Lucca, ok tra le polemiche al piano della protezione civile: si va verso una nuova sede fuori dal centro storico

Si astiene l’opposizione e la maggioranza passa all’attacco: “Questo piano lo avete fatto voi, il vostro è un atteggiamento incomprensibile”
Una nuova sede per il centro operativo comunale di protezione civile, fuori dal centro storico. E’ uno degli impegni cui punta l’amministrazione Pardini e che tra gli obiettivi che seguiranno a breve, dopo l’approvazione del nuovo piano arrivata stasera (13 dicembre) in Consiglio comunale, non senza polemiche. L’opposizione infatti si è astenuta dal votare la pratica, che tuttavia è passata con il voto compatto dei consiglieri di maggioranza.
La seduta di questa sera si era aperta subito nel segno della polemica tra maggioranza e opposizione, con il consigliere di Sinistra Con, Daniele Bianucci che ha chiesto lumi sulla questione dei cinque lecci a Villa Bottini: “La mia interrogazione non ha ricevuto nessuna riposta e sono ormai passati oltre 30 giorni. È grave che il sindaco del cambiamento e della trasparenza non dia risposte a numerose interrogazioni”. La replica del sindaco Mario Pardini non è tardata ad arrivare: “Ho una lista di interrogazioni del 2019, 2020 e 2021 che non hanno ancora ricevuto nessuna risposta. Quindi non mi si venga a dire che manca la trasparenza”.
Si è passati quindi all’approvazione del piano comunale di protezione civile. Una pratica tecnica, con le modifiche e gli aggiornamenti che sono stati illustrati dall’assessore con delega Fabio Barsanti, dal comandante della polizia municipale di Lucca Maurizio Prina e Andrea Sodi: “Questo piano è frutto di un lavoro di due anni e che ha avuto l’ok dalla Regione il 31 di luglio con il nostro impegno a trovare una nuova sede per il Coc (che con ogni probabilità verrà spostata fuori dal centro storico perché l’attuale non è adeguata, ndr)”. Il nuovo piano di protezione civile verrà presentato e discusso con la cittadinanza tramite incontri con un processo partecipativo.
La pratica, dopo un nuovo battibecco tra maggioranza e opposizione, è stata approvata con l’astensione dell’opposizione. “Vi astenete su una cosa che avete fatto voi – attacca Marco Enrico Santi Guerrieri (Lucca 2032) – è un atteggiamento incomprensibile”. “Astensione non è un atto di ostilità – replica Gianni Giannini (Pd) -. Questo piano lo abbiamo impostato noi, è vero, ma poi ci avete messo le mani voi in un modo che non sappiamo fino in fondo. Per questo ci asteniamo”.
Ok dal Consiglio anche al rinnovo triennale della gestione associata servizio di segreteria comunale tra i comuni di Lucca e Buti: la pratica viene approvata all’unanimità. Via libera dall’assise (ancora all’unanimità), infine, alla relazione sull’attuazione del piano di razionalizzazione 2021 e razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche 2022 con Lucca che esce da RetiAmbiente spa.
Le mozioni
La prima mozione discussa è quella presentata dai consiglieri Bianucci, Simi e Vietina per una “mobilitazione su rischio di tagli delle classi e degli organici della scuola e per la richiesta di mappatura dei locali adibiti sul territorio ad ospitare le classi delle scuole di competenza, con particolare riguardo alle situazioni che risultano critiche circa uno svolgimento adeguato della didattica in aula”.
“Arriva stasera in consiglio una mozione che abbiamo l’1 agosto, quindi tre mesi e mezzo fa – le parole di Daniele Bianucci -. Una mozione che ha avuto un percorso un po’ travagliato e che a nostro avviso vuole farsi carico di una problematica importante sul nostro territorio. Questa mozione arriva in ritardo in consiglio comunale, ma il problema che tratta è vero ed è molto sentito dalle famiglie. Questo ritardo però non inficia affatto il lavoro che questa mozione vuole incanalare, sul tema della scuola occorre un percorso molto importante e particolareggiato che richiede il suo tempo. Serve che parta un percorso serio sul territorio per provare ad avviare un cammino di discontinuità”. Un impegno affinché anche il comune di Lucca si mobiliti contro il taglio di classi, didattica e personale della scuola sul territorio: è questo, in estrema sintesi, il succo della mozione che tuttavia “bocciata” in commissione è stata alla fine di un dibattito acceso ritirata dai proponenti.
Sulla mozione sulla scuola si riaccende la polemica anche in consiglio comunale.
La replica dell’assessore Simona Testaferrata: “La mozione è passata in commissione e ho assistito al profuso impegno del presidente Laura Da Prato, che ha esortato la minoranza a fare un documento condiviso. Chi vuole condividere viene in commissione, ma nell’ultima commissione la minoranza non si è presentata. Non si fanno i capricci, andava portato a casa un risultato insieme. Questa amministrazione è attentissima alle esigenze del mondo scuola, che ha esigenze sempre nuove. La mappatura? In dieci anni ce l’avevate. Ripeto, il tema della scuola ha la nostra massima attenzione e l’amministrazione non può fare tutto: alcune cose non sono di competenza nostra”. “La mozione è stata presentata l’1 agosto quando ci eravamo appena insediati – commenta Laura Da Prato (Fdi) -, non erano nemmeno formate le commissioni. Semmai il tema è stato posto all’attenzione tardivamente, dopo dieci di amministrazione di centrosinistra mi stupisce che se ne parli solo l’1 agosto con tematiche oltretutto superate come quella riguardante l’emergenza Covid. In assenza della minoranza in commissione, il nostro parere è stato ed è negativo”.
La replica del consigliere Daniele Bianucci è al vetriolo: “È stata fatta una ricostruzione non veritiera. La presidente Laura Da Prato non mi ha mai invitato in commissione. Questa è la vera ricostruzione. E lo ripeto, la nostra mozione è ancora attuale”.
Ilaria Vietina (Lucca è un grande noi), dopo aver spiegato legato l’equivoco legato all’assenza per motivi di lavoro durante l’ultima commissione, rilancia l’appello affinché si arrivi ad percorso di lavoro condiviso sulla scuola.
Dopo un’accesa discussione tra maggioranza e opposizione la mozione viene ritirata con la disponibilità da ambo le parti ad aprire un percorso condiviso.
Lucca avrà uno spazio culturale intitolato a Piero Angela. È stata approvata (con 23 favorevoli e 2 contrari), dopo una lunga discussione, la mozione presentata dal consigliere Giovanni Ricci (Forza Italia-Udc) che ha fortemente richiesto di intitolare un’aula studio pubblica o auditorium o sala conferenza per rendere omaggio al giornalista e divulgatore scientifico morto ad agosto all’età di 93 anni.

Gianni Giannini (Pd), rimarcando il passato del divulgatore scomparso legato alla massoneria, vota contrario: “La richiesta del consigliere Ricci è troppo prematura per la beatificazione di Piero Angela. Bastano 5 mesi per intitolare una sala pubblica ad un personaggio televisivo? No è troppo presto, ripensiamoci”. Voto contrario nelle fila del Pd anche per Chiara Martini. Favorevoli, invece, Serena Mammini e Vincenzo Alfarano, così come i gruppi di minoranza Lucca Futura e Sinistra civica e ecologista.