Mercato del Carmine, Simi e Bianucci: “Nessuna soluzione per le cinque attività”

I consiglieri: “Davvero il Comune vuole procedere con la forza a uno sgombero coattivo e gettare le famiglie in mezzo a una strada?”
“I commercianti del Mercato del Carmine smentiscono l’amministrazione comunale: non c’è alcuna soluzione sul tavolo, al momento, per le cinque attività economiche attualmente presenti”. Così i consiglieri comunali del centrosinistra Daniele Bianucci e Valentina Simi tornano a parlare del futuro degli esercenti presenti nel chiostro.
“Davvero l’amministrazione comunale intende liquidare la questione con uno sgombero coattivo in programma il 3 luglio prossimo, come da ordinanza recapitata loro ieri? Davvero questi esercizi storici saranno costretti a chiudere e le famiglie gettate in mezzo a una strada? – si chiedono -. Se il sindaco e la giunta pensano che il trasferimento delle licenze, che è stato paventato, possa in qualche maniera salvaguardare i cinque commercianti e le loro famiglie, ci pare allora che questi amministratori siano davvero lontani da una visione reale della situazione e delle difficoltà che queste attività si trovano ad affrontare”.
“Da settimane e settimane, il sindaco si rifiuta di rispondere alla nostra apposita interrogazione consiliare, e di aprire una discussione in sede istituzionale su quali soluzioni possono essere assunte e condivise per le cinque attività già presenti nel Mercato del Carmine, che a breve sarà oggetto di nuovi lavori – proseguono Bianucci e Simi -. Intanto però il tempo stringe e i commercianti rischiano di finire con le spalle al muro e senza alcuna prospettiva reale per il loro futuro. L’ordinanza recapitata loro per lo sgombero coattivo in programma il prossimo 3 luglio sgomenta e preoccupa. Tanto più che questo drammatico atto ufficiale cozza palesemente con con le dichiarazioni pubbliche per mezzo stampa dell’amministrazione comunale, che ancora una volta dimostrano di non avere alcun ancoraggio alla realtà. Pure l’ultimo annuncio di una soluzione individuata, infatti, è stata smentita dagli stessi commercianti, che invece devono fare i conti con la minaccia reale di essere costretti a essere sgombrati con la forza il prossimo 3 luglio. Quella del primo cittadino e della sua giunta ci pare una posizione al limite dell’arrogante: perché noi invece siamo convinti che debbano prevalere le ragioni del dialogo e della trattativa, che tutelino le situazioni di tutti, nessuno escluso”.
“Da parte nostra, noi confermiamo la nostra posizione: sosteniamo con forza il percorso avviato da tempo per il pieno recupero della struttura, e per l’affidamento della gestione della stessa alla società che un anno fa è risultata vincitrice dell’apposito e ha poi firmato la relativa concessioni – sottolineano Bianucci e Simi – Proprio per questo, con la nostra interrogazione, al momento senza risposta, ci siamo rivolti al primo cittadino Pardini e all’amministrazione comunale, affinché essi facciano velocemente chiarezza sugli importanti passaggi che sono ormai prossimi, a partire dalle doverose iniziative che dovranno essere intraprese, affinché le cinque attività attualmente presenti nella struttura vengano sostenute a fronte dei disagi che dovranno affrontare durante la realizzazione delle opere in programma, nonché per il loro inserimento nel progetto della nuova gestione, una volta completati i lavori. In ballo, come ben sappiamo, c’è il futuro di numerose famiglie, e non è giusto indugiare ulteriormente circa le soluzioni che in tal senso debbono essere poste in essere il prima possibile”.