Comitato per le celebrazioni pucciniane, Veronesi smentisce tensioni: “Nessuna dimissione in polemica”

Per il presidente erano annunciati gli addii di Simonetti e Marsili: “Non farò mai parte del Partito dei frenatori totali che hanno ridotto Lucca, dal punto di vista pucciniano, come è oggi”
Nubi e tensioni intorno al comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane? Le voci si infittiscono, ma il presidente Alberto Veronesi, ancora una volta, respinge l’ipotesi di difficoltà nella gestione dell’ente che si dovrà occupare di tutti gli eventi per il centenario della morte del maestro che ricorrerà nel 2024.
Due i temi ‘caldi’: la richiesta di chiarimenti sull’attività del comitato da parte dei sindaci Del Ghingaro, Pardini e Bonfanti e le dimissioni di altri due membri del comitato, Maria Laura Simonetti e Massimo Marsili.
Sulla prima, dice Veronesi, “essendo una richiesta di chiarimenti propedeutica ad una riunione convocata martedì prossimo, sto rispondendo in queste ore nelle sedi deputate”.
“Ci tengo a precisare – prosegue – che non corrisponde al vero che ci siano state due dimissioni in polemica con il sottoscritto. Una, quella della dottoressa Simonetti, è una dimissione da una Fondazione, su un mandato scaduto, l’altra, quella del Marsili, non è un atto di polemica ma una incompatibilità di tempo per ragioni professionali, come da lui annunciato a tutti i membri del comitato e comunicatomi personalmente a voce in una riunione da lui richiesta il 7 dicembre scorso. Non corrisponde al vero che il comitato sia fermo, in poco più di un mese ha supportato oltre 40 manifestazioni pucciniane, tra mostre, opere, concerti e convegni, alcune delle quali manifestazioni sono state rese visibili a pagina intera su sette quotidiani nazionali, oltre ad avere realizzato decine e decine di spot su reti locali televisive della intera rete nazionale”.
“Il comitato – prosegue Veronesi – è riuscito orgogliosamente nell’opera di fare dialogare istituzioni che hanno cominciato a litigare dal giorno stesso della morte del maestro e da allora non hanno mai smesso. Per quanto riguarda le interpellanze delle opposizioni, gli invii frettolosi a giornali di atti interni, conferenze stampa di impeccabili servitori delle istituzioni, conferenze stampa di fine anno di partiti politici con apposita strumentalizzazione politica sulla vita del comitato, tentativi nemmeno troppo celati di boicottaggio dello stesso, tutto ciò fa parte della vita normale della provincia di Lucca, e del suo Partito dei frenatori totali, un partito che ha ridotto negli anni di suo governo Lucca, dal punto di vista pucciniano, nella situazione in cui la vediamo oggi. Mi astengo dunque da qualsivoglia commento su costoro e sui loro metodi. Certamente il Partito dei frenatori totali non mi vedrà mai tra i suoi adepti”.
La vignetta di Alessandro Sesti
