Bianucci rilancia: “Mozione sull’assegnazione degli spazi pubblici, in gioco i diritti di tutti presenti e futuri”

28 dicembre 2022 | 10:33
Share0
Bianucci rilancia: “Mozione sull’assegnazione degli spazi pubblici, in gioco i diritti di tutti presenti e futuri”

Il consigliere comunale di Sinistra con dopo il via libera a Palazzo Santini: “Il sindaco disconosce i suoi stessi riferimenti”

“‘Lo abbiamo detto pubblicamente nelle piazze; lo ripetiamo qui in Consiglio comunale, che i fascisti, così come sono stati messi fuori dalle fabbriche, dalle scuole, dovrebbero essere messi fuori anche dal Parlamento e dagli Enti democratici e antifascisti’. Queste parole non le ha pronunciate un attuale consigliere della sinistra, ma la persona a cui il sindaco Pardini ha dedicato la vittoria la sera che è diventato sindaco, e suo dichiarato riferimento politico: l’allora consigliere comunale del Partito socialista, Vincenzo Placido, che ha fatto questo intervento nel momento di insediamento del Consiglio nel 1975, e quindi nel passaggio più importante della vita amministrativa della città. Dispiace che, per assecondare Casapound e la destra estrema presente nella sua amministrazione, il primo cittadino disconosca i propri riferimenti: e con lui facciano lo stesso i consiglieri che si richiamano al civismo, al moderatismo, al cattolicesimo democratico, realtà politiche da sempre fondamentali nella nostra Città, e che ormai risultano marginali nell’attuale squadra di governo”.
Così il consigliere comunale Daniele Bianucci, il giorno dopo l’approvazione della mozione con cui la destra cancella l’obbligo di sottoscrivere la rinuncia ai riferimenti dei valori della Resistenza e delle libertà civili.

“Un provvedimento che allineava Lucca alle principali città italiane – ricorda Bianucci -. Come fa il primo cittadino a disconoscere i valori a cui, a parole, dice di fare riferimento? Come ha fatto a votare a favore di una proposta che si richiama alla destra più estrema? Non possiamo negare che ci abbia fatto male sentire Pardini, che a parole afferma di voler essere il sindaco di tutti, in Consiglio dire che i riferimenti alla delibera approvata dalla precedente amministrazione (appunto la lotta al fascismo, al nazismo, al razzismo, all’omofobia, all’intolleranza religiosa, alla xenofobia, all’antisemitismo) siano questioni divise, e per questo da superare. Come può essere divisiva la lotta alle discriminazioni?”.

Come hanno fatto a votare a favore i consiglieri della maggioranza che fanno riferimento al civismo, al moderatismo e a quel cattolicesimo democratico che nella nostra città è sempre stato importante e che si è sempre riconosciuto nei principi democratici condivisi? – incalza Bianucci -. In gioco non c’è solo la condivisione dei valori fondativi della nostra comunità, ma anche i nostri diritti presenti e futuri. Perché le parole e gli atti d’odio, così come l’antisemitismo, il razzismo, l’omofobia, l’intolleranza religiosa, la xenofobia, vanno ad impattare sulla vita concreta di tante cittadine e tanti cittadini lucchesi: e lottare contro questi non è certo divisivo, come invece ha sostenuto il sindaco. Questa amministrazione ha nei fatti chiuso la Casa della memoria e della pace; vuole cancellare il Consiglio comunale dedicato alla giornata della memoria, nel modo in cui da anni si è svolto; ha revocato la cerimonia annuale per la cittadinanza simbolica, che su proposta del primo consigliere comunale dedicato ai diritti Alessandro Bertolucci veniva concessa ogni anno ai bambini nati a Lucca da genitori stranieri. E che farà adesso con l’adesione del Comune di Lucca alla rete Ready, per la lotta alle discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere?”.
“Tutto questo è accaduto in Consiglio comunale a Lucca, pochi giorni dopo che il Tribunale di Roma ha di nuovo oscurato la pagina facebook di Casapound, con la ragione che da lì partono messaggi di incitamento all’odio – conclude Bianucci -. Dispiace e ferisce che nella maggioranza in Consiglio della nostra città nessuno ne abbia voluto tener conto”.