Assi viari, Europa Verde: “Progetto calato dall’alto, anacronistico e fuori da ogni logica ecocompatibile”

9 dicembre 2022 | 20:52
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Assi viari, Europa Verde: “Progetto calato dall’alto, anacronistico e fuori da ogni logica ecocompatibile”
Assi viari, Europa Verde: “Progetto calato dall’alto, anacronistico e fuori da ogni logica ecocompatibile”
Assi viari, Europa Verde: “Progetto calato dall’alto, anacronistico e fuori da ogni logica ecocompatibile”

Pardini e Lugano: “Bisogna deviare completamente l’ingente finanziamento di 110 milioni di euro verso la mobilità sostenibile”

Anche Europa Verde – Verdi Lucca interviene sul tema degli assi viari.

“La discussione è proceduta come ci aspettavamo – dice il partito ambientalista – Si è parlato di un progetto calato dall’alto, anacronistico e fuori da ogni logica ecocompatibile, la cui unica motivazione a favore della sua realizzazione è “abbiamo detto che facevamo gli assi viari, ora dobbiamo farli. Nessun dato, infatti, è stato fornito dai principali sostenitori dell’opera, tra cui figuravano l’assessore regionale Baccelli e il presidente dell’Unione dei Comuni della Media Valle del Serchio Marco Remaschi. Soltanto vaghi discorsi a proposito della necessità di decongestionare dal traffico la Piana di Lucca e sulla progettazione urbanistica sbagliata del territorio lucchese. I dati fondamentali (basati su studi effettuati i cui documenti possono essere recuperati) invece, sono stati forniti da Alessio Stefanini del Comitato AltreStrade e da Michele Urbano di Legambiente: ad esempio il fatto che gli assi viari “smaltirebbero” il traffico pesante intorno a Lucca solo nella misura del 3,6%, e il fatto che la funzionalità di quest’opera sarebbe legata alla realizzazione anche dell’asse nord-est, che sarà definitivamente definanziato entro il prossimo anno se non dovesse partire il progetto operativo”.

“Inoltre, sempre in un altro studio effettuato sulla Piana i cui risultati sono altresì disponibili – prosegue Europa Verde – Verdi Lucca – rileva come l’impatto dei mezzi privati (o mezzi leggeri), utilizzati per andare a lavoro o per piccoli spostamenti sia nettamente superiore a quello dei mezzi pesanti (che pure è notevole): questo ci fa capire sia il fatto che anche una presunta diminuzione dei “mezzi merce” non risolverebbe il traffico a Lucca sia il vero problema della mobilità lucchese: la bassa efficacia e il basso utilizzo dei sistemi di trasporto pubblico. A tal proposito ricordiamo anche che l’Italia è, a livello europeo, il paese con il maggior numero di auto per abitante, trend assolutamente da invertire. Per non parlare poi dell’ulteriore consumo di suolo in una Piana già avvolta dal cemento e dall’asfalto: consumo di suolo che non si limiterebbe alla costruzione della strada, ma includerebbe tutte le opere accessorie che giocoforza vi sarebbero realizzate. Una strada che correrebbe lungo il paleoalveo del Serchio distruggendo definitivamente alcune zone naturalistiche di pregio come i laghetti di Lammari e destabilizzando ulteriormente il già delicato equilibrio del nostro territorio. Di fronte a tutto ciò si è parlato vagamente di “modifiche al progetto”… Ma sinceramente anche questo approccio ci sembra sbagliato. Il problema del traffico non si risolve costruendo nuove strade e spostandolo (forse), ma in definitiva aumentandone il valore assoluto”.

“Per noi di Europa Verde, come abbiamo già detto – conclude la nota a firma dei coportavoce Luca Fidia Pardini e Marta Glenda Lugano – a soluzione è una sola: stralciare definitivamente questo progetto dissennato, e deviare completamente l’ingente finanziamento di 110 milioni di euro verso la mobilità sostenibile, che comprende interventi di razionalizzazione delle strade esistenti, ma soprattutto il potenziamento delle nostre linee ferroviarie, come la Lucca – Aulla, che necessita di elettrificazione e di maggiori possibilità di scambio e scali merci lungo la linea, come già richiedono molte attività della Garfagnana. Tramite poi un’incentivazione dell’utilizzo del trasporto pubblico e su rotaia, sia per le persone che per le merci, si potrebbe procedere verso quella mobilità sostenibile di area vasta che collegherebbe davvero Lucca a Firenze, Pisa e Livorno e ci aiuterebbe a sganciarci dal trasporto privato, che avvelena la nostra aria, contribuisce alla crisi climatica e ai ritmi sempre più insostenibili e individualisti delle nostre vite”.