Inquinamento, Fantozzi e Capecchi (Fdi): “La Regione non scarichi le colpe sui Comuni”

12 gennaio 2023 | 14:28
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Inquinamento, Fantozzi e Capecchi (Fdi): “La Regione non scarichi le colpe sui Comuni”

I consiglieri di Fratelli d’Italia: “La Toscana è colpevole di un gravissimo ritardo”

“Smog, la Regione rischia di condannare i Comuni”. A dirlo sono i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione ambiente e territorio e Vittorio Fantozzi.

Ambiente, sindaci della Piana in commissione: “Riscaldamento a biomasse, impossibile fare i controlli”

Ieri (11 gennaio) i sindaci dei comuni della Piana di Lucca e di Pistoia sono stati ascoltati in commissione in merito al percorso di approfondimento sulla proposta di legge numero 152, che introduce nuove disposizioni per il rispetto dei valori limite per il materiale particolato Pm10 e il biossido di azoto No2 nelle aree della Toscana dove questi sono stati superati per un numero di giorni maggiore di quello consentito.

“La Regione è in colpevole e gravissimo ritardo rispetto alla lotta all’inquinamento atmosferico e, in particolar modo, delle Pm10 e rischia di condannare i comuni sotto un duplice profilo. Da una parte vuole scaricare sui comuni i controlli sugli impianti termici, mentre i sindaci della Piana di Lucca e Pistoia ascoltati in Commissione Ambiente e Territorio, hanno chiaramente detto che non hanno né gli agenti di polizia municipale né le professionalità tecniche all’interno delle amministrazioni per verificare la bontà degli impianti – commentano gli esponenti Fdi -. Hanno chiesto che della questione se ne occupi l’Agenzia recupero risorse, nata proprio dalle realtà provinciali che seguivano la cosiddetta bollinatura delle caldaie e che dovrebbe avere al suo interno le professionalità adeguate”.

“Inoltre, il tentativo di scaricare sui comuni il mancato accatastamento degli impianti termici, previsto dalla legge del 2009 e diventato obbligatorio dal 2019 ma su cui non è stato fatto niente, è un modo per cercare di scansare il diritto di rivalsa – proseguono -. Poiché le due sentenze della Corte di Giustizia europea per gli sforamenti per inquinamento del 2020 e 2022 stanno diventando operative e potrebbero comportare una sanzione all’Italia di oltre 2 miliardi di euro, lo Stato potrebbe rivalersi sulle Regioni che sono risultate inadempienti rispetto agli obblighi di legge, fra queste sicuramente la Toscana. La Regione, a sua volta, tenta di rifarsi sui comuni, per cui se arrivasse una multa di svariati milioni di euro la Regione vorrebbe rifarsela con i comuni”.

“Un’impostazione totalmente sbagliata visto che la Regione ha la responsabilità di aver fallito le politiche di miglioramento ambientale, basti pensare al ritardo clamoroso per la realizzazione delle infrastrutture, come ad esempio gli assi viari nella Piana lucchese. Ma soprattutto non è riuscita a organizzare bandi adeguati scegliendo una soluzione ideologica, ossia quella di distribuire contributi solo alle famiglie con Isee inferiore ai 9mila euro annui, in pratica poche decine di famiglie su migliaia. Senza dimenticare che sarebbe necessario il posizionamento di nuove centraline e un’analisi più puntuale dei dati relativi alla qualità dell’aria, così da capire sempre meglio l’origine e la tipologia dell’inquinamento atmosferico – sottolineano Capecchi e Fantozzi -. La Regione tenta di scaricare le proprie gravi inadempienze anche sul Consiglio regionale che si troverà schiacciato tra le legittime rivendicazioni dei territori e dei comuni ed il rischio di non normare oggi e di trovarsi domani inchiodato alle responsabilità in caso di sanzioni europee. Basta con gli annunci spot, è il momento di concentrare su questo tema le risorse adeguate, è in gioco la salute dei cittadini ma anche la tenuta delle amministrazioni comunali. Abbiamo chiesto che l’assessore Monni venga a confrontarsi quanto prima in Commissione per capire quale soluzione, tecnicamente sostenibile, possa essere trovata”.