Minniti al centrosinistra: “Livorosi e arroganti, proiettano su di me i loro fallimenti”

29 aprile 2023 | 20:50
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Minniti al centrosinistra: “Livorosi e arroganti, proiettano su di me i loro fallimenti”

L’assessore al sociale respinge le accuse: “Da loro becefa fuffa dovuta alla sconfitta alle elezioni”

“Se prima avevo qualche ragionevole dubbio ora, dopo la pubblicazione di un comunicato stampa che definire cattivo, livoroso, saccente, inconcludente, arrogante è poco, ho la certezza assoluta che i gruppi di opposizione firmatari sono totalmente incapaci di fare politica preferendo il pettegolezzo dei ‘si dice’ al confronto dialettico e la ricerca della polemica pretestuosa alle proposte fondate sui contenuti”.

Non si fa attendere la replica dell’assessore Giovanni Minniti alle accuse dei gruppi di opposizione di assenteismo e disinteresse nella gestione delle deleghe e del suo impegno istituzionale.

“Per gli ignoti estensori di quel comunicato – sostiene Minniti – stando ai ‘si dice’ punterei alla poltrona di consigliere regionale e per questo trascurerei i miei impegni. Il ‘si dice’ è il preambolo tipico dei discorsi che si fanno dal barbiere o sotto l’ombrellone con una strizzatina dell’occhio e ammiccamenti vari per introdurre pettegolezzi di solito su questioni di corna, sempre non vere, così come totalmente falsa è l’insinuazione nei miei confronti fatta soltanto nel vergognoso tentativo di seminare zizzania in un altro partito ma che è rivelatrice dell’ignoranza che l’opposizione ha di quanto i settori di cui ho la responsabilità politica hanno fatto fin dal momento del mio insediamento. Ed è significativo il fatto che mi vengano rivolte accuse generiche e inventate di sana pianta ma non specifiche decisioni sbagliate nel merito. E il punto è proprio questo: che credibilità possono avere le illazioni di chi argomenta con i ‘si dice’? Nessuna!”

“L’impressione è che la sconfitta politica alle elezioni amministrative e recenti decisioni della giunta (di revocare alcuni affidamenti di strutture utilizzate come serbatoi di voti) abbiano scatenato una becera fuffa e il rancore di una certa sinistra che, per sopravvivere e avere visibilità politica, deve per forza trovare il nemico contro cui scatenare la frustrazione che nasce dalla consapevolezza della propria incapacità politica, dall’incompetenza e anche per distogliere l’attenzione da recenti atti di vandalismo non espressamente condannati. A chi cerca la polemica sui giornali, per dare un significato alla propria presenza nel mondo, voglio dire che il pettegolezzo non è politica, il confronto si fa nelle aule istituzionali e non con la sterile polemica sulla stampa. Le invenzioni di sana pianta non sono opposizione e la cattiveria non li fa diventare persone migliori. Gli accusatori a cui è mancato il coraggio di scrivere il proprio nome e cognome dovrebbero sapere che quando si prende di mira qualcuno su di esso si proiettano la frustrazione e le immagini dei propri fallimenti.  Leggete Freud e Jung – conclude Minniti – e studiate le teorie della proiezione psicologica, ne avrete giovamento”.