Demanio idrico, Baldini e Pasquinelli (Lega): “La nuova legge? Una mannaia per cittadini e gestori”

25 gennaio 2023 | 17:09
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Demanio idrico, Baldini e Pasquinelli (Lega): “La nuova legge? Una mannaia per cittadini e gestori”

I due esponenti del partito del Carroccio: “Condividiamo le motivate preoccupazioni del presidente Geal”

Nella quarta commissione del consiglio regionale, che si è riunita questa mattina (25 gennaio) è stato illustrato su proposta della giunta un progetto di legge su Ulteriori disposizioni urgenti in materia di occupazioni del demanio idrico da parte dei gestori del servizio idrico integrato per il quale il presidente Geal Gianmarco Mancini aveva precedentemente espresso alcune perplessità. Della stessa idea anche il consigliere regionale Lega Massimiliano Baldini e il capogruppo Armando Pasquinelli.

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“Nell’odierna apposita commissione consiliare – afferma Baldini – è stata illustrata una proposta di Legge che, se approvata, pur riguardando tutto il territorio regionale, creerebbe indubbiamente un aggravio di costi, riguardo al demanio idrico, a Comuni, gestori e ai cittadini lucchesi. In sintesi, la proposta di Legge regionale prevede che i gestori della rete idrica, come Geal, non solo dovranno pagare un canone concessorio, cioè una sorta di tassa per l’utilizzo del demanio idrico di competenza regionale, ma anche è prevista la richiesta degli arretrati per gli ultimi 5 anni con pesanti conseguenze sui bilanci delle società per milioni di euro, in particolare per quelle più piccole come quella lucchese e si tradurranno in aumenti delle tariffe a carico dei cittadini, che ricordiamo essere già oggi le più alte d’Italia”.

“Condividiamo pienamente, dunque, le motivate preoccupazioni del presidente di Geal che evidenzia come, a prescindere dai tecnicismi, alla fine ci sarebbero aumenti tali, da penalizzare fortemente la città ed i lucchesi – prosegue il consigliere, unitamente a Pasquinelli -. Sorge il sospetto che un indebolimento di Geal sia propedeutico ad un accorpamento centralizzato anche in questo settore; cosa che sarebbe assolutamente deleteria. Riteniamo, dunque che si debba prendere esempio dalla vicina Emilia Romagna, anch’essa gestita dalla sinistra, dove, sullo stesso tema, si è evitato di sobbarcare di ulteriori oneri le parti interessate. Comprendiamo l’esigenza della Regione di fare cassa per coprire il buco della sanità, ma questo non può avvenire mettendo a rischio la vita di società modello come Geal e con pesanti ricadute sui cittadini ed i territori come il nostro”.