Niente prelazione per le quote di Sistema Ambiente, il centrosinistra: “Ancora fretta e superficialità”

L’opposizione contesta il metodo che ha portato alla decisione: “Non siamo mai stati coinvolti. Un Consiglio in remoto non si vedeva dai tempi del COvid”
“Ci risiamo: di nuovo fretta, superficialità e approssimazione da parte dell’attuale maggioranza, che con poca serietà convoca un consiglio comunale sulla questione socio privato di Sistema Ambiente dimenticandosi, per l’ennesima volta, di coinvolgere l’opposizione”. Con queste parole i gruppi di centrosinistra in consiglio comunale – Partito Democratico, Lucca Futura, Sinistra Con – Sinistra civica Ecologista, Lucca Civica – Volt – Lucca è Popolare, Lucca è un grande noi, commentano le ultime vicende che coinvolgono l’amministrazione e Sistema Ambiente, in particolare il subentro del socio privato nella compagine aziendale.
“Quella della vendita all’asta delle quote dell’ex socio privato fallito, Daneco, e del probabile e possibile subentro di Iren – spiegano – è un percorso iniziato con la precedente amministrazione che oggi arriva a conclusione grazie anche a un lavoro portato avanti negli anni passati dalla quasi totalità dei consiglieri che oggi compongono i gruppi di opposizione in consiglio comunale. Ecco perché il coinvolgimento della minoranza in questa partita – chiesto a più riprese da tutti noi – sarebbe stato semplicemente doveroso, oltre che rappresentare un modo corretto, trasparente e responsabile di agire. Invece si è preferito fare tutto in fretta e furia, forzando la mano e arrivando a convocare un consiglio comunale online, cosa che non si vedeva dai tempi della pandemia”.
“Andando con ordine: il 13 aprile scorso l’amministrazione comunale ha ricevuto la comunicazione dell’avvio dei 10 giorni necessari per esercitare il diritto di prelazione sulle quote detenute dall’ex socio privato di Sistema Ambiente – la fallita Daneco, titolare del 36,56 per cento dell’azienda. Dieci giorni che scadono il 23 aprile, a ridosso del ponte del 25 aprile. Capiamo tutto, ma convocare dall’oggi al domani una capigruppo e altrettanto celermente un consiglio comunale da remoto, probabilmente perché anche parte dei consiglieri di maggioranza saranno fuori in quei giorni, è una cosa scorretta. Che non consente a nessuno di noi di approfondire la questione e che taglia fuori la possibilità di un confronto e anche di una condivisione del percorso rispetto al quale nel merito siamo favorevoli: percorso che, lo ripetiamo, è iniziato proprio con la precedente amministrazione”.
“Come capigruppo abbiamo protestato, com’è giusto e necessario che sia, durante la commissione, esprimendo una valutazione positiva sulla questione nel merito, ma astenendoci per il metodo adottato – continuano – Dispiace constatare, ancora una volta, come l’attuale maggioranza sia sempre più allergica alle critiche e alle contrapposizioni. Al punto che un consigliere comunale, il capogruppo di Casapound nello specifico, che si fregia di tutelare e difendere i valori fondanti di Lucca e si fa fotografare con le più alte cariche religiose della città, si è lasciato sfuggire una chiara bestemmia, proprio durante la commissione capigruppo, trasmessa in diretta. Possiamo comprendere la frustrazione – proseguono – ma quello che serve è contegno, rispetto delle istituzioni e la capacità di accettare il necessario dibattito politico. Com’è d’uso sui social, a noi del centrosinistra ci invitano spesso a ricorrere al Maalox. Possiamo suggerire all’attuale maggioranza di assumere dosi di valeriana e antistaminici, fondamentali contro il nervosismo e le allergie… ai confronti e al dibattito e al libero – e plurale – pensiero”.