Bianucci: “Con gli assi viari via del Montiscendi tagliata in due da un terrapieno di 5 metri”

Nuovo sopralluogo del consigliere di Sinistra Con: “Il progetto rischia anche di compromettere la falda acquifera”
“Coi nuovi assi viari, via del Montescendi, al confine tra San Cassiano e San Pietro a Vico, sarà tagliata in due da un terrapieno di cinque metri, che attraverserà i giardini delle case e sarà alto più del primo piano degli edifici presenti. E, per questo, sarà necessario realizzare pure una nuova viabilità da via dei Tognetti, per permettere alle persone di continuare ad accedere alle abitazioni”.
Lo racconta il consigliere comunale Daniele Bianucci, che ha effettuato un sopralluogo nella zona ed ha incontrato Mirko Venturi, Stefano Marianetti e altri abitanti dell’area.
“I cittadini mi hanno evidenziato una fortissima preoccupazione, perché l’impatto ambientale dell’opera in questa porzione del territorio risulta particolarmente rilevante – sottolinea Daniele Bianucci – Per tale ragione, gli abitanti hanno presentato osservazioni puntuali, che però non hanno mai avuto alcuna risposta: e che saranno di nuovo presentate. Neppure loro hanno mai avuto modo di incontrare il commissario dell’Anas, ed avere un confronto diretto per condividere proposte e preoccupazioni. Eppure i problemi sono molti ed evidenti: e l’iter dell’opera procede adesso spedito, come abbiamo letto sulla stampa pure recentemente, senza che in nessuna sede si lavori davvero ad individuare e completare le modifiche sostanziali che a parole tutti dicono di volere, ma che nei fatti sono ancora molto lontani”.
“In questa zona non esiste acquedotto – prosegue Bianucci – e secondo il progetto i pozzi presenti dovranno essere tombati a causa dell’inquinamento che sarà prodotto dalla nuova viabilità. Come si potranno approvvigionare d’acqua le famiglie di qui? Ad oggi, il progetto non risponde a tale urgente interrogativo: e non ci pare una cosa da poco. Ma il problema non riguarda certo solo i cittadini di questa via: è il progetto stesso, appunto, ad ammettere come conseguenza automatica ed inevitabile la compromissione della falda acquifera, che rischia di incidere sulla salute dei cittadini di una vasta zona dell’intero nostro territorio”.