Veronesi candidato in Lombardia, bufera sul comitato per le celebrazioni pucciniane: “Venuta meno la fiducia”

I sindaci di Viareggio e Pescaglia invitano il presidente a fare un passo indietro: “Scelta inopportuna che va nella direzione opposta a quanto era stato chiesto”. Ma Lucca “frena”
Celebrazioni pucciniane nella bufera dopo lo stallo delle ultime settimane. A passare alla carica sono i sindaci di Viareggio e Pescaglia che, dopo aver espresso alcune riserve nei giorni scorsi sull’operatività del comitato nazionale, chiedono al presidente di fare un passo indietro: “E’ venuto meno il rapporto di fiducia“, dicono. Una nuova bufera si addensa così sul comitato promotore guidato dal maestro Alberto Veronesi. Il motivo – oggetto delle critiche dei sindaci di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro e di Pescaglia, Andrea Bonfanti -, è l’ufficializzazione della sua candidatura con Fdi alle elezioni regionali in Lombardia. Una notizia che era nell’aria da giorni e che arriva a inasprire le polemiche e ad appesantire le tensioni e le frizioni che erano venute a galla su questioni gestionali interne al comitato stesso. Come se non bastasse proprio nelle ore in cui si scatenava la polemica per la candidatura del presidente, il comitato scientifico perdeva un altro pezzo con le dimissioni di Rosa Maria Di Giorgi, numero uno del conservatorio Cherubini di Firenze. L’onorevole si è affrettata a spiegare che il suo addio non ha nulla a che vedere con la discesa in campo alle regionali lombarde di Veronesi. Ma la sua decisione porta un altro, non irrilevante, nodo da sciogliere verso il percorso per organizzare le celebrazioni nel 2024.
La posizione di Pescaglia e Viareggio è netta nei confronti di Veronesi, ma è Lucca a frenare sulla richiesta di dimissioni. “La sua candidatura alle elezioni regionali lombarde, ancorché legittima, è decisamente inopportuna”, afferma Bonfanti. “Spero – fa eco il sindaco Del Ghingaro – voglia ripensare il suo ruolo nel Comitato Pucciniano, per non creare difficoltà e imbarazzi nelle diverse componenti”. Diversa la posizione del capoluogo di provincia, con il sindaco Pardini che afferma: “Non credo di dover chiedere le dimissioni di Veronesi, ma è necessario lavorare collegialmente con il presidente e il resto del comitato”.
In una lettera inviata alcuni giorni fa i sindaci di Viareggio e Pescaglia, in questo seguiti anche dal primo cittadino di Lucca, chiedevano al presidente Veronesi di ristabilire un clima collaborativo all’interno del comitato nazionale per le celebrazioni pucciniane affinché fosse possibile tornare a lavorare con armonia e fiducia.
“Questa scelta del presidente Veronesi – tuona Bonfanti – va proprio nella direzione opposta”.
“Dirigere un’orchestra di grandi professionisti – commenta il sindaco di Viareggio, Del Ghingaro – non è uguale a coordinare una ventina di interlocutori appassionati, portatori di vari interessi, collocati in diverse maniere a livello accademico, sociale e istituzionale, che un decreto ha unito in un organismo nel nome di Puccini, con un obiettivo chiaro: celebrarlo. Chi è a capo di un consesso del genere deve avere la disponibilità all’ascolto e alla condivisione, deve condurre verso una meta prestigiosa una macchina molto sofisticata e costosa, senza permettersi frenate e sbandate”.
Secondo Del Ghingaro il ruolo necessita di essere super partes: “Deve, prima di ogni cosa, essere sopra le parti – spiega – per confermare a tutti di essere garantiti nel loro lavoro complicato di portatori d’interesse, di rappresentanti di tutta la comunità e soprattutto di operatori a disposizione dello Stato per celebrare degnamente una grande figura internazionale, nel centenario della sua scomparsa nel 2024. Per tutto questo non condivido la sua scelta di candidarsi, in qualsiasi partito abbia deciso di farlo, alle elezioni regionali in Lombardia. Questo sua decisione, ancorché libera e legittima mi appare, nella sua attuale veste di presidente di un comitato così altamente istituzionale, inopportuna e portatrice di inevitabili divisioni, che potranno solo complicare e rallentare i lavori di un organismo già naturalmente diversificato e complesso da gestire. Noi sindaci gli abbiamo già fatto presente tutto questo in una lettera inviata alcuni giorni fa, che voglio qui richiamare integralmente. Gli auguro quindi tutta la miglior fortuna in questa sua nuova avventura e al contempo spero voglia ripensare il suo ruolo nel Comitato Pucciniano, per non creare difficoltà e imbarazzi nelle diverse componenti. Tutto e il contrario di tutto nella vita non si può fare, ogni tanto bisogna scegliere”.
Il sindaco di Pescaglia, Andrea Bonfanti, ricorda anche le criticità che erano emerse di recente: “Verbali degli incontri mancanti o parziali, richieste di modifica degli stesso da parte dei consiglieri a lungo inascoltate, proposte di delibere giunte solo pochissime ore prima dell’inizio delle riunioni, se non addirittura mai pervenute – chiosa Bonfanti – hanno costretto i membri del Comitato a chiedere a più riprese un’inversione di tendenza nelle modalità di condotta della presidenza, al fine di consentire un lavoro sereno, corretto e proficuo per tutti”.
“Così non è stato e – commenta Bonfanti -, dopo aver espresso parere contrario ad alcuni punti presentati all’ordine del giorno ritenuti da noi non consoni con il mandato che i cittadini ci hanno conferito, essendo stati ripresentati dal presidente gli stessi punti nelle convocazioni successive, ci siamo visti costretti a disertare gli incontri per dare un chiaro segnale politico”.
“Segnale politico evidentemente non voluto cogliere dal presidente, nemmeno dopo la lettera congiunta dei sindaci – dice Bonfanti -. La candidatura alle elezioni regionali lombarde, che oltretutto porterà via tempo e impegno al maestro Veronesi, fa venir meno anche il carattere di imparzialità che deve avere chi si pone alla guida di un comitato nazionale”.
“Non è una questione di partito (fosse stato candidato nel Pd o in qualsiasi altra formazione politica sarebbe stato lo stesso) ma di inopportunità, soprattutto alla luce delle difficoltà già in essere proprio all’interno del Comitato nazionale – aggiunge il sindaco Bonfanti -. Il tempo stringe e al comitato nazionale è affidato un compito da portare a termine con serietà e trasparenza, cioè le celebrazioni pucciniane del 2024, compito che richiede un cambio netto nella linea del comitato”.
“Auspichiamo a questo punto una presa di responsabilità da parte del maestro Veronesi – continua il Sindaco di Pescaglia -. Se così non fosse, essendo venuta meno la fiducia nella sua figura, chiediamo alla presidenza del Consiglio dei Ministri un intervento risolutivo, nel più breve tempo possibile, affinché con lucidità progettuale e con piena responsabilità e trasparenza nell’amministrazione delle risorse pubbliche assegnate, il comitato possa tornare a lavorare con serenità ed equilibrio per conseguire i rilevanti traguardi celebrativi che si prefigge a livello nazionale e internazionale, a vantaggio dell’incremento della memoria di Giacomo Puccini e dei benefici territoriali che ne possono conseguire”.