Lecci di villa Bottini, Bianucci insiste: “Vogliamo tutti gli atti del progetto”

Il consigliere di Sinistra Con: “Noi non ci arrendiamo, necessario che l’amministrazione faccia chiarezza”
Il taglio dei lecci di villa Bottini si farà ma dopo l’annuncio del Comune il consigliere comunale di Sinistra Con, Daniele Bianucci, assicura che la battaglia su questo intervento non si fermerà. E anzi, rilancia: “Dopo tre mesi dalla richiesta di accesso agli atti, ancora non abbiamo a disposizione tutto il materiale tecnico e amministrativo rispetto al progetto del muro di Villa Bottini e al relativo e contestato taglio degli alberi, completamente sani, da quasi un secolo lì presenti – afferma -. Una prima parte del materiale ci è stato consegnato, solo dopo che gli alberi sono già stati martoriati e solo dopo la nostra minaccia di rivolgerci al Prefetto. Continuiamo a chiedere tutta la documentazione, come è nostro diritto avere, e in particolare l’intera corrispondenza tra l’Ente comunale e la Soprintendenza. E la domanda che continuiamo a porre è: di cosa ha paura l’amministrazione comunale, rispetto alla piena trasparenza su questo progetto?”.
“L’amministrazione comunale ci contesta, perché non dovremmo chiedere la piena trasparenza su questo progetto, come sugli altri portati avanti dall’ente? Si rassegnino pure – avverte Bianucci -, continueremo senza sosta a svolgere il nostro ruolo di controllo e di presidio, come i cittadini che ci hanno eletto ci chiedono. E se non sono d’accordo possono sempre ‘ucciderci’, come qualche esponente della giunta auspica, nelle sue esternazioni quotidiane con cui si prova a nascondere un’inefficacia amministrativa ormai evidente: fino a quel momento, con serenità e con altrettanta determinazione, porteremo avanti il nostro impegno. Sul progetto del muro di Villa Bottini, noi continuiamo a domandare l’intero incartamento: tutta la corrispondenza con la Soprintendenza; il suo parere paesaggistico; l’adeguamento del progetto presentato al Genio Civile rispetto alle prescrizioni della Soprintendenza, che aveva chiesto modifiche sull’utilizzo dei micropali per il muro. E la domanda che facciamo è: perché è così difficile avere tutte le informazioni? C’è forse qualcosa da nascondere? Una volta si diceva che a pensare male si fa peccato, ma spesso ci si azzecca: è forse questo il caso?”.
“Meno di tre anni fa, l’allora consigliere di opposizione di Casapound Fabio Barsanti, scriveva: ‘C’è troppa disinvoltura – cita Bianucci – nel taglio delle piante, viste come impedimenti a progetti che dovrebbero invece rispettarle. D’ora in avanti su ogni albero da tagliare si dovranno fare barricate’. Oggi che l’esponente dell’estrema destra è comodo nel suo ruolo di assessore, nessuna parola è stata utilizzata contro questo scempio ambientale. Dov’è, in tutto questo, la coerenza? Verrebbe da dire: come si cambia, per non morire. Oppure, usando un detto lucchese: spesso si predica bene, ma si razzola male”.