempre più insostenibile e l’illusione di una crescita infinita di questo modello è entrato irreversibilmente in crisi. Cresce la consapevolezza che non possiamo continuare a consumare nuovo suolo all’infinito perché non abbiamo più spazi e la Piana ormai è una conca troppo satura di asfalto e cemento, con una concentrazione di polveri sottili al di sopra di ogni livello di sicurezza; se non ci fermiamo e attiviamo una grande azione di riqualificazione mettiamo a rischio il verde rimasto, l’ambiente dove viviamo, la salute e la vita dei nostri figli per il prossimo futuro”.
“L’ultimo progetto, in ordine di tempo, degli assi viari Nord Sud, una vera e propria colata di cemento con profili altimetrici enormi, se realizzato – prosegue ancora la nota -, comporterebbe danni irreparabili all’ambiente, all’assetto idrogeologico e alla falda della Piana, all’agricoltura, un aumento del tasso di inquinamento e danni al paesaggio in cambio di risibili vantaggi relativi alla velocizzazione del traffico in un’unica direzione. Studi indipendenti dimostrano che anche dal punto di vista dell’efficienza e della razionalizzazione del sistema di mobilità il gioco non vale la candela.
“Le alternative ci sono – spiegano dal gruppo di cittadini – trasferimento di quote importanti di merci su ferrovia, metropolitana leggera di superficie per Lucca e la Piana, riorganizzazione e riqualificazione del sistema di trasporto pubblico con parco più attrezzato di navette elettriche e maggiori articolazioni di percorsi in rapporto ai bisogni presenti sul territorio, realizzazione di parcheggi scambiatori ben localizzati e chiusura della circonvallazione ai tir, realizzazione di una rete protetta di piste ciclabili in sicurezza, armonizzazione degli orari e dei tempi della città, delle scuole e dei luoghi di lavoro in particolare. La base di queste proposte è costituita dal progetto presentato anni fa da Lega Ambiente che può essere arricchito e integrato, ma già allora pensato come alternativo al progetto degli assi viari Nord Sud, considerati strumenti inutili e dannosi per l’ambiente e i cittadini, e inadatti per lo stesso obiettivo di riduzione e razionalizzazione del traffico”.
“Da anni, in tanti – proseguono da Ags -, abbiamo contestato questa scelta della colata di cemento sulla Piana, voluta, recentemente, a livello nazionale dal centro destra, dal Pd ed anche dai 5 stelle, e riconfermata anche nella campagna elettorale comunale, con qualche piccolo distinguo, sia da Raspini che da Pardini. Non servono i distinguo o le piccole e parziali modifiche. Il progetto degli assi viari Nord Sud va azzerato e respinto al mittente ed è questo quello che chiediamo di votare all’attuale Consiglio comunale. Noi da parte nostra ci impegniamo prossimamente a realizzare un’occasione di dibattito e di approfondimento con cittadini ed esperti, con Lega Ambiente, il Comitato Altrestrade e docenti universitari, sui progetti di mobilità alternativa ed ecologica. Pronti come sempre a mettere i nostri corpi a difesa del verde e della comunità contro le eventuali ruspe, qualora partissero i lavori”.