Incontro sulle foibe, Comitato 10 Febbraio: “Inammissibile ogni tentativo riduzionista”

19 febbraio 2023 | 12:46
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Incontro sulle foibe, Comitato 10 Febbraio: “Inammissibile ogni tentativo riduzionista”

L’associazione chiede al dirigente scolastico provinciale un nuovo appuntamento con le scuole “dove non si neghi la verità dei fatti”

“La tragedia delle foibe operata dai partigiani comunisti jugoslavi e dai loro complici, così come l’esodo di oltre 350mila istriani, fiumani e dalmati, dal confine orientale non possono essere giustificate. Ogni tentativo riduzionista è una violazione della legge 92 del 2004 che ha istituito il Giorno del Ricordo”. Questo il commento del Comitato 10 Febbraio alla conferenza tenuta da Eric Gobetti a Lucca, alla presenza degli studenti.

“Il Presidente della Repubblica Mattarella – continua la nota – ha più volte affermato come vada combattuto ogni giustificazionismo della tragedia delle foibe. Nel 2019 al Quirinale ha sottolineato come “non si trattò – come qualche storico negazionista o riduzionista ha voluto insinuare – di una ritorsione contro i torti del fascismo”, “chi resisteva, chi si opponeva, chi non si integrava nel nuovo ordine totalitario spariva, inghiottito nel nulla”. Le parole di Mattarella sono definitive e impongono una condanna unanime di ogni tentativo riduzionista o giustificazionista della violenza che ha colpito i nostri connazionali sul confine orientale. I soggetti che propugnano tesi del genere, che le diffondono, che le difendono, si pongono fuori dallo spirito della legge 92 del 2004 e si identificano all’interno di un’area politica che produce tesi revisioniste, in continuità ideologica con i partigiani comunisti autori delle stragi di italiani in Istria, Dalmazia e Venezia Giulia”.

“Inoltre è di una gravità estrema – ribadisce il Comitato 10 Febbraio – la modalità con la quale è stato organizzato il tutto. Le famiglie erano al corrente di una simile iniziativa? Nessun insegnante ha avuto niente da ridire sulle tesi sostenute da Gobetti? Non è più tollerabile che si strumentalizzino simili ricorrenze come una clava politica da utilizzare al momento opportuno, perché di questo si è trattato. Di fronte ad una platea di studiosi titolati a parlare di un argomento tanto complesso, si è scelto di chiamare un autore che ha dedicato un libretto di appena 136 pagine al dramma delle foibe e dell’esodo”.

“Chiediamo pertanto al provveditore agli studi di organizzare un incontro per le scuole dove non si neghi la verità dei fatti e si rispetti il dettato normativo e lo spirito che anima il Giorno del Ricordo. Gli esuli e le loro famiglie hanno aspettato per decenni un riconoscimento da parte dello Stato italiano della loro sofferenza – conclude il Comitato – e non possiamo accettare che la legge 92 del 2004 venga violata nelle sedi istituzionali e alla presenza degli studenti, a cui per anni è stata negata la conoscenza di quanto accaduto, e a cui oggi vorrebbe essere raccontata una storia manipolata”.