No alla presentazione del libro del professor Luciani all’Agorà: “Un’ingerenza della politica”

10 marzo 2023 | 11:22
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No alla presentazione del libro del professor Luciani all’Agorà: “Un’ingerenza della politica”

Nonostante una prima autorizzazione per parlare di “Rossa e plebea” è arrivato il diniego all’ultimo minuto. L’autore : “L’amministrazione comunale preoccupata della libera circolazione delle idee”

Diventa un caso la presentazione del libro dello studioso e scrittore Luciano Luciani. Il professore di letteratura italiana e latina che avrebbe dovuto presentare l’ultima sua fatica letteraria, Rossa e plebea. Pisa, mezzo secolo fa, alla biblioteca civica Agorà il prossimo giovedì (16 marzo), alla fine deve rinunciare. Il motivo? Un diniego  per “indisponibilità” dello spazio. La richiesta, avanzata dall’associazione Millimètrica, è stata respinta dopo che era stata in un primo momento autorizzata. L’autore si è ritrovato così di fronte ad un rifiuto che ritiene “pretestuoso e ingiustificato”, oltre che arrivato imprevisto, all’ultimo minuto “con un grave danno d’immagine”. L’intellettuale molto noto in città non ha dubbi e parla di “vessazioni burocratiche e politiche” alla base dello stop alla presentazione di un libro in cui si parla di una Pisa (e di una Toscana) immersa nelle lotte degli anni Settanta. Il libro sarà presentato nella stessa giornata e nello stesso orario, in Sala Tobino a Palazzo Ducale.

Secondo quanto ricostruito, sulla base di uno scambio di contatti e di email fra l’associazione, la biblioteca e l’ufficio cultura del Comune di Lucca, si ricava che il 13 febbraio l’associazione Millimètrica ha richiesto e in un primo momento ottenuto dalla biblioteca civica Agorà lo spazio dell’auditorium per presentare il libro di Luciano Luciani. In quella sede, era stata individuata anche la data: il 16 marzo. È partita quindi la macchina organizzativa, ed è stata preparata una locandina per promuovere l’evento. Quando era già partita la comunicazione dell’iniziativa, l’associazione ha ricevuto una email dall’ufficio cultura, con la quale si comunicava l’annullamento dell’iniziativa per “indisponibilità” dello spazio. L’associazione ha chiesto chiarimenti e le sarebbe stato risposto che l’auditorium non era più disponibile perché già opzionato dall’amministrazione.

Gli organizzatori hanno allora cercato di proporre uno slittamento dell’evento in altra data ma non c’è stato, al momento, nulla da fare.

“Nel maggio di 90 anni or sono, a Berlino – commenta Luciani -, nella Bebelplatz, un’organizzazione studentesca nazista, celebrava il recente insediamento al potere delle croci uncinate di Hitler col più grande rogo di libri dell’età contemporanea. Oggi, assai più modestamente, si parva licet, a Lucca, l’attuale amministrazione comunale fa del suo peggio per impedire ai libri di circolare e al popolo dei lettori di confrontarsi sugli argomenti contenuti in quelle pagine. È accaduto alla benemerita associazione Millimètrica che, dopo aver ottenuto l’autorizzazione a presentare nei locali della Biblioteca civica Agorà il mio ultimo libro, Rossa e plebea. Pisa, mezzo secolo fa, Carmignani edizioni, 2022, si è vista del tutto pretestuosamente e con suo grave danno d’immagine, rifiutata la stessa autorizzazione”.

“Me ne dispiaccio per gli amici di Millimètrica più usi alla poesia e alla musica ragionata che a subire vessazioni burocratiche e politiche – afferma Luciani -; ne sono personalmente amareggiato perché in Rossa e plebea non c’è niente di meno che corretto o che possa solo lontanamente essere accusato d’intolleranza verso persone o vicende, tra l’altro risalenti, come suona il titolo, a mezzo secolo fa; mi rammarico, poi, del fatto che il motu proprio dei responsabili dell’Agorà finisca per macchiare il volto, fino a poco tempo fa, colto e civile della città. Arroganti, gli attuali amministratori lucchesi? Prepotenti? Forse l’uno e l’altro. E preoccupati. Della libera circolazione delle idee, delle memorie, delle esperienze. Prendersela con i libri, proprio da parte di chi il libro dovrebbe difenderlo, promuoverlo, valorizzarlo non è proprio un bel segnale. Testimonia del degrado del costume civile di una comunità, anche se, mai come in questo caso, sono convinto che il pesce puzzi dalla testa”.

Nel corso della giornata, su change.org è stata lanciata una petizione online per esprimere solidarietà a Luciani.