Difesa della Costituzione e ripudio della guerra, in San Michele il 25 aprile di Anpi Lucca e Cgil

25 aprile 2023 | 17:57
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Difesa della Costituzione e ripudio della guerra, in San Michele il 25 aprile di Anpi Lucca e Cgil

Dal loggiato di Palazzo Pretorio il corteo si è diretto alla Casa della memoria e della pace per un sit in di protesta contro la sua chiusura

Una camminata della memoria, per ricordare le partigiane e i partigiani lucchesi sacrificatisi in nome della democrazia. È iniziata oggi pomeriggio (25 aprile) alle 15 davanti al loggiato di Palazzo Pretorio in piazza San Michele a Lucca, dove in tanti si sono uniti alla manifestazione organizzata da Anpi e Cgil Lucca per la Festa della Liberazione dal nazifascismo.

Dalla difesa della Costituzione ai falsi miti della guerra, che ancora imperversa nel mondo. Dal palco allestito sotto il loggiato, hanno preso la parola il presidente Romano Zipolini e la presidente uscente Rosalba Ciucci, davanti a numerosi partecipanti di tutte le età: per ricordare i principi di pace, accoglienza, libertà e uguaglianza, conquistati dai giovani partigiani con la vita.

“Lucca è bella perché si è liberata da sola, evitando le rappresaglie nazifasciste e i bombardamenti degli alleati – ha spiegato Zipolini – Questo ha impedito alla nostra città di essere sommersa dalle bombe, ma soprattutto ha evitato i morti dell’una e dell’altra parte, ahimè: perché le guerre sono sempre contro la popolazione, chiunque le promuova. Anche quelle attuali, soprattutto le attuali: la guerra va ripudiata, come ci hanno insegnato i partigiani che si sono liberati con le armi, è vero, ma la prima cosa che hanno fatto è stato scrivere che la guerra andava ripudiata perché l’esperienza che avevano patito è una guerra contro le persone inermi. Questo non dovrebbe ripetersi, ma sta avvenendo oggigiorno in ogni parte del mondo. Noi dobbiamo unire tutte le nostre energie per evitarlo: questo è il messaggio dei partigiani, questo ci insegna la Costituzione”.

“Oggi – ha proseguito il presidente Anpi Lucca – è un giorno di festa, perché è il giorno della riconciliazione di tutti gli italiani con i valori di libertà, uguaglianza, tutela della salute, del lavoro, della famiglia, dell’ambiente. Questa è la nostra Costituzione che va tutelata, e dobbiamo farlo ogni giorno perché chi non tutela i diritti ogni giorno, li perde: i diritti non si conquistano una volta per tutte. Questi messaggi, che manda l’Anpi, sono messaggi rivolti ai giovani che noi siamo qui ad ascoltare: giovani come i partigiani che si sono ribellati al nazifascismo”.

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Ai giovani d’oggi, quindi, si è rivolto Zipolini: “I giovani di quel tempo – ha detto – hanno rifiutato tutta l’ideologia militarista in cui erano stati allevati durante il regime fascista: e c’è voluta da parte loro, una forza enorme, molto più forte di quella che ci vuole oggi per rifiutare il conformismo, un pericolo pari a quello della dittatura e ancora più subdolo perché ci fa pensare che questo sia l’unico mondo possibile. Questo – ha sottolineato – è un mondo molto migliore di quello che ci ha lasciato il fascismo, ma non è il mondo che noi vogliamo. Noi vogliamo un mondo di uguaglianza ed accoglienza, di gioia e benevolenza reciproca. Quel mondo che spero voi possiate vivere nel vostro futuro, ragazzi”.

A raccogliere il testimone di queste parole, i ragazzi presenti in piazza San Michele, che hanno preso parte alla camminata della memoria. Dal loggiato di Palazzo Pretorio, in piccoli gruppi, si sono diretti alle lapidi di partigiane e partigiani lucchesi – in corrispondenza delle loro case – dove hanno ricordato, leggendo testi e poesie, le loro storie.

Storie simboleggiate dal garofano rosso che un ragazzo per ogni gruppo ha portato con sé, lungo le vie del centro storico, in ricordo diognuno dei partigiani lucchesi commemorati:Gaetano Lamberti, Roberto Bartolozzi, Ilio Menicucci, Maria Lazzareschi Giuntoli, Brunero Paoli, Guglielmo Bini. I loro volti, nelle foto appese davanti al loggiato di Palazzo Pretorio.

Da Palazzo Pretorio, il corteo si è poi diretto alla Casa della memoria e della pace apertadall’amministrazione Tambellini nel 2019, per un sit-in di protestacontro la chiusura della struttura attuata sotto la nuova amministrazione Pardini. Fra i partecipanti, i consiglieri di opposizione Bianucci e Iliaria Vietina, allora assessora alla continuità della memoria storica. “La casa della memoria e della pace ha portato avanti tante attività legate alla memoria. La sua chiusura – ha concluso Zipolini – è un atto grave”.

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