Di Vito: “In sette mesi sei medici hanno lasciato il pronto soccorso, è il momento di agire”

2 marzo 2023 | 13:10
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Di Vito: “In sette mesi sei medici hanno lasciato il pronto soccorso, è il momento di agire”

Il consigliere con delega alla sanità torna sulle criticità del San Luca: “Ora è arrivato il momento dell’azione, della concretezza, delle risposte considerato che la fase di ascolto è stata assolta”

“I problemi del pronto soccorso di Lucca vanno affrontati, non rinviati”. A tornare sulle criticità della sanità locale è il consigliere delegato Alessandro Di Vito, a partire dalla storia di Manuela, specializzanda al quinto anno al pronto soccorso del San Luca.

“Un medico specializzando al quinto anno ha lasciato il pronto soccorso di Lucca dall’1 marzo per spostarsi in un’altra area territoriale della nostra stessa azienda Usl Toscana nord ovest, nonostante vi fosse già un percorso di stabilizzazione definito dal cosiddetto Decreto Calabria del 2019. Manuela è il medico con cui io medico e i miei colleghi di lavoro abbiamo lavorato insieme dall’1 dicembre 2021 e verso la quale, oggi, sono felice di dichiarare pubblicamente la stima come persona, come medico e come prossimo specialista in medicina di urgenza, nonché futuro medico di pronto soccorso – racconta Di Vito -. In un momento in cui i Pronto Soccorso sono aridi di vocazioni, trovare una giovane medico ‘in gamba’ è una ricchezza per tutta la comunità. Questa mia riflessione viene anche da un consigliere comunale, che il sindaco Mario Pardini ha designato a studiare i temi della sanità”.

“Cara Manuela, sono trascorsi 15 mesi dal primo tuo ingresso in pronto soccorso e desidero segnalare alla cittadinanza quanto, anche i colleghi di lavoro, hanno apprezzato la tua persona, il tuo lavoro, il sacrificio che ti è stato richiesto anche oltre il dovuto, ma soprattutto la positività con cui ti sei interfacciata con noi e con i pazienti nonostante tensioni, stress, ‘burn out’ a cui tutti noi siamo sottoposti nel nostro durissimo lavoro – prosegue -. Prossimamente termini il ciclo di studio in medicina d’urgenza, hai già un contratto di lavoro a tempo indeterminato in tasca che si attiverà con la nostra azienda il giorno dopo il diploma di specializzazione e la comunità ti aspetta nel tuo ruolo di medico di pronto soccorso. Lo Stato ti ha dato questa opportunità e adesso ti chiede di lavorare nel pronto soccorso, la cui carenza di medici è tale da mettere a serio rischio il futuro di questo servizio pubblico indispensabile al cittadino: questo è il messaggio che mi accora rivolgerti come consigliere comunale e sono sicuro, per la tua forte sensibilità, che lo saprai comprendere”.

“Adesso vediamo i problemi del Pronto Soccorso di Lucca, che non devono diventare routine in quanto il cittadino ci chiede un intervento forte, costruttivo e che porti a qualcosa di concreto nella risoluzione delle attuali gravi criticità logistiche e organizzative – dice ancora Di Vito -. Parliamo della criticità più importante: la carenza dei medici, che questo mese ha raggiunto la massima criticità nonostante l’impegno dell’azienda sanitaria che – ci è stato riferito – lavora in una situazione ‘emergenziale’, ma non comprendiamo perché non abbia ascoltato le grida di disperazione del passato e non abbia pianificato quanto richiesto a luglio. Dall’1 marzo – a fronte della necessità di 18 medici – il pronto soccorso ha una dotazione di 13 medici, ovvero meno 5 unità. Dei 13 attualmente in servizio solo 6 sono i medici a tempo indeterminato assegnati al pronto soccorso, mentre i restanti 7 sono a convenzione e precariato”.

“Questa è una responsabilità politica e gestionale al tempo stesso, perché non si è stabilizzato il personale necessario nel corso degli anni. Tutto era stato annunciato nella lettera che i medici del pronto soccorso hanno inviato a tutti gli enti, Conferenza dei sindaci inclusa, il 7 luglio 2022 e di cui riportiamo due passaggi significativi”:

“Allo stato attuale noi medici riteniamo che non sia più possibile andare avanti e garantire il servizio di Pronto Soccorso. Soprattutto riteniamo che sia messa in serio pericolo la sicurezza del lavoro di tutti gli Operatori Sanitari e la sicurezza del Cittadino che accede alle cure, per cui si rende necessario un incontro urgentissimo con tutti coloro a cui questa lettera viene inviata”.

“I medici del Pronto soccorso di Lucca si rivolgono alle SS.VV. in quanto fortemente preoccupati dell’attuale grave situazione che sta mettendo a reale rischio di chiusura il pronto soccorso, senza un intervento il prima possibile. Facciamo presente che sono criticità importanti l’eccessivo e rapido ‘turn over’ dei medici, un’organizzazione che ha portato il pronto soccorso ad essere unico riferimento nelle 24 ore per i medici di medicina territoriale, le unità operative ospedaliere e le attività per i medici specialisti; infine una logistica inadeguata e le difficoltà nei rapporti relazionali con il cittadino e i familiari”.

“Il sindaco Mario Pardini il 23 luglio convocò un incontro nella sede dell’ordine dei medici di Lucca, con tutti gli interessati indicati nella missiva dei medici, ma purtroppo l’azienda sanitaria decise di non partecipare e adesso si deve constatare che dopo sette mesi si è avverato quanto annunciato in modo chiaro e preciso – conclude Di Vito -. Non era meglio ascoltare il grido dei medici del pronto soccorso di Lucca? Non sarebbe stato utile creare un tavolo con tutti gli attori interessati per costruire un piano di azione? Siamo sicuri di parlare di ‘emergenza’ anche per il pronto soccorso di Lucca? Qualcuno ha il coraggio di riconoscere che in questi sette mesi sei medici hanno lasciato il pronto soccorso di Lucca? Per il sottoscritto è arrivato il momento dell’azione, della concretezza, delle risposte considerato che la fase di ascolto è stata assolta”.