Giornata contro le discriminazioni, l’attivista Lgbt: “Non stupisce che il Comune non abbia aderito”

Massimiliano Piagentini: “Barsanti, Testaferrata e Minniti? Ecco cosa dicevano”
“Non mi meraviglia che il Comune di Lucca non abbia organizzato nessuna iniziativa per la giornata mondiale contro l’omolesbobitransfobia”. Parte da qui la critica dell’attivista Lgbt Massimiliano Piagentini, nei confronti degli attuali assessori Fabio Barsanti, Simona Testaferrata e Giovanni Minniti.
“Nel 2019 l’attuale assessore all’istruzione Simona Testaferrata, in coppia con l’allora consigliere comunale Marco Martinelli, si scaglia contro la decisione del Comune di aderire alla Rete Ready, rete nazionale delle pubbliche amministrazioni anti discriminazioni per orientamento sessuale e identità di genere. Motivo? ‘Dietro questa rete ci sono le organizzazioni lgbt e vengono proposti modelli di indottrinamento nelle scuole volti anche a normalizzare pratiche vietate dalla legge italiana, come l’utero in affitto e le adozioni gay’ – ricorda Piagentini -. La Spectre lgbt che complotta, insomma. E una manciata di utero in affitto buttata lì a caso, tanto sta bene su tutto”.
“Sempre nel 2019, è l’attuale vicesindaco e assessore al sociale e alla sicurezza Giovanni Minniti a dare il meglio di sé, chiedendo la cancellazione dello spettacolo teatrale Cinzia tratto da un fumetto di Leo Ortolani sulla vita di una ragazza trans, inserito in cartellone al teatro del Giglio dallo staff di Lucca Comics – prosegue -. Il musical su Cinzia fa parte del tema scelto quell’anno dalla fiera, intitolato Becoming Human: accettare se stessi e gli altri. E Cinzia, ‘che non vuole essere altro che se stessa’, come l’ha definita il suo creatore Leo Ortolani, ben rappresenta questo tema. Ma vallo a spiegare ai referenti locali di Salvini che, tanto per cambiare, tirano in ballo la fantomatica ‘teoria gender’, citano la bibbia e invocano la censura: ‘È estremamente grave, scrisse Minniti, che l’amministrazione comunale utilizzi i Comics per propagandare le aberrazioni dell’ideologia gender (…). Qui non si tratta di tutelare le differenze ma di difenderci dalle insidie di una teoria falsa che al tempo stesso rappresenta un attacco ai valori cristiani ed alla famiglia. Dio ha creato l’uomo e la donna a sua immagine e somiglianza dice il libro della Genesi. Le teorie gender possono anche creare grave turbamento negli adolescenti che ancora devono pienamente formare la propria identità per cui l’amministrazione deve cancellare la rappresentazione al Teatro del Giglio che è luogo di promozione della cultura e non di propaganda di false ideologie’. Siamo al Min.cul.pop”.
“Nel 2022, è invece l’attuale assessore allo sport Fabio Barsanti, a esibirsi – dice ancora -. Il ‘fascista del terzo millennio’ nostrano ha una vera e propria ossessione per la panchina arcobaleno, installata in via Garibaldi per simboleggiare la lotta contro le violenze fisiche e verbali nei confronti delle persone lgbtq+. Così, gli dedica ben tre post: due il giorno dell’inaugurazione, il 15 maggio 2021, e un altro il giorno dopo. Successivamente, Barsanti si fa notare per un post insultante nei confronti di un’atleta-donna trans, la neozelandese Lauren Hubbard, vincitrice nel 2020 di due medaglie d’oro nei campionati mondiali di sollevamento peso. Lo seguono a ruota i suoi fan, che riempiono i social di commenti transfobici e minacciano di verniciare di nero la panchina”.