Lega: “Ex Manifattura, il Comune torni unico proprietario e avvii il processo partecipativo”

24 aprile 2023 | 15:21
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Lega: “Ex Manifattura, il Comune torni unico proprietario e avvii il processo partecipativo”

Pasquinelli e Fagnani: “E’ l’unica soluzione per fare davvero l’interesse pubblico”

Coinvolgere i cittadini nel progettare il futuro dell’ex Manifattura di Lucca. Il capogruppo della Lega in consiglio comunale, Armando Pasquinelli, e il consigliere Massimo Fagnani, rilanciano la proposta della deputata Elisa Montemagni, chiedendo l’attivazione ai sensi della specifica legge regionale del processo partecipativo. Secondo Pasquinelli e Fagnani è questa la soluzione “perché tale spazio di ben 26.188 metri quadrati possa avere una destinazione ad esclusiva utilità pubblica”.

“Per questo il nostro partito – scrivono – è favorevole a pagare la penale prevista dalla legge per ritornare pienamente proprietari di questo immenso bene pubblico. Infatti, la società Good City, nel preliminare di contratto, aveva messo gli occhi sulla parte sud dell’edificio pari a circa seimila metri quadri. L’operazione appare del tutto opaca perché ancora oggi non si conoscono tutt’ora i veri azionisti, e soprattutto perché non è stato partorito alcun progetto. Per la Lega è doveroso che il Comune di Lucca si riprenda la piena proprietà dell’immobile”.

“Non avrebbe alcun senso – affermano – vendere una porzione di questo cespite alla speculazione dei privati, mantenendo la restante parte in mano pubblica con il forte rischio di vedere condizionati, sviluppi organici e coerenti di spazi così necessari alla cittadinanza. Questo spazio dovrà avere una riqualificazione totalmente pubblica. Le ipotesi possono essere le più varie, come ospitare scuole, spazi culturali di ogni tipo, parcheggi, uffici del comune e, quindi, in una parola far riprendere piena vita sociale e pubblica a questa parte del centro storico che oggi appare, specie la sera, una landa desolata. Siamo certi che al contrario di quanto fatto dalla giunta Tambellini, il sindaco Pardini, nel suo sforzo di cambiare volto alla città, saprà mutare verso a questa vicenda, favorendo quel processo partecipativo che appare veramente l’unico in grado di evitare qualsiasi tipo di forzature contrarie al pubblico interesse”.