Rifiuti, Taric in aumento nel 2023: ok in commissione alle nuove tariffe

8 maggio 2023 | 13:28
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Rifiuti, Taric in aumento nel 2023: ok in commissione alle nuove tariffe

La delibera è stata approvata con il voto contrario dell’opposizione. Entro metà maggio approderà in Consiglio

Via libera anche parte della commissione alla delibera che definisce le tariffe della Taric per il 2023 e che dovrà essere approvata dal consiglio comunale nei prossimi giorni per divenire operativa. Questa mattina (8 maggio) le commissioni lavori pubblici, bilancio e controllo e garanzia si sono riunite in modo congiunto nella sala consiliare a palazzo Santini per l’espressione del parere sulla pratica, che è stata approvata con il voto favorevole dei consiglieri di maggioranza e voto contrario dell’opposizione.

La delibera adesso approderà in consiglio comunale, che dovrebbe riunirsi per approvarla definitivamente entro la metà del mese di maggio.

L’amministrazione comunale di Lucca, proprio pochi giorni fa, ha ribadito e precisato alcuni aspetti fondamentali che riguardano le nuove tariffe. “La tariffa domestica e quella non domestica di quest’anno– dichiarano gli assessori ai tributi Moreno Bruni e all’ambiente Cristina Consani – sono il risultato di due fattori: da una parte l’aumento della spesa del Piano economico finanziario approvato a marzo del 2022 dalla precedente amministrazione, e sul quale non possiamo per legge intervenire quest’anno, e dall’altra la fine dei benefit legati al Covid a tutta una serie di attività economiche, facendo gravare i maggiori costi su altre utenze non domestiche e su quelle domestiche. La fine dell’emergenza Covid, decretata a marzo del 2022, avrebbe dovuto essere registrata fin dall’anno scorso anche nell’applicazione della Taric, riportando tutte le utenze non domestiche sullo stesso piano. Noi quest’anno andiamo a fare quello che non è stato fatto lo scorso anno, e quindi riportiamo tutte le utenze, domestiche e non domestiche, alla situazione prepandemica. Il confronto fra le tariffe quindi va fatto fra l’anno pre Covid, il 2019 e l’attuale, il 2023, perché il confronto con il 2022 genera una situazione completamente falsata a causa della presenza degli sgravi su alcune attività e di aggravi su altre”.

Così, ad esempio, per le utenze domestiche, una persona con una casa di 70 metri quadrati, pagava 146,72 euro nel 2019 e ne pagherà 150,06 quest’anno; un nucleo di 3 persone con una abitazione di 110 metri quadrati pagava 331,07 euro di Taric nel 2019 e ne pagherà 350,74 quest’anno; 5 componenti con 170 metri quadrati di abitazione pagavano 562,23 euro nel 2019 e ne pagheranno 591,44 quest’anno. Per quanto riguarda invece le utenze non domestiche, ad esempio un negozio di abbigliamento di 65 metri quadrati pagava 445,34 euro nel 2019 e ne pagherà quest’anno 487,55 euro; un bar di 60 meri quadrati pagava 1151,17 euro di Taric nel 2019 e ne pagherà 1259,80 quest’anno. Un ristorante di 200 metri quadrati corrispondeva 5289,60 euro nel 2019 per la Taric e ne corrisponderà 5786,92 quest’anno. Un albergo con ristorante annesso di 500 metri quadrati complessivi di superficie nel 2019 pagava 3391,50 euro e ne pagherà ora 3708,78 euro.

La tariffa per le utenze domestiche aumenta rispetto al 2019 da 2 a 6 punti percentuali, ma diminuisce rispetto al 2022 di circa il 3% in media. Invece la tariffa per le attività economiche (la non domestica) dal 2019 al 2023 aumenta in media dell’8-8,50%: in questo caso, spiegano gli assessori, “il confronto con gli anni 2020, 2021 e 2022 non è pertinente a descrivere l’andamento della tariffa, in quanto negli anni in questione la Taric è stata diminuita come misura straordinaria a favore di una serie di attività che erano state più penalizzate dalle restrizioni del Covid”.

“Ora che abbiamo riportato la situazione alla normalità pre Covid – aggiungono gli assessori –, consideriamo questo l’anno zero e, a partire da questo, vogliamo lavorare a monitorare l’andamento dell’applicazione della Taric nei prossimi mesi, per arrivare a settembre e fare il punto della situazione con le categorie, come già concordato. Noi vogliamo aprire un tavolo di confronto per discutere delle nuove tariffe rapportate al servizio e di eventuali modifiche da effettuare. Tutto questo, in vista dell’approvazione del nuovo Piano economico finanziario nel 2024, dove potremo intervenire e applicare alcune diminuzioni”.