La polemica |
Politica
/
Versilia
/

Belvedere Puccini, Fdi: “Basta ‘fiere della vanità’, si attivi un’interlocuzione produttiva col Ministero”

1 febbraio 2023 | 16:41
Share0
Belvedere Puccini, Fdi: “Basta ‘fiere della vanità’, si attivi un’interlocuzione produttiva col Ministero”

Paci e Zucconi: “Era necessario prestare ascolto a storici dell’arte e tecnici con esperienza e competenza”

In seguito alle dichiarazioni rilasciate attraverso i canali social dal sindaco di Viareggio, Giorgio del Ghingaro e dall’assessore Federico Pierucci, sulla questione del Belvedere Puccini e sull’intervento del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi, Barbara Paci, dirigente nazionale del dipartimento cultura ed innovazione di Fratelli d’Italia e consigliere comunale a Viareggio, l’onorevole Riccardo Zucconi di Fratelli d’Italia e i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia a Viareggio, Carlalberto Tofanelli e Marco Dondolini, vogliono mettere in chiaro che – come si legge nella nota – “lo Stato italiano ha delle leggi che devono essere rispettate e che questo è proprio il compito del ministero, in questo caso alla cultura, vigilare affinché vengano rispettate”.

“Lo Stato italiano ha le sue leggi di cui anche il Codice dei Beni culturali fa parte – sottolinea Barbara Paci – Leggi che sono state ignorate prima dall’amministrazione comunale di Viareggio, volontariamente o no non è nostro compito stabilirlo, poi dallo studio di architettura che ha disegnato il progetto, con  affidamento diretto e senza nessun bando di gara, in seguito dagli assessorati alla cultura e all’urbanistica che avrebbero dovuto vigilare con più attenzione gli ambiti di loro competenza. Queste stesse leggi, puntuali e precise come lo stesso sottosegretario alla cultura Sgarbi ha ben evidenziato nei suoi interventi pubblici, adesso non si vorrebbero osservare dando addirittura dell’arrogante ad un funzionario dello Stato che sta compiendo il suo dovere. Sarebbe come accusare di arroganza l’arma dei carabinieri solo perché, arrestando chi commette un reato, sta applicando la legge”.

“Chi ha un ruolo pubblico come un sindaco o un assessore non dovrebbe aizzare un conflitto con lo Stato, ma dovrebbe dare esempio di riflessione e di dialogo tra enti locali e governo, trasmettendo ai cittadini i valori di rispetto della legge e delle competenze – prosegue Paci – Siamo di fatto molto stupiti che invece non si stia lavorando proprio verso la costruzione di un dialogo ed una proficua apertura con lo stesso Ministero della cultura che certamente, ripeto, applicando la legge, attraverso la tutela porterà un evidente miglioramento al progetto. Invitiamo perciò a non perdere altro tempo ma di attivare quanto prima un’interlocuzione produttiva col Ministero”.

Dell’importante tema si è interessato anche il segretario di presidenza della Camera dei Deputati Riccardo Zucconi, che ha dichiarato: “Chi ha incarichi amministrativi importanti, come il sindaco Del Ghingaro, deve agire con senso di responsabilità e nell’interesse dei cittadini. I rilievi mossi dal Ministero hanno evidentemente una loro fondatezza: pensare di andare allo scontro frontale causerà solo danni all’immagine di Viareggio e Torre del Lago. La riqualificazione del Belvedere Puccini – sottolinea Zucconi – è un’opera importante che permetterà di sanare anche aspetti legati alla tutela igienico-ambientale dell’area interessata, dunque è un’opera che va portata a termine. Le imminenti celebrazioni del Centenario di Giacomo Puccini ci esortano ,d’altro canto e ancora più, ad una maggior attenzione nei confronti di un luogo che se non opportunamente rispettato e monitorato, rischia una mera banalizzazione urbanistica”.

Per il segretario Zucconi infatti “il muro alzato dal sindaco di Viareggio, denota un atteggiamento di chiusura irresponsabile , mentre sarebbe doveroso invece da parte sua interfacciarsi con il ministero della cultura e avviare un confronto che porti ad una soluzione per il bene della cittadinanza, cosa che reputo ancora possibile, proprio grazie all’interessamento del Sottosegretario Sgarbi. Del resto al Sottosegretario, ed è stato oggetto di un nostro colloquio, non può essere neppure lontanamente ascritta la volontà di entrare in una futile polemica fine a sé stessa con un sindaco ma semmai di sollevare un problema concreto e di risolverlo. Invito perciò a chiudere ‘la Fiera delle vanità’ – prosegue Zucconi – a non perdere altro tempo e ad attivare quanto prima una interlocuzione fattiva col Ministero rispetto alla quale mi rendo disponibile ad organizzare un incontro che permetta di giungere nel minor tempo possibile ad una soluzione positiva rispetto alla realizzazione dell’opera in modo sostanzialmente rispettoso degli importanti luoghi interessati”.

Barbara Paci ci tiene a ripercorrere la storia e la vicenda legata al Belvedere Puccini riprendendo anche le parole del sottosegretario alla cultura Vittorio Sgarbi: “Le parole del Sottosegretario alla Cultura Vittorio Sgarbi hanno di fatto confermato i nostri timori e l’allarme che avevamo lanciato pubblicamente ormai molti mesi fa – ribadisce Barbara Paci – con il chiaro intento di avvertire e dialogare con un’amministrazione che si dimostrava disattenta su punti fondamentali propri del nuovo progetto del Belvedere Puccini. Ribadiamo con fermezza che FdI voleva e vuole la riqualificazione dell’area, ma realizzata nel pieno rispetto della sua storia e delle norme dello Stato italiano che ne regolano la tutela. Lo dobbiamo ai cittadini e tutti coloro che onorano e rispettano la memoria del Maestro che in quel luogo ha la sua più alta testimonianza. Questa revoca dei permessi infatti, giunta dal ministero, non ci sorprende: da mesi in qualità di dirigente nazionale cultura e innovazione di FdI e consigliera comunale di Viareggio, sostenuta anche dagli energici interventi in questa stessa direzione del capogruppo di FdI Carlo Alberto Tofanelli e dal consigliere Marco Dondolini, avevo avvertito il sindaco e la giunta, nonché i cittadini, attraverso il confronto politico e a mezzo stampa, di come a nostro parere nel progetto presentato vi erano delle forti criticità e gravi lacune in materia di conservazione e vincoli, rispetto e tutela sia dell’impianto paesaggistico esistente sia degli elementi di arredo urbano originali”.

“Era necessario, cosa che l’amministrazione comunale non ha fatto, prestare ascolto a storici dell’arte e tecnici con esperienza e competenza più che ventennale in materia di tutela dei Beni culturali – prosegue Paci – Ricordo fra gli altri lo studioso Mauro Pardini, tra i primi ad allertare fin dall’estate 2022, l’amministrazione viareggina e la Soprintendenza dei rischi e dei pericoli insiti nel nuovo progetto, rimasto anch’egli una voce inascoltata, ma i cui studi ancora oggi sono fonte preziosa di documenti e riflessioni per un recupero corretto e rispettoso del Belvedere Puccini. Avevamo avvertito che non tener conto di queste indicazioni avrebbe fatto correre al progetto un grande rischio: non venire accettato. Una conseguenza disastrosa per i lavori e per le gare, adesso sappiamo compromesse, e dunque con la possibile grave perdita dei fondi del Pnrr ad esso destinati. Un gravissimo danno per la città, in particolar modo per Torre del Lago, che adesso si ritrova al punto di partenza dopo mesi di annunci trionfali da parte di sindaco e assessori sull’avvio dei lavori di riqualificazione del Belvedere Puccini. Le nuove indicazioni del ministero vanno esattamente nella direzione che noi avevamo segnalato: attuare un restauro di tipo conservativo, ovvero conservare e non distruggere, restaurare, ad esempio le aiuole con il loro disegno, e non smantellare, recuperare il luogo nel pieno rispetto del progetto originario ed infine valorizzare il tutto per promuovere uno storytelling perfettamente in linea con l’atmosfera pucciniana recuperata nella sua autenticità e forza espressiva”

“Un restauro che rispetti e protegga tutto ciò che già appartiene, storicamente e culturalmente, al progetto originario del Belvedere Puccini, quindi di tipo conservativo – ribadisce la dirigente nazionale al dipartimento cultura e innovazione di Fratelli d’Italia Barbara Paci – invece nuovo progetto presenta una serie di cambiamenti urbanistici estremamente impattanti rispetto alla vocazione ed al disegno originario, frutto di un percorso progettuale iniziato nel 1925 e terminato nel 1930, nonché l’eliminazione di tutti gli elementi di arredo urbano storici e storicizzati originali dell’epoca. Il Belvedere, così denominato, fu pensato e realizzato quale elemento urbanistico di congiunzione e armonizzazione paesaggistica di fruizione pubblica, tra la casa Puccini ed il lago, quest’ultimo fonte di continua ispirazione per il Maestro che proprio in quella Villa, oggi Museo, visse e scrisse alcune tra le sue opere più importanti. Frutto di una sottoscrizione internazionale voluta dalle grandi personalità del tempo, tra i quali Thomas Edison, per celebrare la memoria di Puccini. Il Belvedere così come si è strutturato fin dal 1925 diventa una sorta di sacrario, di memoriale, di contenitore della memoria pucciniana postumo alla sua dipartita. Il Belvedere con il suo impianto paesaggistico ed i suoi elementi d’arredo urbano, ossia il ritratto di Puccini, scultura in bronzo di Troubetzkoy commissionata nel 1925 dalla Scala di Milano e poi donata a Viareggio nel 1949 per essere collocata in quel preciso luogo dove oggi ancora si trova, i pilastrini della balaustra fronte villa, le panchine in ghisa, sono elementi che compongono un  luogo di profondo valore storico-memorialistico da tutelare, conservare e proteggere. Sicuramente un piazzale da riqualificare, restaurare, donandogli nuova luce e pulizia e mantenere, ma non certamente da stravolgerne l’essenza, il disegno originario o eliminarne gli elementi storici presenti”.

“E’ emersa quindi una nuova riflessione sulla base delle perizie, dei documenti storici originali pervenuti e delle conclusioni filologiche da questi scaturite, nei confronti del nuovo progetto che dimostra di non tenere in considerazione i valori di rispetto, tutela e valorizzazione di un luogo iconico con evidenti necessità di un restauro conservativo anche in ambito paesaggistico – prosegue – Il Belvedere, così come si è stratificato nel corso del tempo e come luogo iconico di un’intera comunità che in esso vi riconosce le proprie radici culturali e la propria storia, ci impone di proteggerlo e conservarlo così come indicato dalla stessa Convenzione di Faro Unesco del 2004, restaurando secondo precisi criteri di rispetto ed attenzione. Una memoria visiva consolidatasi attraverso cartoline e filmati che per oltre novant’anni hanno costantemente documentato i luoghi pucciniani. Sarebbe interessante anche approfondire le parole del sindaco che affermano che ad oggi le abitazioni prospicienti il lago sversano i loro liquami direttamente nelle acque. Credo che a questa affermazione dovrebbero rispondere proprio i cittadini che abitano in queste case se ciò corrisponde a verità. Le imminenti celebrazioni del centenario della morte di Giacomo Puccini ci esortano ad una maggior attenzione nei confronti di un luogo che non opportunamente rispettato o monitorato, rischia una banalizzazione dimenticandone la profonda valenza mito-poetica”.

“Infine – conclude Barbara Paci – siamo stupefatti che proprio il sindaco, che in questi giorni ha sollevato la querelle a proposito della gestione dei lavori da lui ritenuta inefficiente del Comitato per le celebrazioni pucciniane, non esiti a ‘spianare’ il celebre luogo della memoria della vita e della musica di Giacomo Puccini, nonché luogo ‘sacro’ dove nella Casa – Museo antistante riposa la salma del celebre compositore, annullandone di fatto ogni testimonianza e bellezza”.