Via il riferimento alla Resistenza per la concessione di beni e benefici, insorge il centrosinistra

23 dicembre 2022 | 17:19
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Via il riferimento alla Resistenza per la concessione di beni e benefici, insorge il centrosinistra

Il gruppo: “Evidentemente il sindaco ha necessità di dare un segnale a una componente della sua maggioranza, cioè quella di estrema destra“

“Per la maggioranza di destra del sindaco Pardini il fatto di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza e di ripudiare fascismo, razzismo, xenofobia, antisemitismo e omofobia non è più un valore”. I consiglieri e le consigliere dei gruppi di centrosinistra in consiglio comunale (Partito Democratica, Lucca Futura, Sinistra Con Lucca, Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare, Lucca è un grande noi) vanno all’attacco e denunciano la mozione proposta dalla destra per il prossimo consiglio comunale che chiede di revisionare la delibera adottata dalla precedente amministrazione comunale (delibera di giunta 401 del 21 dicembre 2018) nella parte in cui dice che la concessione di beni comunali o di benefici economici deve essere sottoposta alla firma di una “dichiarazione esplicita e formale di riconoscersi nei valori della Costituzione e della Resistenza, di ripudio del fascismo, del nazismo, di ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche, portatrici di odio o intolleranza religiosa”. 

“La maggioranza – spiega l’opposizione – porterà nel prossimo consiglio comunale una mozione per eliminare la dichiarazione introdotta nel 2018, così da poter concedere i luoghi comunali anche a chi si fa esplicitamente portatore di parole e atti di intolleranza e odio. Per la maggioranza definirsi antifascisti, antirazzisti, democratici e antiomofobi non è più un valore”.

“La delibera in questione – si legge nella nota – era stata adottata in seguito a un indirizzo preciso emerso dal precedente consiglio comunale. Per la destra riconoscersi in questi valori non è importante e non serve: niente di nuovo, insomma. La destra fa la destra e questa maggioranza si presenta a ogni occasione possibile per quello che è: un’accozzaglia di partiti tenuti insieme solo dalla voglia di potere, continuamente alla ricerca di una visibilità personale per dimostrare la propria esistenza. Così, come già successo per altre nomine e per altri atti nei mesi scorsi, l’amministrazione comunale ha evidentemente oggi necessità di dare un segnale a una componente della sua maggioranza, cioè quella di estrema destra, andando a inserire un generico richiamo alla Costituzione, ma sentendo forte la necessità di eliminare i riferimenti espliciti a antifascismo, antisemitismo, omofobia, xenofobia, razzismo. Con tanti saluti a tutto quello che riguarda la promozione concreta della cultura della non violenza, della pace, della tutela dei diritti umani e della democrazia. Per noi – concludono – si tratta di un modo di agire inaccettabile e non resteremo in silenzio”.