Capecchi e Fantozzi (Fdi): “Serre, la Regione modifichi la normativa”

23 maggio 2023 | 14:36
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Capecchi e Fantozzi (Fdi): “Serre, la Regione modifichi la normativa”

I consiglieri regionali: “Sia consentito di mantenere i manufatti senza smantellarli”

“La Regione modifichi la normativa urbanistica sull’installazione delle serre ad uso agricolo. Si preveda il mantenimento delle serre stagionali attraverso la proroga o il rinnovo escludendo lo smantellamento degli stessi manufatti al termine del periodo di prima installazione”. Lo chiedono, con una mozione, i consiglieri regionali di Fratelli d’Italia Alessandro Capecchi, vicepresidente della commissione ambiente e territorio, e Vittorio Fantozzi, vicepresidente della commissione sviluppo economico e rurale. Nella mozione sono inserite le proposte di Fratelli d’Italia in tema di serre ad uso agricolo.

“Abbiamo chiesto per le serre con permanenza pari o inferiore a 2 anni una proroga di 10 anni previa presentazione di segnalazione certificata di inizio attività edilizia; per le serre con permanenza superiore a 2 anni una possibile proroga, limitata ad una vola, per la durata già concessa in fase di autorizzazione – sottolineano Capecchi e Fantozzi -. Abbiamo anche chiesto di emanare una norma transitoria per il mantenimento, senza preventiva demolizione, dei manufatti e delle serre a copertura stagionale, legittimamente installate ai sensi del regolamento emanato con decreto del presidente della giunta regionale il 9 febbraio 2007 e quindi antecedente all’entrata in vigore della legge regionale 65/2014 e del relativo Regolamento di Attuazione del 2016”.

“Il comparto orto-floro-vivaistico costituisce un volano economico per le province di Pistoia e Lucca, in particolare, ma anche per la Regione Toscana -spiegano Capecchi e Fantozzi-. Tali norme risultano troppo stringenti rispetto alla necessità di agevolare la capacità produttiva del sistema orto-floro-vivaistico toscano e, l’obbligo di rimozione senza la possibilità di proroga, grava le aziende di costi elevati, penalizzandone i tempi della produzione ed aumentando il rischio di abusi edilizi diffusi. Invece, la modifica legislativa che chiediamo potrebbe consentire di regolarizzare la situazione, realizzando una “fotografia” reale del territorio e riconducendo tutte le strutture alla normativa idraulica”.

“Proponiamo anche di prevedere la sola altezza massima di metro lineare di 7 (escludendo l’altezza in gronda di 4 metri lineari), e di sostituire, nella descrizione delle strutture, la definizione con copertura e chiusura telonata con quella di copertura telonata e chiusura telonata e/o in policarbonato leggero”, dicono Capecchi e Fantozzi.