Vietina: “Gobetti? Storico autorevole. Non c’è stato alcun talk show”

18 febbraio 2023 | 10:11
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Vietina: “Gobetti? Storico autorevole. Non c’è stato alcun talk show”

La consigliera di Lucca è un grande noi: “Negli attacchi vedo un pericoloso tentativo di ridurre gli spazi della democrazia e il sindaco se ne è reso complice”

“Un pericoloso tentativo di ridurre lo spazio della democrazia”. Secondo la consigliera comunale di Lucca è un grande noi, Ilaria Vietina, sarebbe questo il risultato delle polemiche e degli attacchi a Eric Gobetti e all’incontro organizzato in San Francesco dall’Anpi.

“Non è la prima volta – osserva Vietina – che lo storico Eric Gobetti viene preso di mira dagli ambienti di destra che dal 2019 tentano in tutta Italia di impedirgli di divulgare i risultati, condivisi e riconosciuti da storici e accademici, delle sue ricerche in merito alle foibe e all’esodo. Un atteggiamento inaccettabile che mira a tacitare, a silenziare non le opinioni di un cittadino, cosa già grave, ma fonti, studi, dati, fatti concreti indispensabili per ricostruire la nostra storia e a formare le coscienze e la cultura del nostro Paese”.

“A Lucca non è accaduto. La lezione pubblica di Eric Gobetti, promossa dall’Anpi in occasione delle celebrazioni del Giorno del Ricordo, si è svolta nell’auditorium San Francesco difronte a una platea di circa 600 studenti accompagnati dai loro insegnanti. Studenti attenti e interessanti, partecipi attraverso la presentazione di lavori fatti in precedenza e intervenuti con domande consentendo ulteriore approfondimento. Giusto ribadirlo: a Lucca si è tenuta una lezione di storia, non un dibattito o un talk.  Una lezione di storia che ha ricostruito le complesse vicende del confine orientale negli anni e dell’orrore delle foibe attraverso documenti, fonti storiche, dati, immagini fotografiche e mappe frutto del lavoro serissimo di storici e accademici che, grazie alla capacità divulgativa di Eric Gobetti, oggi raggiunge un ampio pubblico”.

“Una lezione pubblica – aggiunge Vietina -, come tante altre si sono svolte negli anni su diversi temi e mi auguro si potranno svolgere ancora nel nostro territorio, alla quale gli studenti non vengono “condotti” ma preparati e accompagnati da insegnanti competenti e responsabili. Stupiscono le polemiche di questi giorni provenienti da una parte della politica cittadina che non dovrebbe intaccare l’autonomia degli istituti scolastici. Una politica che tenta di screditare, senza alcuna competenza, il lavoro di uno storico che ha la sola colpa di aver contribuito a rendere conosciuta e popolare, di tutte e tutti, la storia di un preciso momento  del nostro Paese. Una politica che tenta di riscrivere la storia attraverso la propaganda, insinuandosi nell’obiettività dei dati oggettivi, enfatizzando alcune parti e mettendo nell’ombra altre, senza alcun supporto storiografico da parte di studiosi e accademici”.

“Preoccupano le parole del sindaco di Lucca che utilizza i social media per colpire uno storico, criticare una lezione a cui non ha partecipato, denunciare  il mondo della scuola puntando il dito contro gli insegnanti, arrivando  fino a polemizzare con chi ha concesso l’auditorium San Francesco – afferma Vietina -. In poche righe il primo cittadino si rende complice nel tentativo di screditare l’autorevolezza di Gobetti utilizzando modi e termini che gli ambiti di estrema destra utilizzano da sempre non avendo nomi di storici disponibili a supportare le loro fantasie; ignorare l’autonomia delle scuole concedendo un ruolo all’Ust che non ha; criticare un ente privato come la Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca pur di assecondare una propaganda politica inutile e fuori luogo. In questi giorni nella nostra città emerge un quadro tetro: il potere politico, imponendo la propria autorità, pretende di insinuarsi senza rispetto nelle istituzioni pubbliche e private, di decidere cosa è lecito e cosa no, di delegittimare competenze e professionalità di esperti e di docenti.  Senza imbarazzo si dichiara la volontà di imporre un progetto di “rinascita culturale” sulla città manifestando scorrettezza istituzionale e un pericoloso tentativo di ridurre lo spazio della democrazia. A tutto questo, sono certa, la comunità lucchese saprà resistere con i giusti anticorpi: responsabilità, solidarietà e libertà”.