Comitato per le celebrazioni pucciniane, Bonfanti: “Non si può ridurre tutto a una ‘bega’ tra partiti”

Il primo cittadino di Pescaglia contro Veronesi: “Le sceneggiate saranno usuali per chi è abituato a stare in teatro ma le persone si aspettano da noi concretezza, correttezza e trasparenza”
Comitato per le celebrazioni pucciane, non si placano le polemiche. A incalzare il presidente Alberto Veronesi è ancora il sindaco di Pescaglia Andrea Bonfanti, che adesso chiede “concretezza, correttezza e trasparenza” dall’organismo in cui il Comune è coinvolto, insieme a Lucca e Viareggio. Nel mirino del primo cittadino – che insieme a Del Ghingaro aveva chiesto le dimissioni del Mestro dall’incarico – c’è ora la replica del presidente del Comitato per le celebrazioni pucciniane alle critiche lui mosse per la sua candidatura con Fratelli d’Italia alle elezioni regionali in Lombardia.
“È troppo facile ‘buttarla in caciara’ e ridurre tutto ad un mero confronto di parte – commenta Bonfanti – Non è così. I sindaci, in una lettera scritta e firmata in maniera congiunta, hanno espresso più di una perplessità rispetto alla metodologia con la quale il Comitato per le celebrazioni pucciniane veniva portato avanti, evidenziando le criticità e auspicando un’inversione di tendenza. Per mesi si è parlato solo di incarichi e compensi, di dimissioni e nomine, senza mai discutere di contenuti, senza fare alcun accenno al master plan elaborato dai Comuni insieme alle Fondazioni e associazioni pucciniane di riferimento nel quale sono contenute le attività che i territori hanno elaborato per celebrare al meglio il centenario pucciniano. Si è andati avanti a scossoni, senza una visione d’insieme. Visione necessaria per far sì che le risorse messe a disposizione dallo Stato possano essere utilizzate in maniera proficua”.
“E ora, da parte del presidente, si cerca di ridurre tutto ad una bega tra partiti, si prova a dividere il fronte dei sindaci i quali invece hanno sempre chiesto in accordo che si operasse con trasparenza e correttezza – prosegue Bonfanti -. Io non ci sto e rimando queste accuse al mittente, richiamando qui, integralmente, il contenuto della lettera firmata dai tre sindaci che invitavano a una netta inversione di tendenza per far sì che il comitato potesse tornare a lavorare in maniera proficua. Nella mia visione della politica, chi assume l’onere di guidare un Comitato del genere lo fa con responsabilità e dedizione e non per usare questo ruolo come trampolino di lancio per i propri personalismi.
Il tempo stringe e le chiacchiere stanno a zero. Le sceneggiate saranno usuali per chi è abituato a stare in teatro ma qui siamo nella vita reale e le persone si aspettano da noi concretezza, correttezza e trasparenza. Ed è quello che io pretendo da questo Comitato”.