Il centrosinistra all’attacco: “Grave il no al libro di Luciani: per l’amministrazione parla solo chi è gradito”

I gruppi consiliari di opposizione incalzano: “Il sindaco si rende ostaggio. La presentazione? La organizzeremo noi”
L’annullamento della presentazione dell’ultimo libro di Luciano Luciani, Rossa e plebea, alla biblioteca civica Agorà, diventa un caso politico. Dopo le parole con le quali il professore ha esternato la sua amarezza per lo stop all’evento, il capogruppo del Pd, Francesco Raspini, esprime solidarietà all’autore. E punta il dito: “Nella Lucca del cambiamento Casapound può ottenere spazi pubblici e patrocini per il suo festival con il quale propagandare le proprie idee, tra le quali figura l’invito del suo capo politico ad uccidere la sinistra. Invece, la presentazione di libro di un intellettuale di sinistra, già fissata e pubblicizzata, viene improvvisamente annullata dagli uffici del Comune con una patetica scusa”. Con lui si uniscono tutti i gruppi consiliari di centrosinistra che passano alla carica: “Dal giugno scorso a Lucca può parlare solo chi è gradito”.
A dare il là alle polemiche è stato Raspini, che ha ricordato come siano stati “vani i tentativi di individuare un’altra data” per la presentazione del libro di Luciani, “visto che – sostiene Raspini -, a quanto risulta, l’annullamento deriva direttamente da un diktat dell’assessora di Casapound, ovviamente alla cultura (solo la sua, a quanto pare). Questo è ciò che accade a Lucca, la città del sindaco ‘gentile’, purtroppo ostaggio dell’estrema destra. Il cui desiderio di sedere su quella poltrona è evidentemente più forte del ripudio per questi atteggiamenti. O forse è semplicemente d’accordo anche lui. Ebbene, se questo è il sistema ci adeguiamo e combattiamo. E visto che all’autore hanno negato la sala, vediamo se faranno lo stesso con le opposizioni. A questo punto, la presentazione del libro la organizziamo noi e invitiamo fin d’ora tutti coloro che si sentono offesi e sdegnati da questo modo di gestire la cosa pubblica“.
Rincara la dose una nota firmata dai consiglieri e dalle consigliere dei gruppi di centrosinistra: “Annullata la presentazione del libro dell’intellettuale di sinistra Luciano Luciani: a deciderlo – sostengono – è stata l’amministrazione comunale di destra nella persona, da quanto ci risulta, dell’assessora di Casapound, Angela Mia Pisano”.
Le consigliere e i consiglieri del centrosinistra in consiglio – Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra con Lucca – Sinistra Civica Ecologista, Lucca Civica-Volt-Lucca è popolare, Lucca è un grande noi – intervengono sulla vicenda denunciata da Luciano Luciani, che aveva chiesto e ottenuto l’uso della sala all’Agorà dal mese di febbraio e che, solo due giorni fa, in seguito alla diffusione della locandina dell’evento, ha ricevuto un’email di diniego per presunte “indisponibilità”.
“Succede a Lucca, dove, da giugno 2022, parla solo chi è gradito. Grazie a Casapound e al ‘sindaco gentile’, ormai completamente manovrato dall’estrema destra cittadina – intervengono le consigliere e i consiglieri -. Evidentemente è iniziata l’operazione di Casapound e del suo capo lucchese, l’assessore Fabio Barsanti, di “uccidere la sinistra”. Noi non ci stiamo, combatteremo questo metodo con tutte le forze”. “Questa è la Lucca del ‘cambiamento’ – incalzano ancora -, dove Casapound può ottenere spazi pubblici e patrocini per il suo festival, mentre la presentazione del libro di un intellettuale di sinistra, già fissata e pubblicizzata, viene improvvisamente annullata dagli uffici del Comune con una scusa e di fatto censurata. Inutili i tentativi di individuare un’altra data, visto che – da quanto sta emergendo e da quanto ci risulta – l’ordine di annullare tutto è arrivato proprio dalla giunta Pardini e in particolare dall’assessora alla cultura di Casapound, Pisano. Il sindaco ha intenzione di dire qualcosa almeno stavolta? O forse è semplicemente d’accordo anche lui, visto che è proprio l’alleanza con Casapound ad avergli permesso di vincere le elezioni”.
“Il libro racconta gli anni Settanta a Pisa con gli occhi di un giovane professore romano che insegna nelle Acli per far prendere la licenza media agli operai della Piaggio – concludono le consigliere e i consiglieri -. Ma questo Barsanti, Pisano, Pardini non lo sanno, probabilmente ad averli mandati in confusione è stata la locandina, forse troppo rossa, o il titolo, forse troppo di sinistra. La situazione potrebbe sembrare comica, invece è soltanto gravissima e preoccupante: visto che all’autore hanno negato la sala, vediamo se l’amministrazione comunale avrà il coraggio di negare lo spazio anche alle forze di opposizione. A questo punto la presentazione del libro la organizziamo noi, sarà aperta a tutte e a tutti e anzi, invitiamo fin d’ora chiunque si senta offeso da questo modo di gestire la cosa pubblica a essere presente, perché ora è arrivato il momento di farsi sentire”.
Anche Rifondazione Comunista di Lucca esprime la propria solidarietà al professor Luciani: “Come lo stesso Luciani ha dichiarato la decisione di rendere la sala indisponibile è pretestuosa e ingiustificata – spiega Rifondazione in una nota -. Purtroppo questa amministrazione comunale aveva già dato prova del suo essere contraria alla libera circolazione delle idee quando ha attaccato l’Anpi per aver organizzato una conferenza con lo storico Eric Gobetti. Già in quella circostanza aveva criticato la Fondazione Cassa di Risparmio che aveva concesso l’uso dell’Auditorium di Piazza S. Fancesco. Ora è passata alle vie di fatto revocando l’uso dell’Agorà. Quindi protestiamo vivamente con il sindaco e l’amministrazione comunale perché quanto è successo è inaccettabile in un paese democratico”.
“Siamo amareggiati ma non stupiti dalla vicenda”, dicono da Sinistra Italiana di Lucca.
“Questa amministrazione, che di moderato ha solo il sindaco, rivela in ogni occasione la sua natura – sottolinea Sinistra Italiana in una nota -. Quando ci viene detto che i libri che potranno essere presentati in un luogo di tutti come una biblioteca ‘dovranno però essere in linea anche con gli obiettivi di educazione alla lettura’, si intende quindi che un saggio di storia non è un invito alla lettura? Rabbrividiamo all’idea che esista letteratura di serie A o di serie B. Il professor Luciani, intellettuale di primissimo ordine, valente storico, esponente di spicco della cultura lucchese, ha tutto il nostro sostegno. Per una certa destra, ieri come oggi, è indispensabile spegnere la cultura, impedire a certi cervelli di funzionare almeno per vent’anni. Ma neanche stavolta ci riusciranno”.
Solidarietà a Luciani anche dalla Società popolare di mutuo soccorso Garibaldi che condanna “il rigurgito fascista – si sostiene in una nota – promosso dalla maggioranza di estrema destra che governa la città di Lucca. Informare l’autore che non potrà presentare il suo libro perché il luogo è già prenotato a pochi giorni dall’evento smaschera una amministrazione che contemporaneamente sponsorizza una manifestazione neofascista come l’Augusta. A Luciano confermiamo la data del 25 marzo prossimo per presentare il suo libro Rossa e plebea alla Casa del Popolo e alle antifasciste e antifascisti lucchesi ribadiamo che non è sufficiente cantare Bella ciao o organizzare una conferenza per contrastare questa amministrazione. Chi governa la città sta lentamente mostrando il suo vero volto, ed è l’ora che anche l’antifascismo mostri il suo”.