Lucca 2032 replica a Dinelli: “Nessuna cambiale. Veronesi? Scelto dal governo Draghi”

11 gennaio 2023 | 18:46
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Lucca 2032 replica a Dinelli: “Nessuna cambiale. Veronesi? Scelto dal governo Draghi”

La civica risponde alle accuse dell’ex consigliere del Partito democratico: “L’accordo con Viareggio ricuce uno strappo provocato dalla precedente amministrazione mentre la rimozione della dichiarazione di antifascismo rimedia a una strumentale forzatura”

“Mario Pardini costretto a pagare cambiali alle forze che lo hanno appoggiato al ballottaggio? Dinelli, ad insinuarlo, si fa del male da solo”.  È pronta la replica del gruppo di Lucca 2032 alle parole dell’ex consigliere del Partito democratico.

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“Vediamo quali sarebbero a suo dire questi ‘pesanti debiti’ – spiegano da Lucca 2032 -. Innanzitutto quando afferma che ‘l’unico intento della coalizione di centrodestra era quello di non far vincere il centrosinistra’, fa finta di non ricordare che per mesi la sinistra ha rotto i timpani con il mantra ‘non bisogna consegnare Lucca alla destra‘. Ma loro sono i buoni che avevano a cuore solo il benessere dei cittadini e non l’occupazione dei posti di potere, cosa che hanno sempre attuato in ogni sede. La verità è che i cittadini lucchesi hanno ritenuto inadeguato il candidato di centrosinistra ed espresso in modo inequivocabile la volontà di cambiare”.

“Quanto alle presunte cambiali, l’accordo con Viareggio ricuce uno strappo provocato dalla precedente amministrazione ed in particolare dal sindaco Tambellini, da sempre auspicato. Fa veramente sorridere, oltre che a essere non vero, che si rimproveri a Pardini di aver concesso alla Fondazione Carnevale, presieduta da Marialina Marcucci, sorella dell’esponente del Pd Andrea, di ‘scegliere luoghi, tempi e modalità’. Basta con il campanilismo da bar sport – dicono ancora da Lucca 2032 -. Quanto alla rimozione della dichiarazione di antifascismo per l’assegnazione di spazi pubblici, essa rimedia ad una evidente e strumentale forzatura fatta dalla precedente amministrazione. Ormai battere sul tasto del presunto fascismo di Barsanti o della Meloni non paga più, come avete potuto constatare proprio nelle ultime elezioni locali e nazionali. Fra l’altro vorremmo sommessamente ricordare, che il parlamento europeo, non il consiglio comunale di Lucca, poco tempo fa ha equiparato il nazifascismo al comunismo”.

“Infine sulla nomina del Maestro Alberto Veronesi a presidente del Comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane, si fa presente ancora una volta che tale nomina è stata fatta dal precedente governo Draghi di cui il Pd, per usare una sua stessa espressione, era ‘una componente fondamentale’ – concludono -. Ricordate chi era il ministro della cultura? Intanto mentre Dinelli si diletta con queste facezie, il sindaco Pardini è a Roma per sbrogliare finalmente la fondamentale e annosa vicenda degli assi viari”.