Sinistra con alla marcia per la pace da Perugia ad Assisi

19 maggio 2023 | 14:57
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Sinistra con alla marcia per la pace da Perugia ad Assisi

Il movimento: “Necessaria una mobilitazione dal basso”

Sinistra con aderisce alla marcia per la pace da Perugia ad Assisi, in programma questa domenica (21 maggio).

“Parteciperemo – si legge in una nota – a questa importante iniziativa e invitiamo i nostri concittadini che ne hanno la possibilità a farlo con noi. L’appello a partecipare afferma con grande chiarezza che ‘la guerra è la madre di tutti i crimini, cancella la vita, distrugge tutto quello che intere generazioni hanno costruito, devasta ciò che la natura ha generato. Per questo l’Italia ripudia la guerra. Per questo è nata l’Unione Europea. Per questo sono state create le Nazioni Unite. Grazie a queste conquiste, abbiamo potuto crescere in pace. Non permettiamo che tutto questo venga cancellato’. E poi allarga lo sguardo a tutte le altre conseguenze drammatiche della continuazione della guerra e dell’assurda pretesa di vincerla con le armi: ‘si stanno mangiando i soldi che servono per prenderci cura di noi tutti e del nostro pianeta, per fermare il cambiamento climatico e accelerare la conversione ecologica, per affrontare e soccorrere le vittime delle guerre e delle catastrofi ambientali, per liberare gli impoveriti dalla schiavitù della miseria, per creare nuovo lavoro dignitoso, per ridurre le disuguaglianze e i conflitti che generano. Fermiamo questa follia. La pace è ancora possibile. È sempre possibile. Ma non dobbiamo smettere di cercarla, di desiderarla, di costruirla’”.

“Si riparta allora dall’articolo 11 della nostra Costituzione – scrivono da Sinistra con -, si ripudi la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; si lavori davvero per un ordinamento internazionale che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni, si torni alla politica e alla diplomazia. Non si ceda alle semplificazioni dei blocchi militari, si tolga voce ai fabbricanti di armi, ai nazionalismi e agli imperialismi. Si avvii un planetario processo di disarmo, e si lavori per un nuovo ordine mondiale fondato sulla solidarietà, la cooperazione e la giustizia, non sulla volontà di dominio e di potenza. Oggi più che mai è necessaria in tutti i territori una forte mobilitazione dal basso a sostegno della pace”.