L’Anpi di Lucca si mobilita: “Va fermata la mozione che vuole eliminare il riferimento alla Resistenza dalle concessioni del Comune”

24 dicembre 2022 | 10:48
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L’Anpi di Lucca si mobilita: “Va fermata la mozione che vuole eliminare il riferimento alla Resistenza dalle concessioni del Comune”

La proposta di Di Vito e Ricci scatena la polemica. La presidente Ciucci: “Vogliono affossare la roccia su cui si fonda la Costituzione”

E’ polemica per la mozione che sarà discussa in consiglio comunale il prossimo 27 dicembre e che prevede l’espunzione del riferimento alla Resistenza nel modulo per la concessione di beni e benefici della città. Ad alzare la voce, dopo il centrosinistra, è Rosalba Ciucci, presidente dell’Anpi di Lucca che stigmatizza la proposta dei consiglieri Di Vito e Ricci.

“Gli esponenti di una maggioranza la cui principale componente rivendica l’eredità del Msi, tanto da mantenere l’emblema del partito neofascista nel suo simbolo, a sostegno di una giunta che comprende un assessore che si è dichiarato ‘fascista del terzo millennio’ vogliono rimuovere il ripudio del fascismo e il riferimento alla Resistenza – attacca Ciucci -. Propongono una inaccettabile visione della Costituzione che neutralizza il suo fondamento storico e politico“.

“La delibera – ricorda l’Anpi di Lucca – prevede che per ottenere spazi o finanziamenti del Comune si sottoscriva un modulo nel quale il richiedente dichiara che ‘si riconosce nei valori della Costituzione e della Resistenza e ripudia il fascismo, il nazismo, le ideologie razziste, xenofobe o antisemite, omofobe e antidemocratiche, portatrici di odio o intolleranza religiosa’. Si propone di sostituire la formula con ‘si riconosce nei valori e nei principi della costituzione repubblicana’. Nella mozione si sostiene che questo è sufficiente, e si citano gli articoli 2, 3, 6, 8, 11, 19, 139 della Costituzione oltre alla XVIII disposizione transitoria e finale. Ci si avventura spericolatamente sul terreno della teoria costituzionale, affermando che la delibera di Giunta imporrebbe un obbligo di manifestazione del pensiero ed equiparando il valore della Carta fondamentale a una risoluzione del Parlamento europeo”.

“E soprattutto – prosegue Ciucci – si omette di citare la dodicesima disposizione della Costituzione: ‘E’ vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista’. Evidentemente è questo il punto. Propongono una inaccettabile visione della Costituzione che neutralizza il suo fondamento storico e politico, la Resistenza, la ‘roccia’ da cui è nato quel ‘patto giurato fra uomini liberi’, come scriveva un grande padre costituente. Ci raccontano, insomma, che si potrebbe essere fascisti e fedeli alla Costituzione”.

L’Anpi ha promosso la disposizione che ora si vuole cancellare e vigilato sull’iter di approvazione e ora annuncia di volersi impegnare “con tutte le sue forze perché la mozione Di Vito – Ricci sia respinta e fa appello in tal senso al sindaco e a tutte le consigliere e i consiglieri comunali che si riconoscono autenticamente nei principi e nei valori della Costituzione. Fa appello alle cittadine e ai cittadini lucchesi, alle organizzazioni della politica e della società civile perché si mobilitino contro questa proposta sconsiderata, che rinnega l’eredità antifascista della nostra città e l’attualità dei valori della Resistenza”.