Lista Civile, Stefani lancia un’associazione culturale: “Sarà libera e aperta a tutti”

Il responsabile della comunicazione della civica rivendica la proprietà intellettuale del marchio e torna sulla questione della pagina Facebook: “Non mi sono impossessato di niente e non ho mai chiesto soldi”
“Lista Civile diventerà un’associazione culturale”. Ad annunciarlo è Pier Luigi Stefani, coordinatore e responsabile della comunicazione della civica nata per sostenere la candidatura a sindaco di Elvio Cecchini sindaco, ora consigliere di maggioranza delegato al piano operativo.
L’idea di Stefani è infatti quella di portare avanti quanto promesso durante la campagna elettorale, ovvero dare un vero e proprio statuto al ‘cuneo di competenza’ in modo da costruire le basi per instaurare un dialogo e un confronto attivo con le istituzioni, attraverso l’organizzazione di eventi culturali e sociali. Un fine che colui che dagli esordi cura la comunicazione di Lista Civile intende perseguire lo stesso, nonostante le fratture interne – apparentemente latenti – emerse in questi giorni in merito alla gestione della pagina Facebook della civica, della quale Pier Luigi Stefani non solo rivendica la proprietà ‘materiale’, ma anche quella intellettuale.
“Lista Civile esiste fin da prima della candidatura di Elvio Cecchini – spiega Stefani -. Ho ideato io il nome di quello che doveva essere un movimento nato per promuovere un modo diverso di fare politica, prima della campagna elettorale e prima creazione della pagina Facebook, che è derivazione del mio stesso account, in quanto a titolo gratuito mi sono preso la responsabilità – concordata – di curare la comunicazione del gruppo, perché sapevo come farlo. Ho sempre concesso a tutti di pubblicare i propri contenuti, facendo da tramite certo, perché la pagina di Lista Civile è la pagina di Pier Luigi Stefani e come tale ogni responsabilità ricade sulla mia persona fisica. Non mi sono impossessato di niente, è una totale falsità. Così come non è assolutamente vero che ho chiesto dei soldi per ‘cedere’ la pagina, in quanto non cederei mai il mio account, tutt’al più avrebbero potuto chiedermi di chiuderla, ma non certo di ‘restituirla’”.
Ma le diversità di vedute del gruppo, emerse dai post pubblicati da Pier Luigi Stefani sulla pagina Facebook di Lista Civile, discordanti – ma “non polemiche” secondo Stefani – rispetto a quanto portato avanti dal consigliere Elvio Cecchini, in ultimo in merito alla mozione per la concessione degli spazi pubblici, sarebbero state la punta dell’iceberg di “malcontenti già presenti”, per lo meno per il coordinatore del gruppo.
“Il primo punto di frattura si è aperto sulla nomina del presidente del Teatro del Giglio – spiega Pier Luigi Stefani -: quando è stata proposta la candidatura di uno dei componenti del gruppo, prima che ci riunissimo per discutere se accettare o meno, è stata fatta una controproposta a titolo personale, alle spalle degli altri membri del movimento, che si sono ritrovati a fare i conti con una nomina già ben delineata. Un mancato confronto che si è poi ripresentato quando il consigliere Elvio Cecchini, in autonomia, ha deciso di votare a favore della mozione per rimuovere i riferimenti alla Resistenza dal regolamento per la concessione degli spazi pubblici. Noi sappiamo che all’interno di Lista Civile convivono personalità e idee diverse, ed è proprio per questo che un quesito come questo avrebbe dovuto essere prima discusso poi votato a maggioranza: è alla base della democrazia”.
Ed è per questo motivo che Pier Luigi Stefani intende andare avanti con la costituzione di un’associazione culturale, così come sarebbe stato delineato in uno degli ultimi incontri di Lista Civile con il favore della gran parte dei componenti, tra i quali, secondo il coordinatore, lo stesso Elvio Cecchini. Associazione che “sarà libera e aperta a tutti”, rimarca Pier Luigi Stefani, lasciando aperte le porte a un eventuale chiarimento.