Alfarano, Bianucci e Stefani: “In bilancio tagli da 700mila euro per sociale e famiglie”

I consiglieri dell’opposizione attaccano: “Giunta inadeguata e miope”
“Mentre il governo di Giorgia Meloni azzera i contributi affitto alle famiglie in difficoltà e sul nostro territorio le liste di attesa sono ormai lunghissime per i non autosufficienti che vogliono accedere a strutture protette, l’amministrazione comunale lucchese di destra taglia, col bilancio appena approvato, 500mila euro per le politiche sociali e 200mila euro di agevolazioni per gli affitti a canone concordato. Siamo quindi ad oltre 700mila euro di abbattimento di risorse: una scelta che valutiamo come profondamente negativa, e che influenzerà direttamente la qualità della vita di tante famiglie lucchesi, a partire da quelle più in difficoltà”.
Sono i consiglieri comunali del centrosinistra della commissione sociale e sanità, Enzo Alfarano, Daniele Bianucci e Lia Stefani, a denunciare gli effetti del taglio al bilancio, decisi dalla giunta guidata dal sindaco Pardini.
“Durante la discussione in Consiglio, la giunta ha affermato di aver privilegiato lo stanziamento di risorse per il turismo e la cultura, piuttosto che per il sostegno alle famiglie, in quanto i primi sono da considerare investimenti per il territorio – sottolineano Alfarano, Bianucci e Stefani – Noi rigettiamo completamente l’idea che i soldi per le politiche sociali siano cosa diversa da investimenti di prospettiva per il futuro di tutte e tutti noi: e qui noi desideriamo marcare una differenza profonda e importante. Sostenere le persone, a partire da chi è più in difficoltà, non è solo un dovere di solidarietà: proteggere il welfare e le infrastrutture sociali rappresenta infatti uno strumento irrinunciabile per lo sviluppo della comunità, ed è solo così che si prevengono danni e storture che, una volta conclamati, diventano poi una spesa ancora più pesante per tutti; è solo così che si costruisce una comunità sicura e solidale. Nell’impostazione con cui il sindaco e i suoi assessori hanno costruito il bilancio, noi leggiamo tutta la loro miopia e la loro inadeguatezza: come si possono tagliare le quote sociali di competenza del Comune per i non autosufficienti, nel modo che ha fatto questa giunta, quando c’è una fila immensa di lucchesi che aspetta ancora di essere inserita in una RSA? Ci saremmo aspettati, dal primo cittadino Pardini e dal suo delegato alla sanità Di Vito, una battaglia che noi avremmo di sicuro condiviso, affinché dall’azienda sanitaria arrivino sul nostro territorio le quote sanitarie, di competenza appunto dell’Asl, necessarie per riassorbire una situazione che al momento è molto difficile per le famiglie lucchesi. Invece, sindaco e assessori hanno preferito approfittare della situazione per tagliare a loro volta sulle politiche sociali, arrendendosi di fatto ad una criticità – le liste di attesa, appunto – che ci preoccupa e ci ferisce. Durante la discussione sul bilancio in Consiglio, avevamo proposto un ordine del giorno, per impegnare l’amministrazione comunale a compiere una variazione entro tre mesi, per individuare ulteriori 500mila euro per le politiche sociali e ulteriori 500mila euro per le politiche educative e scolastiche: una proposta bocciata da tutta la destra, in maniera compatta. È davvero un peccato, perché noi crediamo che il sostegno alle famiglie e alla scuola sia la strada giusta per ripartire: l’alternativa è la macelleria sociale, alla quale purtroppo stiamo assistendo, sia a livello nazionale, sia nella nostra città”.