Anche Potere al popolo e i Cobas scendono in piazza per il clima

2 marzo 2023 | 12:37
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Anche Potere al popolo e i Cobas scendono in piazza per il clima

Domani (3 marzo) aderiranno alla manifestazione indetta da Fridays for Future con partenza alle 9 da piazzale Verdi. Ci saranno anche i ‘genitori per il futuro’

Anche Potere al Popolo e i Cobas Lucca domani (3 marzo) scenderanno in piazza a fianco dei giovani di Fridays For Future per il nuovo sciopero globale per il clima che partirà alle 9 da piazzale Verdi. Insieme a loro anche i Parents for Future di Lucca.

“È di questi giorni la notizia del rilancio del progetto assi viari, con le amministrazioni di Lucca e Capannori che, seppur di colori opposti, sono entrambe intente a proporre ad Anas percorsi alternativi agli assi nord sud ed est ovest senza mettere però mettere in discussione il progetto nel suo insieme, obsoleto e altamente impattante su tutta la Piana, come ormai risaputo – dicono da Potere al Popolo Lucca -. Negli ultimi mesi anche Piombino e la zona dell’Empolese Valdelsa, già cimitero di fanghi tossici derivanti dalle produzione di borse, giacche, scarpe in pelle e cuoio delle vetrine del centro, con cui è stata costruita la strada regionale 429, hanno visto comparire lo spettro dei rigassificatori, impianti imposti dall’altro che avrebbero l’obiettivo di produrre gas dal rifiuto indifferenziato di tutta la Toscana. Per la vicenda Keu, la regione e gli amministratori locali sono riusciti a far passare gli interessi dell’associazione conciatori e della ndrangheta in sordina, di nascosto come fanno i ladri, e si è saputo troppo tardi quando il danno era già fatto grazie alle indagini della magistratura”.

“Ma le persone ormai hanno capito che non si tratta solo di grandi opere e impianti potenzialmente pericolosi e che rispondono ad una visione del mondo che guarda al passato. Si tratta di un sistema che non è realmente democratico e che mette il profitto di pochi prima delle persone – dicono ancora da Pap -. Che guarda al rifiuto solo come rifiuto, magari come responsabilità dell’individuo, e non come frutto di politiche economiche che hanno da tempo fatto tre passi indietro sul controllo della produzione e del privato, sulla tutela ambientale e dellɜ classi popolari. Si tratta di accentramento e privatizzazione dei servizi già negli anni mutilati da tagli e svendite, che nelle multiutility verranno quotati in borsa e lasceranno in futuro mani ancora più libere per la costruzione di opere dannose, inutili, costose e che non rispondono ai reali bisogni della gente, come il gassificatore. Non siamo più disposti ad accettare questa direzione, vogliamo invertirla e gridare che non è il sistema che deve distrutto e non il nostro pianeta“.

Potere al popolo sarà presente anche alla manifestazione di sabato (4 marzo) a Pontedera organizzata da organizzazione politiche, sindacali, ambientaliste e singoli cittadini riuniti sotto il nome di Valdera Avvelenata mentre i Cobas saranno in piazza sabato prossimo, 11 marzo, alla manifestazione nazionale di Piombino contro il rigassificatore.

“Il governo Meloni, in continuità con quello Draghi, si conferma prone agli interessi delle multinazionali e considera molti porti e località solo uno snodo del progetto per fare del nostro Paese un hub del metano, pericoloso gas climalterante. In piena crisi climatica che ci obbligherebbe ad abbandonare le fossili per evitare un’evoluzione catastrofica del riscaldamento globale. Così come continua la falsa narrazione tossica per la quale manchiamo di energia e che siamo in emergenza energetica – spiegano i Cobas -. Gli stessi dati del Ministero della sicurezza energetica certificano che consumiamo sempre meno gas, dagli 86 miliardi di mc del picco del 2005 a meno di 68 miliardi di mc del 2022 quando nel 2030 per gli obiettivi comunitari dovremo consumare al massimo 58,6 miliardi di mc con un drastico decremento. Al contrario le nuove opere fossili porteranno a una capacità di importazione e trasporto di 106 miliardi di mc all’anno (sovracapacità del 45%)”.

“Nel 2022 addirittura abbiamo ampliato le esportazioni verso altri paesi a 3,2 miliardi di mc. Alla faccia dell’autonomia dalla Russia, la guerra è solo uno dei fattori in gioco. Opere inutili e dannose quindi i cui costi vengono scaricati sulle bollette dei cittadini che le pagano anche se non dovesse passare un solo mc di gas solo per assicurare profitti esorbitanti da miliardi di euro a Snam e Eni. Per tutti noi emissioni di sostanze inquinanti e clima-alteranti e un’accelerazione spaventosa del sistema estrattivista come unico modello di vita – proseguono -. Nuovi rigassificatori , una miriade di depositi di Gnl, estensione della rete dei gasdotti con perno sulla Linea Adriatica, moltiplicazione dei punti di trivellazione, costruzione di impianti collaterali all’utilizzo del gas (come quelli costosissimi e inefficienti per la cattura e stoccaggio della CO2) in barba alle pesantissime ricadute su salute, sistema dei trasporti e sicurezza per la vita quotidiana. Non solo, si ricorre alla dichiarazione dello stato di emergenza per derogare all’applicazione delle norme ambientali, che dovrebbero rispettare. Ancora una volta tocca a tutti noi rilanciare la lotta a livello nazionale con proposte ed azioni concrete a partire dai luoghi dove si stanno imponendo queste opere fossili. Per questo come Cobas saremo presenti domani al corteo promosso dai Fridays for Future a Lucca e parteciperemo sabato prossimo alla manifestazione nazionale a Piombino contro il rigassificatore”.

“Siamo davanti a un’epoca che ci costringe a fare una scelta davanti al bivio di fronte a noi: o rimanere su questa direzione andando, come ci dice la scienza, verso un baratro sicuro oppure avviarci verso una vera transizione ecologica che ci consenta di limitare i danni portando le emissioni di gas climalteranti a zero – dicono da Parents for future -. Non possiamo e non vogliamo lasciare soli i giovani in questa battaglia e domani saremo al loro fianco per aprire un nuovo percorso che avvicini le diverse generazioni in questa lotta per salvare la nostra casa comune. Questa nostra scesa in campo non è un mero supporto morale a chi vede il proprio futuro compromesso dal ‘bla bla bla’ della politica, ma l’inizio di un percorso di costruzione di vere proposte per trasformare la nostra città in una vera capitale verde. Per aderire al progetto Parents for Future scrivere a Parentsforfuturelucca@gmail.com“.